Chip&Chop. Wta Istanbul. Quel cane delle Williams

 Arrivati al giovedì, cioè terzo giorno del torneo del Wta Championships, con la formula del Round Robin, ci si munisce di penna, carta e calcolotrice e si parte con conteggio. Calcolare, le vittorie, i set vinti, i game e poi la percentuale fa game persi e game e vinti. Tutto questo per capire chi si qualifica e chi no. Jankovic perdere il primo set contro Li Na e i tifosi della Errani sperano che le speranze labili di qualificazioni rimangano ancora accese. Ci pensa la serba a buttare una secchiata d’acqua su quella labile fiammella vincendo il secondo set per poi perdere al terzo. Alla fine della giornata ci sono solo due certezze: sabato Serena Williams gioca la semifinale mentre Sara Errani gioca solo quella di doppio.

Anche oggi ho avuto la sensazione che ad Istanbul non vedano l’ora che il torneo finisca presto. Diciamo che ci sono piccoli segnali, tipo nella caffetteria c’è la zuppa ma ci sono pochi cucchiai e non ci sono le scodelle.

Il pubblico invece c’è. Meno dello scorso anno comunque sempre caldo e appassionato.

E c’è sempre con cartelli e magliette con scritte dedicate alle varie tenniste. L’ altro giorno due amici  avevano una scritta sulla t-shirt. I Love Vika, I Love Aga.  Alla fine della serata erano due cuori infranti.

 Ieri papà Wozniacki era nel bar del hotel fino alle tre del mattino a parlare con un paio di persone e a bere birra. Parlare di cosa? Ho evitato di strisciare dietro il suo divano o di nascondermi dietro una colonna oppure fingere di essere una pianta. Un minimo di dignità ancora mi è rimasta. Ma distintamente si sentivano tre nomi ripetuti nella conversazione: Carolina, Vika, Serena.

Nel box di Serena Williams sono seduti, Sascha l’hitting partner, Patrick il coach, mamma Orance, Jill Smoller la manager, Esther Lee la fisioterapista e Chip…il cane. Il piccoletto di casa sta accucciato tranquillo dentro una borsa. E, a meno che la borsa non sia un falso comprata al Gran Bazar, ho la netta impressione che Chip dorma in una  ‘stanza’ più costosa di quanto io mi possa mai permettere. Altro che vita da cane!

Nel suo terzo incontro, Serena Williams ha liquidato Petra Kvitova, campionessa di Wimbleodn 2011 per 6-2 6-3. Fa un certo effetto pensare che la Williams ha giocato il suo primo match Wta quando la ceca Kvitova aveva cinque anni.

 La conferenza stampa di Serena Williams comincia sempre con l’annuncio “Serena Williams si sta recando nella sale delle interviste”.

I presenti si alzano e con passo veloce, per non far aspettare la regina Williams, si recano in questa sala che altro non è che uno stanzone senza finestre. Serena ancora non è lì. Quindi si aspetta. E si aspetta. E si aspetta ancora. La Williams deve fare una strada lunghissima dall’area giocatori alla sala interviste…in linea d’area sono 10 metri. A piedi si può arrivare a 70 metri…facendo il giro al contrario. Noi si aspetta un buona manciata di minuti. Finalmente arrivano le guardie del corpo (quattro), la moderatrice della Wta, la manager e Serena Williams. Orario della conferenza stampa: 23.20. Numero di spettatori ancora presenti nello stadio: zero.  Ci si domanda ma le guardie del corpo sono lì per proteggere noi dall’americana?

Andiamo oltre. Serena si siede. Anche la sua manager, cellulare in mano si siede, in prima fila defilata a sinistra vicino l’ingresso. Domande a Serena sul match e la manager continua a tenere gli occhi su cellulare e a scrivere. Una delle domande cita Patrick Mouratoglou. La manager smette di digitare alza la testa si gira verso chi fa la domanda e ascolta con più attenzione. Si parla di  SAP, il nuovo sponsor tecnico della Wta,  che produrrà statistiche per gli allenatori, giocatori media e fans. E il coach di Serena ha fatto parte del team di allenatori che hanno collaborato con Sap. La manager si rilassa e guarda Serena che inizia a dare una risposta molto spot pubblicitario per il nuovo sponsor. La manager sorride e inizia ad annuire con la testa soddisfatta. Altra domanda: come e quando l’americana inizia a concentrarsi prima di un match? La manager ha completamente dimenticato il suo cellulare. Sguardo verso chi fa la domanda, sguardo di nuovo verso Serena, e si apre in un sorriso mentre annuisce quasi a voler dire “Sì così va bene, molto bene, ottimo” Finalmente soddisfatta di come si è comportata la sua assistita, torna a concentrarsi e a scrivere sul suo cellulare, per oggi non ci sono stati danni.

 Serena Williams non è la sola giocatrice dove il manager è sempre presente alle conferenza stampa. Anche Vika Azarenka viene costantemente accompagnata in… classe da un adulto.

 Serena, vince tutto talmente facile che allora ci si sbizzarrisce con domande varie tipo: hai mai avuto un sogno o un incubo ricorrente?

E la Williams non ha problemi “ Sì, uno! E mi capita spesso prima di una finale di uno Slam. Sogno di dover ritornare negli Stati Uniti perché ho qualche cosa da fare e non riuscire poi a tornare in tempo per giocare la finale. E’ il peggior incubo, il modo più brutto di perdere una finale!” Suggerimento per chi domenica giocherà contro la numero uno al mondo, dopo le semifinale farle trovare un biglietto di solo andata per la Florida, caso mai ci cascasse…

 Avrà vinto anche Wimbledon, un Wta Championships e la Fed Cup. E’ una top ten con potenziale da numero uno, ma poche sono modeste e schiette come Petra Kvitova. A chi le chiedeva se pensa che per battere Serena, lei abbia migliori possibilità in indoor, va una risatina e dice “Visto come è andata oggi, penso proprio di no!

 Come finisce la giornata dopo che si è conclusa l’ultima conferenza stampa? Con la responsabile Wta dei media che fa le pulizie della sala stampa perché non ci sono cestini accanto ai tavoli di lavoro e alle 22 sembra che tutti gli addetti alle pulizie si smaterializzano. Ci sono un mare di piatti e bicchieri di carta e cartacce. Eloise Tyson,  ragazza pragmatica, non sta a pensarci due volte. Si procura, non si sa come, un bidone della spazzatura e inizia a ripulire tavoli e a mettere  a posto. Butta i bicchieri usati, i tovaglioli di carta appallottolati e le bottiglie di acqua vuote. Sistema le sedie. Impila i fogli lasciti sparsi e visto che la caffetteria è chiusa da un pezzo, impila i piatti sporchi e li appoggia accanto alla porta. Poi dici che la vita dei Media manager Wta è glamour!

Aggiornamento sul maglioncino di Jill Smoller, oggi era rosa fosforescente.

Pensiero finale: Parole pronunciate in conferenza stampa dalle sei giocatrici della terza giornata del Wta Championship:

Kerber 238, 

Li Na 516 ,

Kvitova 659,

Williams 1301,

Radwanska 1459.

Regina incontrastata ovviamente Jelena Jankovic con 1598 parole.

 

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