WTA San Jose: Sakkari sgambetta Venus Williams. La schiena tradisce Azarenka

A San Jose Maria Sakkari mette a segno un nuovo exploit battendo Venus Williams. Brutto momento invece per Victoria Azarenka, costretta al ritiro da forti dolori alla schiena.

Se nel tennis maschile la Grecia sta vivendo il suo momento di massimo splendore, grazie a Stefanos Tsitsipas, non possiamo non considerare come nel femminile la sua connazionale Maria Sakkari si sia proiettata ormai nei pressi della top-30. Forse con un gioco meno appariscente, senza quel rovescio a una mano che Tsitsipas sfodera con grande talento, ma grazie soprattutto all’intensità e alla dedizione la figlia di Angeliki Kannellopolou si sta ritagliando momenti importanti.

La madre fu la miglior tennista di sempre nella storia della nazione ellenica, arrivata al numero 43 del mondo a metà anni ’80 prima dell’avvento di Eleni Daniilidou, che si portò fino al numero 13 WTA a metà del primo decennio degli anni 2000 e da un paio di mesi si è vista scavalcare anche dalla figlia, tornata tra le prime 40 del mondo dopo essere stata anche numero 33 e ora protagonista di uno dei successi migliori della carriera.

Sakkari, infatti, ha battuto Venus Williams nel match serale del WTA Premier di San Jose con due parziali che rispecchiano alla perfezione lo spirito mai domo di questa ragazza, indietro 0-3 nel primo parziale, 2-0 e poi 5-3 nel secondo, ma capace di vincere 6-4 7-6(2). Un exploit importante ma non isolato: per quanto fosse in serie negativa contro top-20 da 3 partite, da Wuhan dello scorso anno ha battuto Caroline Wozniacki, Karolina Pliskova, CoCo Vandeweghe e Kiki Bertens, con successi contropronostico anche ai danni di Carla Suarez Navarro (su terra) e Ashleigh Barty.

Venus non è riuscita a limitare gli errori nei momenti chiave, giocando a livello inferiore rispetto alla versione molto brillante che ieri si era imposta contro Heather Watson. Una regolarista come Sakkari aveva l’obiettivo chiaro di macinare punti e gioco provando ad allungare gli scambi senza subire l’aggressività della statunitense, attaccando con giudizio, non andare fuori giri. Dallo 0-3 del primo set ha saputo elevare un po’ tutti gli aspetti del suo gioco, vincendo 6 dei successivi 7 game e chiudendo la frazione con un servizio vincente. Nel secondo, invece, qualche scatto e controscatto da parte di entrambe con alcuni game veramente dispendiosi: Venus è salita 2-0 strappando la battuta dopo 12 punti, Sakkari è rientrata dopo 16, la statunitense ha riallungato con un game da 14 punti. Nelle fasi finali la ex numero 1 del mondo ha provato a chiudere ma ha perso la battuta sul 5-3, e sul 5-4 non ha chiuso un game da 15-40 dove però ci sono tanti meriti della sua avversaria per il coraggio con cui si è presa ogni occasione. Non è riuscita, Sakkari, a completare l’opera dopo il break sul 5-5, complice anche un po’ di tensione, ma nel tie-break è stata grande protagonista fino al 7-2, maturato anche con un dritto steccato proprio sul match point che è rimbalzato nei pressi della riga di fondo campo e ha mandato fuori tempo la sua avversaria. Dire che è stato tutto merito di quel colpo fortuito sarebbe però un grave errore.

Domani Sakkari affronterà Danielle Collins, una semifinale a sorpresa maturata anche a causa del ritiro di una Victoria Azarenka molto dolorante alla schiena. La bielorussa aveva vinto il primo set 7-6(4) ma era in ritardo nella seconda frazione (0-3) quando ha chiesto l’intervento della fisioterapista che dopo un breve controllo ha deciso per un immediato MTO. Il viso di ‘Vika’ era molto sofferente, con smorfie e qualche lacrima per il forte dolore che aveva cominciato a manifestarsi alla fine del primo set, quando aveva perso il primo turno di battuta, sul 5-4. Ne arriverà un secondo, due game più tardi, in un momento in cui era 40-0 frutto anche di un punto di penalità concesso alla sua avversaria per aver urlato “cosa?” quando la palla stava rimbalzando sul campo dell’avversaria, convinta che il suo colpo fosse in realtà lungo. La bielorussa, al tie-break, aveva sistemato le cose ma i dolori continuavano e un terzo game di battuta perso consecutivamente ha fatto da preludio alla scena ben poco rassicurante del successivo cambio campo. Collins dunque approfitta della situazione per issarsi alla prima semifinale WTA in carriera, escludendo quella del torneo da 125.000 dollari a Newport Beach.

L’altra sfida vedrà di fronte due stacanoviste: Elise Mertens, numero 4 del seeding, e Mihaela Buzarnescu, numero 5. La rumena ha battuto Ajla Tomljanovic 6-1 7-5 nella cinquantaseiesima partita della stagione (36 le vittorie) e al ventunesimo torneo del suo 2018: considerando già 3 Slam e 2 Premier Mandatory che si sono sviluppati nell’arco delle due settimane, Buzarnescu ha saltato appena 5 settimane di tornei da inizio anno. Mertens invece ha ottenuto un successo importante contro Johanna Konta, apparsa in ottima forma fin dal primo match contro Serena Williams e sconfitta 7-6(4) 6-3.

Dalla stessa categoria