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Quest’anno si gioca la 35esima edizione del torneo di Stoccarda.
Fino al 2005, ogni volta che sentivo nominare il torneo di Filderstadt mi veniva in mente Fred Flintston (lo so, le mi associazioni di idee dovrebbero essere studiate in un corso di psicologia) Invece Filderstad è una specie di quartiere a sud di Stoccarda, città natale di Mercedes e Porsche. A vederlo poi in tv, il torno, sembrava quasi si giocasse su di un campo indoor di una palestra. Spettatori circa due mila e atmosfera molto intima, una cosa molto a gestione familiare da Gesthouse. Ma quando Porsche oltre a mettere a disposizione l’automobilina (si fa per dire) come premio, è diventato lo sponsor principale, o come dicono gli inglesi il ‘Title Sponsor’ il torneo è ufficialmente diventato il Porsche Tennis Gran Prix. Ovviamente, non si poteva giocare in un posto non all’altezza di questo marchio. Così dalla pensione a gestione familiare si è passati ad un hotel a cinque stelle: hanno costruito questa Arena di 3 piani con tutto quello che giocatrici, Vip, spettatori e media potevano desiderare (facile no?) A seconda degli eventi può contenere dai 5000 agli 8000 spettatori.
Qui durante l’anno si tengono concerti e manifestazioni varie. Il tutto sotto la ferrea regola di ‘Classe e lusso’. Quanto lusso? Non capita spesso di vedere uno stand di gioielli di fronte al campo di allenamento! Campo, a sua volta, circondato anche da un congruo numero di sedie e tavoli per sorseggiare un drink mentre Azarenka prende a mazzate quella povera pallina gialla e contemporaneamente, con la sua soave voce da gabbiano, verifica se i bicchieri dello champagne del gruppetto seduto vicino all’angolo sinistro, sono di cristallo. Non vanno in pezzi, quindi no.
Il torneo ha un montepremi di 720 mila dollari e dovrebbe essere un gradino sotto, ma anche due, ai tornei Premier 5 come Roma, Dubai, Canadian Open, Cincinnati e Tokyo (montepremi oltre i due milioni: tanto per essere precisi 2.168.400 dollari. Anche qui deve aver colpito la conversione con l’euro, meno male hanno arrotondato i centesimi).
Invece è decisamente un gradino, ma anche due o tre, sopra a questi. Il motivo non è solo la possibilità di portarsi a casa una Porsche, quest’anno bianca, del valore di oltre cento mila dollari.
Porsche fa tutto in grande con stile e tratta le giocatrici con tale attenzione, sia del loro portafoglio con un gentile invito di partecipazione che con un trattamento generale a cui le ragazze non possono e non vogliono dire di no.
Non è un caso se il tabellone è un mini Slam e se giocatrici intorno alla trentesima posizione deve giocare le qualificazioni.
Insomma, mi dico, ben venuti al Porsche Tennis Grand Prix 2012.
Il lunedì non ci sono match del tabellone principale. Alle 28 giocatrici ammesse direttamente viene concesso un giorno leggero. Molte delle ragazze hanno appena complettato il loro dovere giocando la Fed Cup. Perciò giornata dedicata alle conferenze stampa di Sharapova, Radwanska e Azarenka.
Prima volta di Maria in questo torneo, cosa l’ha colpita di più? La velocità i autostrada. Ha chiesto all’autista se poteva guidare in modo più normale e si è sentita rispondere che qui quello è il modo normale. E poi ovviamente le hanno chiesto della foto postata su internet con i capelli corti. HA scoperto quanto potente sia Facebook e con sette milioni di followers ha capito che deve stare più attenta e meno ingenua su cosa posta. ‘Credo di aver imparato la lezione’. E ha aggiunto ‘Non ho mai ricevuto tante email nemmeno dopo aver vinto un torneo dello Slam’. Infine se è vero che si sposerà a Novembre non dice no ma un troppo non sibilino ‘Allora avrei dovuto già iniziare con i preparativi’.
Radwanska come spesso accade comincia guardinga e poi si scioglie. Racconta di come sia diventata famosa in Polonia e di come la popolarità sia piacevole ma anche difficile, a volte, da gestire ‘Sono una ragazza normale, come tante’ Anche se poche hanno quel conto in banca fra le ragazze polacche ‘normali’. Aggiunge che si è iscritta all’università e studiare non è divertente, ma faticoso, stare ogni giorno un paio di ore sui libri leggendo cose che non conosce. Ma ehi, nella vita, finito di giocare a tennis, devi essere preparata. In oltre, sottolinea, di studiare non con una università online anche se sarebbe più facile, ma in una ‘vera’ università 3 ha dei bei libri pesanti da portarsi in giro per i tornei. Con tutte le giocatrici di origine polacca è molto amica “Nello spogliatoio parliamo e nessuno capisce cosa diciamo. Certo se tutte giocassero per Polonia, sarebbe una delle squadre di più forti di Fed Cup!’ ’E a chi le chiedeva se in vacanza con Carolina Wozniacki gioca mai a tennis strabuzza gli occhi ‘Sei serio ?! NO! Sono in vacanza!’ E giù una gran risata.
Azarenka? E’ un personaggio di suo. Arriva masticando la gomma. Si siede e la ragazza della Wta le passa un foglietto di carta per arrotolarci la gomma da masticare e poi buttarla. Lei la guarda senza capire. La tizia allora quasi sottovoce ‘la gomma…’ Vika capisce. Poi incrocia le gambe e le braccia. Insomma dal linguaggio del corpo non vengono messaggi positivi. Sarà anche la n.1 con in tasca uno slam ma non sembra, ancora, troppo rilassata nel parlare. La moglie del suo coach le fa da amica, accompagnatrice e manager. La segue ovunque, la incoraggia e le sorride. Mi da tanto l’impressione che la sua presenza alle conferenze stampa è anche per ‘allenarla’ nel gestire l’immagine di numero uno. Prima domanda ‘Martina Hingis, deve ancora aver paura?’ (Il giornalista si riferisce al record di vittorie consecutive) ‘Perchè? Ah, non mi importa’. Come mai hai chiesto a Mauresmo di lavorare con te? ‘Volevo provare qualcosa di nuovo e lei è una gran persona’ Che rapporti ci sono fra lei e la Sharapova? ‘Non abbiamo nessun tipo di rapporto d’amicizia. Siamo cortesi una con l’altra. Tutto qui’ E cosa ne pensa dei continui paragoni fra la situazione al vertice fra il tennis maschiele e quello femminile? ‘Voi dovete giudicare.Io non giudico, io gioca a tennis’ Poi però ‘Nel tennis maschile è sempre Feder-Nadal, Nadal-Djokovic, Djokovic-Federer…si certo è sempre eccitante da vedere….ma sono sempre e solo loro.’Come a dire e poi parlano di noia nel femminile. Infine le chiedono di McEnroe ‘Ho giocato un po’ con lui un paio di volte. Sì mi ha dato qualche consiglio, ma li tengo per me.’
E questo pone fine alla chiaccherta ed anche alla parte più interessante della prima giornata del Porsche Tennis Grand Prix 2012