A. Seppi b. [20] F. Auger Aliassime 6-3 7-6(8) 4-6 6-4
M. Cecchinato b. Y. Uchiyama 3-6 6-1 6-2 6-4
[21] A. de Minaur b. S. Travaglia 6-2 6-4 7-6(4)
J. Duckworth b. S. Caruso 6-4 3-6 7-6(4) 6-2
Due vittorie e due sconfitta nei primi quattro match degli italiani (maschi) della terza giornata del Roland Garros. Naturalmente la prodezza principale è quella di Andreas Seppi che ha eliminato in quattro set la giovane testa di serie numero 20, il canadese Felix Auger Aliassime, che non pare aver tratto nessun giovamento dalla vicinanza di Toni Nadal. La stagione sul rosso del ragazzino di Montréal è stata un mezzo disastro che si chiude con un bilancio di 4-6, e forse oggi tocca il suo punto più basso. Seppisi è limitato a fare il suo, giocando con estrema regolarità e regalando sostanzialmente niente al suo avversario, ma a quel ritmo è sorprendente che Auger Aliassime non sia riuscito a fare niente di più che una reazione d’orgoglio nel terzo set. Per il nostro rappresentante, che al Roland Garros non vinceva una partita da 4 anni, una grande soddisfazione.
Tutto sommato la mattinata era andata come previsto perché Cecchinato, semifinalista qui e reduce della finale di Parma, era ampiamente favorito nei confronti di Uchiyama e de Minaur in fondo è una testa di serie, anche se sulla terra si muove molto male.
Il palermitano ha carburato con un po’ di ritardo cedendo un set di vantaggio a Uchiyama e annullando una palla break all’inizio del secondo set ma è bastato poco per mettere le cose a posto, e dopo aver chiuso il set 6-1 nel terzo e nel quarto ha accelerato dopo una partenza un po’ al rallenty.
Niente da fare per Travaglia invece, che solo nel terzo set ha impensierito de Minaur, recuperando il break di svantaggio subito in apertura. Purtroppo il tiebreak lo ha giocato molto male, andando sotto 5-1 e il recupero si è fermato a 4.
L’altra delusione si chiama Salvatore Caruso, che opposto ad un giocatore di livello non eccelso è riuscito a portare a csa un solo set, il secondo, prima di cedere abbastanza male al quarto. La chiave del match è stato il tiebreak del terzo set che Caruso ha buttato al vento con una incomprensibile palla corta giocata veramente male, sulla quale si è avventato Duckworth con una certa semplcità segnando l’unico minibreak, sufficiente per andare avanti 2 set a 1. A dire il vero Caruso ha anche avuto la possibilità di andare avanti al quarto ma ha fallito tre palle break proprio nel game di apertura e altre due nel quinto. Era troppo, il siciliano crollava di schianto e lasciava via libera a Duckworth.
Buona la prima anche per Matteo Berrettini. L’azzurro, testa di serie numero nove, ha superato Taro Daniel (con cui aveva recentemente battagliato nel torneo poi vinto a Belgrado) con il punteggio di 6-0 6-4 4-6 6-4, risultando così il decimo italiano – tra maschile e femminile – a centrare l’accesso al secondo turno.
Al netto della sbavatura a fine terzo set, quando Daniel era bravo a convertire l’unica palla break avuta nel match, Berrettini ha mostrato grande solidità al servizio e una buona condizione fisica. Un turno d’esordio filato via piuttosto liscio, dunque, nonostante un avversario che – dopo un primo parziale disastroso – ha tenuto più che bene il campo, cercando ostinatamente il rovescio di Berrettini per cambiare l’inerzia dell’incontro.
Testa ora al prossimo banco di prova, quando dall’altra parte della rete ci sarà Federico Coria: l’argentino, che al turno d’esordio ha avuto vita facile contro Feliciano Lopez, non è mai riuscito a vincere un set nei due precedenti contro Berrettini. Nella speranza che questo trend possa essere confermato dal match di giovedì, il numero uno del tennis azzurro può godersi la vittoria e guardare avanti. Parigi chiama, Berretto risponde.
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