Wta Indian Wells: Camila Giorgi e la Santa Inquisizione (dei giornalisti americani)

TENNIS

INDIAN WELLS – Gli americani non mollano. Come mastini dietro ad una preda. La storia di Camila Giorgi e dei suoi (presunti, veri, ancora non si sa) debiti continua a fare parlare. Eccome. Ad ogni conferenza stampa una o più domande sono sempre presenti, come un’ombra che non se ne vuole andare. Adesso ancor di più, visto che dopo la vittoria contro la Maria Sharapova Camila è diventata una star a tutti gli effetti. 

Ieri a Indian Wells, subito dopo la sconfitta della Giorgi contro la Pennetta, è andato in scena un interrogatorio, più che una conferenza stampa. Una santa inquisizione degna di Torquemada, francamente non proprio di buon gusto, almeno leggendo la trascrizione delle domande. L’attacco arriva frontale, senza fronzoli, da parte della stampa a stelle e strisce, probabilmente presa dal sacro furore giornalistico o semplicemente vestita da pubblico ministero in difesa dei loro connazionali. “Hai appena vinto 52.000 dollari in questo torneo, non ti sembrerebbe appropriato pagare finalmente i tuoi creditori (dicendo anche i nomi: Mendy Wiggins, Eran Gaudot, Alex Ramirez, Dominic Owen, Todd Andrews), come scritto nell’articolo di uno dei migliori giornalisti (testuali parole ndr), Jon Wertheim”? Le stesse identiche domande fatte alla Giorgi dallo scoppio della “bomba” mediatica, dall’Australia in poi, a cui Camila ha risposto sempre allo stesso modo, e la stessa risposta è arrivata anche ad Indian Wells: “Non parlo di questo, parlo solo di tennis”. E fin qui, sembrava il solito stesso copione. Ma questa volta la risposta non è accettata, e il giornalista rincara pesantemente la dose: “Hai 22 anni, tutti sanno di questa questione, non ti sembrerebbe appropriato parlarne?”. La Giorgi, senza scomporsi, risponde allo stesso modo: “Non ho problemi, tu mi hai fatto una domanda e io ti ho detto che voglio parlare solo di tennis”. Ad un certo punto interviene ancora il moderatore, dicendo di chiedere a Camila solo della partita, ma i mastini non mollano: “Questa fa parte del gioco”, e la Giorgi sembra tentennare, dicendo all’intervistatore che non c’è bisogno di essere aggressivo, e dopo non ricordandosi una parola in inglese. Questo dà spunto ai giornalisti: “Se non vuoi parlare in inglese possiamo anche parlare in spagnolo, non c’è problema” (perché poi spagnolo? Ndr). Insomma, un vero e proprio stillicidio. Per una storia che, seppur scritta da un grande giornalista, offre (offrirebbe) parecchi spunti alla difesa, non solo all’accusa. Non sappiamo se quei debiti ci sono, ci sono stati, ci saranno. Ai posteri l’ardua sentenza. Un giorno la verità magari verrà a galla. E forse, allora, ci sarà spazio per la santa inquisizione. Adesso, francamente, ci sembra un po’ presto.

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