WTA Madrid: Swiatek passeggia, per la polacca in semifinale c’è Kudermetova

[1] I. Swiatek b. [27] P. Martic 6-0 6-3

Cinque semifinali consecutive, sei su sette eventi disputati nel 2023. Iga Swiatek sta rispondendo sempre con la solita concretezza alla fase peggiore, dal punto di vista della pressione e di quanto avesse da perdere in termini di ranking, della stagione portando avanti un percorso di maturità che tra poco più di 20 giorni la vedrà spegnere 22 candeline.

A 21 anni, Iga ha trovato oggi nel torneo 1000 di Madrid la sedicesima semifinale in 27 diversi tornei disputati da quando è arrivata nel circuito WTA. Se vogliamo parlare solo in termini di grandi tornei, le è rimasto il blocco estivo composto da Wimbledon, Toronto o Montreal e Cincinnati, più ovviamente (quando arriverà) la fase della stagione col tour che tornerà in Cina.

Ci perdiamo un po’ nei numeri, perché di fatto questo è per stasera. Della partita in sé c’è forse poco da dire, perché la numero 1 del mondo ha rifilato un 6-0 6-3 piuttosto netto a Petra Martic cambiando registro, questo sì, in termini di concentrazione rispetto alla prova contro Ekaterina Alexandrova al turno precedente dove il dritto sbagliato quando era 30-30 al servizio per il match, senza aver mai concesso palle break dal primo game, l’ha costretta a restare in campo un’ora di più. Stasera aveva probabilmente fretta, anche perché domani sarà di nuovo in campo per cercare l’accesso alla prima finale della carriera alla Caja Magica di Madrd.

La partita contro Martic, giunta a questo livello dopo aver eliminato negli ottavi Barbora Krejcikova, si è risolta fin dai primi punti. Il dritto di Iga faceva tanto, troppo male perché impediva alla croata di lavorare la palla coi propri colpi educati ma leggeri. Non poteva incontrare bene la palla sulle corde, o almeno non come preferisce, e nel giro di tre colpi era già all’angolo in affanno. Dicevamo di una chance con un servizio in kick che evitava a Swiatek di attaccarla fin dalla risposta, di uno slice di rovescio a variare il ritmo. Di fatto, Iga con il suo ritmo e la sua qualità le impediva ogni cosa. Troppa differenza da fondo campo per pensare a una partita equilibrata e lo scoramento che ha preso l’ex numero 15 del mondo l’ha portata al netto 6-0 subito.

Nel secondo c’è stata un po’ più lotta, con una croata che a quel punto cercava di alzare i propri giri del motore e i primi due game al servizio tenuti l’hanno portata in scia sul 2-3, lì però dove Swiatek ha trovato il nuovo break che ha di fatto deciso la partita. Ottava vittoria di fila in stagione sul rosso per una che nel 2022 ha fatto “filotto” sulla superficie perdendo solo nei quarti di finale a Varsavia, a fine luglio, dopo aver messo in bacheca i titoli di Stoccarda, Roma e Parigi perdendo appena due set. Quest anno ha già pareggiato quel dato, avendone perso uno contro Karolina Pliskova a Stoccarda e l’altro ieri qui contro Alexandrova, ma nei fatti cambia abbastanza poco.

Sarà la volta ora di Kudermetova per provare a fare qualcosa, con la russa che in tre precedenti ha però vinto appena otto game subendo due 6-0 6-1 negli ultimi confronti. Sarà il primo sulla terra battuta.

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