Il numero 1 del mondo è stato accompagnato dalla famiglia
07 Mag 2025 22:23 - WTA
Grant, debutto guastato: Ruzic vince cancellando 2 match point
di Diego Barbiani
C’è mancato pochissimo a Tyra Caterina Grant per vivere la sua serata da sogno sul Campo Centrale del Foro Italico e, come spesso accade nel tennis, quel margine sottile ha trasformato tutto da sogno a incubo. La giovanissima tennista nata a Roma nel marzo 2008, al primo torneo della carriera con la bandiera italiana accanto al nome, si è fermata ai due match point consecutivi contro la qualificata Antonia Ruzic prima di essere rimontata e sconfitta 3-6 6-3 7-5 nel primo turno del WTA 1000 di Roma.
Gli organizzatori hanno voluto a tutti i costi darle un benvenuto di spessore, perché Tyra era appena al secondo torneo nel circuito maggiore della carriera dopo una prima wild-card ottenuta a Miami lo scorso marzo e una partita come questa normalmente non prenderebbe la visibilità di uno degli slot più importanti come appeal dell’intera giornata. Il prime time, il match delle 19, che da il via alla prima sessione serale di questa edizione. Una sorta di battesimo di fronte al suo pubblico, lei che è nata proprio a Roma e ha detto di sentirsi italiana malgrado il padre sia Tyrone Grant, ex cestista con un passato in NBA e poi in Europa. Per promuoverla, oltretutto, era stata anche chiamata assieme a Coco Gauff per effettuare il sorteggio lo scorso lunedì.
Oggi, al battesimo del fuoco, si son visti qualità e punti ancora su cui ha strada da percorrere, ma soprattutto si è vista l’inesperienza e l’emozione più che mai comprensibili. Per quasi tutta la partita Tyra è stata tesa, cercando spesso di comunicare verso il proprio angolo per sciogliersi e con l’intero team tra cui anche Tathiana Garbin a incitarla di tenere alta la concentrazione e non disdegnare l’aggressività. Le cose migliori sono arrivate probabilmente dal dritto, colpo con cui tra l’altro si è presentata grazie a due vincenti nei primi due punti dell’incontro, e dal modo in cui riusciva a giocare di tocco nei momenti in cui sentiva il braccio con più leggerezza, contrastando le tante smorzate che provenivano dalla sua rivale.
Il primo parziale è stato vissuto con Grant che scappava sul 2-2 e salvava sul 4-3 una pericolosa chance del controbreak, chiudendo in risposta grazie al primo vero recupero su una smorzata della sua partita. Più complicato l’inizio di secondo parziale, dove sull’1-3 ha rischiato anche di finire indietro di un doppio break, ma pur rimanendo agganciata in scia ha perso la battuta sul 3-5. Dopo due set fotocopia, il terzo sembrava seguire una linea simile: Tyra è andata per prima avanti nel punteggio e, scrollatasi il peso del parziale appena ceduto ha avuto la chance del doppio break sempre sul 3-1. Ruzic reggeva con lo stesso ordine con cui ha tenuto tutta la partita, senza perdere la calma di fronte a un’avversaria molto più giovane di lei, si faceva tanto apprezzare per i tocchi di fino e da fondo sapeva avere la giusta profondità di palla, ma quando non era in controllo dello scambio doveva subire. Così sul 3-4 ha perso un’ottima chance di controbreak e si è un po’ buttata via dallo scoramento, costretta a varie seconde palle quando doveva servire per restare nel match e scivolando sotto 15-40.
Sui due match point, però, nulla da dire: bravissima. La croata ha giocato due vincenti consecutivi di rovescio, lungolinea, uno più difficile dell’altro. E questi colpi han fatto malissimo alla testa di Grant, che non ha saputo cancellarli del tutto. Chiamata al servizio per il match, si è fatta aggredire in maniera abbastanza facile dopo le prime due seconde palle e, pur risalendo da 0-30 a 30-30, ha probabilmente sbagliato la scelta tattica della discesa a rete anche se comunque l’avversaria ha fatto un ottimo passante incrociato di rovescio. Ripresa, ha cominciato a giocare molto di fretta, sintomo anche di chi voleva spesso liberarsi del punto. E sul 5-6, di nuovo sotto 0-30, non ha retto. Sarà dunque Ruzic a sfidare Leylah Fernandez. Per Grant un debutto divenuto molto amaro in un contesto ancora troppo grande per lei.