Pillole Wta di Stoccarda: La generosità della Sharapova e lo spoilers della Brengle, mentre Garcia fa l'aeroplanino

Dopo quattro giorni, la First Lady del torneo, l’ambasciatrice della Porsche Maria Sharapova è scesa in campo contro la Kerber. Dopo 2 ore e 27 minuti Maria diventa ex-First Lady, lascia le chiavi della Porsche sul tavolino e torna a casa in taxi.

Angelique Kerber batte la russa 2-6 7-5 6-1, letteralmente trasportata dal entusiasmo degli spettatori e dal D.J. che al cambio campo mette ‘Sweet Carolina’ trasforma il Porsche Arena nel Ocktober Fest e allora per la russa è evidente che non c’è più speranza.

Petkovic, aveva previsto tutto nella sua sfera di cristallo: «Angelique è in grande forma, si muove benissimo è impossibile giocare un vincete contro di lei, recupera ogni palla». Se Andrea si aspetta un regalo da Angelique sarà delusa : «Se vinco la Porsche, porterò Petko a fare un giro, ma non le darò l’auto!» Ah, mai contare sulla generosità delle amiche!

Sharapova malgrado la sconfitta non è troppo delusa ed è molto più generosa della Kerber  quando le faccio notare che in lei ha già vinto un Porsche bianca. Maria inizia a ride «Lo so, lo so. Va bene, in fondo ne ho già un po’ e allora lasciamo che sia qualcuno altro ad averla questa volta. Oh ma come sono gentile». Perfetto stile Maria Antonietta ‘date brioche al popolo’, il tutto fra la risata generale dei presenti.

Perdere è sempre frustrate, ma per quanto arrabbiata possa essere la Sharapova non ha mai spaccato una racchetta… e mi spiega sempre ridendo «Mi piacerebbe spaccarle molto spesso. E’ dentro di me, succederà un giorno, lo so! Ma ho paura per i miei sponsor, non so cosa direbbero, sarebbe uno shock! Con gli altri giocatori che hanno così tante racchette mentre io ne ho 20  per tutto l’anno non so cosa farebbero se ne rompessi una!» E poi seria per 10 secondi «No, non è il mio modo di scaricare la rabbia»

Carolina Garcia va ai Quarti di Finale battendo la wild card tedesca Witthoeft. La francese ha un modo di festeggiare le sue vittorie non sconosciuto agli appassionati di calcio italiani: dopo aver stretto la mano ad avversaria e arbitro corre in campo a braccia spalancate, come un aeroplanino.
«Ho iniziato lo scorso hanno in Fed Cup contro Stati Uniti. E’ un modo diverso di festeggiare da tutte le altre che fanno tutte cose simili. Così almeno mi possono ricoscere». Carolina Garcia, la Montella del tennis di oltrealpe. «Ah sì, si chiama Montella? Ah lo vedi, si impara ogni giorno qualche cosa di più»

Altra vincitrice, altra conferenza stampa. Ma di cosa si parla a quella della Brengle? Del suo match dove ha battuto la Kvitova?
Certo, ma sopratutto oggi è giovedì, c’è “Scandal“ in tv e l’americana è una grande fan del telefilm. Attenzione possibile spoilers a seguire:
«L’ultimo episodio mi spezzato il cuore! Ci sono rimasta così male. Perchè io amo Jake. Ho chiamato la mia auto Jake! Quanto è successo mi ha veramente spezzato il cuore. Spero proprio che non succeda quello che penso possa succedere. Incrociamo le dita. Sì, spero proprio che Jake stia bene»
(Per chi non conosce il telefilm, il personaggio in questione, nel ultimo episodio potrebbe morire). Chi ci rimane malissimo è la media manager della Wta, anche lei appassionata del telefilm «Ma così mi hai detto il finale! Io devo ancora vederla quella punta! Prossima volta è vietato parlare in conferenza stampa dei telefilm che mi piacciono!»

Sara Errani entra nei quarti di finale battendo la kazaka Diyas 6-4 6-1, contro cui non aveva mai giocato. La Diyas, come arma di distrazione prova ad utilizzare il suo completino a righine bianche e nere. L’effetto è quello di un vecchissimo televisore, di quello con il tubo catodico, a cui si è rotta la manopola per la sintonizzazione dei canali. La partita dura il tempo di un set, quello che serve a Sara per inquadrare la kazaka prima, prenderle le misure e mandarla in albergo a fare le valige e soprattutto a cambiarsi abbigliamento.

Nel primo set sul 3 a 2, Errani deve fronteggiare una palla break: nello scambio la kazaka gioco una smorzata, la palla tocca il nastro e a fil di rete la palla muore lì. Il labiale della italiana non è udibile ma sono chiare le sue intenzioni di buttare giù tanti dei santi in paradiso.
Pochi scambi dopo, altra smorzata della kazaka. Anche questa  muore a fil di rete ma stavolta rimane di qua con la Diyas quasi sorpresa, e certamente non si rende conto del rischio corso per la sua incolumità se la palla fosse passata.

Scambio con punto vinto dalla Errani, la Dyas indica un segno, l’italiana già parte per mangiarsela, l’arbitro indica che la palla è buona. Sara si rilassa e torna verso la linea di fondo quando l’arbitro dice «Ripetere il punto». «COSA !? Ma se hai detto che la palla ha toccato!» Sì, ma la giudice di linea ha chiamato la palla fuori. O meglio, ha cercato di trattenere l’urlo che stava salendo in gola. Ma l ‘urlo infame è passato per l’ugola, si è infiltrato fra i denti ed è uscir fuori sembrando però un rantolo. Purtroppo per la giudice di linea, non se ne era accorto nessuno tranne la Diyas che ha decisamente un udito migliore del gusto per vestire.

Dopo la bella partita fra Kerber e Sharapova, il centrale si svuota, la sala stampa si svuota, il parcheggio si svuota. Peccato che ci sia ancora il match Suarez-Navarro Bencic da giocare. Va beh, dai facciamo così ragazze, giocatevi ‘sta partita poi quando avete finito, scrivete il punteggio sulla lavagna, spegnete le luci e chiudete. Tranquille stavolta vi lasciamo anche le chiavi del cancello per uscire.  

(p.s. Poi alla fine a vinto Carla, tanto una brava ragazza a modo, signora mia. Mette sempre tutto a posto, non lascia mai niente in disordine)

 

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