di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
26 Mag 2022 22:01 - Roland Garros
Sinner vince in rimonta, Tsitsipas si salva, continua la favola di Simon
di Evaristo Desio
Tutti i risultati del secondo turno della parte bassa del singolare maschile
Emozionante chiusura della quinta giornata al Roland Garros, dove Stefanos Tsitsipas ha avuto bisogno di altre quattro ore, dopo le tre e mezza contro Musetti, per sconfiggere sul Lenglen Zdnek Kolar e approdare al terzo turno. Poco prima anche lo Chatrier aveva trepidato per le sorti di Gilles Simon, che in quello che sarà il suo ultimo Roland Garros ha tagliato il traguardo delle 500 vittorie in carriera sconfiggendo Steve Johnson. Ma a noi italiani le emozioni ce le ha procurate naturalmente Jannik Sinner che ha avuto ragione di Carballes Baena in un match in cui era largamente favorito ma che si è complicato abbastanza presto. Eppure Sinner è sembrato sin da subito decisamente più forte del rivale, solo che – purtroppo ci si ripete – il ragazzo italiano fa molta fatica a comprendere la partita. Bastano così due accortezze tattiche – nel caso di oggi provare a fargli giocare un colpo in più e aggredendo non appena possibile – per riuscire a fare partita pari, e pure per portarsi avanti anche abbastanza nettamente. Per fortuna lo spagnolo pagava il divario soprattutto di potenza e via via che il tempo passava faceva sempre più fatica a mettere in pratica lo schemino. Contemporaneamente Sinner riusciva in qualche modo a calmarsi, evitando di sparacchiare molto lontano dal campo il colpo in più che gli faceva giocare l’avversario e così tutto è filato via liscio, almeno fino all’inizio del quarto game. Sinner ha rifiatato un po’ e si è di nuovo ritrovato sotto ma ormai aveva compreso il giochino e ha chiuso con una serie di sei game a uno. Per fortuna il tabellone continua a sorridere, visto che al prossimo turno ci sarà Malcom McDonald, di meglio è difficile a questo punto del torneo, più in là, probabilmente contro Rublev, si vedrà.
Per quanto i francesi abbiano sofferto con Simon – che in fondo nemmeno contro Cilic parte battuto – la partita della giornata l’ha giocata ancora Tsitsipas, o meglio questo Zdnek Kolar, che dopo aver perso il primo set ha alzato il livello del suo gioco raggiungendo vette mai viste fino ad ora, se è vero che parliamo di un venticinquenne numero 134 del mondo che la settimana prima delle qualificazioni aveva perso in Austria contro tal Valkusz. Ma chissà cos’è scattata nella testa del ceco perché Tsitsipas non ha giocato poi troppo male, ma davvero si è trovato di fronte un giocatore fortissimo di dritto, regolarissimo col rovescio e soprattutto del tutto sereno, almeno fino al momento decisivo. Poco prima di un quinto set che avrebbe ulteriormente drammatizzato il match, Kolar si è improvvisamente bloccato. Tsitsipas aveva commesso un doppio fallo che lo aveva portato sul 5-2 e servizio nel tiebreak del quarto set e poi aveva alzato un pallonetto troppo lungo che aveva concesso al ceco quattro set point di fila. Il primo Tsitsipas lo annullava con una risposta profondissima prima di un dritto sulla riga laterale, sul secondo e il terzo, Kolar ha solo cercto di far giocare il greco sperando nell’errore e sul quarto, quello decisivo, gli è purtroppo venuto il famigerato braccino, che gli ha fatto sbagliare un dritto che mai aveva sbagliato durante il match. Tsitsipas non aspettava altro e anche se falliva il primo match point sbagliando un dritto abbastanza semplice dopo il servizio, sul secondo chiudeva il match esultando come se avesse vinto il torneo, tanta era l’angoscia che evidentemente lo aveva attraversato. Difficle a questo punto comprendere se questi due pericoli scampati rassereneranno il finalista della passata edizione o, a contrario, finiranno per accentuare le mille incertezze che da quella finale persa in modo incredibile sembra che non lo abbiano più abbandonato. Abbiamo ancora un paio di turni per comprenderlo,