Petkovic: un tuffo nell’acqua gelata

Nel tabellone di Stoccarda, la più grande è Fracesca Schiavone 32 anni, la più giovane Anastasia Pavlyucenkova 20. L’italiana ha vinto 63 75 contro l’affettatrice folle Niculescu, giocando per due ore e dieci minuti con le scarpe incerottate. Eh sì, perchè le sue non andavano bene per questo tipo di terra, perciò da brava Italiana avvezza all’arte di arrangiarsi, ha trovato una soluzione: si è andata a comprare un paio di scarpe. 
A Stoccarda c’è anche il padre della Schiavone. Un padre che soffre quando vede la figlia non esprimersi al meglio. E la figlia è una che in campo esprime chiaramente come la pensa. Sopratutto quando ha urlato al padre ‘Sto giocando da dio, non rovinare tutto’. Si sa che i rapporti fra padre e figlia sono sempre speciali e l’età non conta.
Il match fra Schiavone e Niculescu si può raccontare così: primi 6 giochi combattuti, con Schiavone che si lamenta in modo colorito quando sbaglia. Quando è invece la rumena a sbagliare, lei invece piange. O meglio, un pianto a lacrime asciutte. Di quelli finti ma finti ma così finti che ti verebbe voglia di metterle in mano una confezione di lacrime artificiali e dirle ‘O fingi per bene o lascia perdere!’ Poi dal 3 pari cinque giochi di fila per la Schiavone e palla dal 3 a 0. Ovviamente in questo periodo l’italiana non sacramento più, mentre Niculescu finge di allagare il campo di lacrime. Poi Schiavone riprendere a tirar giù santi dal paradiso e la rumena non proferisce più parola: il che significa 2 pari. Fai un game tu e faccio un game io. Butto giù un po’ di santi dal paradiso io, lamentati su tutte le palle di almeno 30 cm. vicino alla linea tu. Insomma non ci si annoia. E anche l’arbitro non viene risparmiato. La Niculescu chiede il controllo del segno, arbitro d ragione alla rumena e l’italana sbotta ‘Certo che sei strano! Prima fai segno che è buona e poi dici che è fuori!’ Con una certa fatica e al terzo match point Francesca Schiavone porta a casa il match. Quello che conta è l’italiana al secondo turno che si gioca la rivincita di Fed Cup contro Kvitova.
Petra dal canto suo non sa bene come sono questi campi, ci si è allenata un’oretta verso le 15. Ma prima del suo match pensa di avere ancora un po’ di tempo per abituarsi.
Nelle settimane passate la ceca si era preparata in Turchia, tante corse sulla sabbia e sopratutto aria di mare per aiutare l’asma. Un problema con cui ha imparata a convivere ‘Tutte hanno qualche problemino, io soffro di asma’ Alla faccia del problemino, verrebbe da dire.

Pavlyuchenkova dopo il disastro di Fed Cup, ha lottato contro la vincitrice dello torneo dello scorso anno, Julia Goerges. Una delle preferite in assoluto dai fotografi, ovviamente.
La russa ha vinto il primo set il direttore del torneo deve aver pensato ‘Oh non facciamo scherzi!’ Dirà la bella Julia in conferenza stampa: ‘All’ inizio ero un po’ tesa e nervosa’ E poi quando si dice la considerazione in se stessi “ Non è normale che io venga qui come la campionessa in carica. E’ una situazione un pò nuova ma sono felice di essere riuscita a gestirla fino in fondo’. E così ti spieghi come mai ieri, nella cerimonia di presentazione delle giocatraci la tedesca non sorrideva quasi. Gestire la pressione di chi ha grande aspettative non è facile ammette. Anche se poi aggiunge “La pressione viene solo dal te stessa. Tu vuoi sempre fare del tuo meglio e giocare un buon tennis. E io so quanto brutto può essere quanto ti metti in questa situazione”.

Per una Gorges bella ma poco sorridente, una Petkovic solare vinceva il suo match d’esordio contro la Barrois 61 64. A parte una certa leggera preoccupazione quando serviva, per il resto il suo gioco è sembrato essere già a buoni livelli dopo 3 mesi e mezzo di stop per l’infortunio alla schiena.

Un personaggio come Andrea Petkovic è mancato e tanto. Lo capisci subito appena inizia a parlare
“Sono molto felice. Sono stata sorpresa di quanto sia andato bene questo match. Sono stata a livello emotivo molto stabile. Credo che il match di Fed Cup contro Sam Stosur, una top 5, mi abbia aiutato a ritrovare il giusto ritmo”
Tanto sembra, a volte, essere timorosa la Goerges, tanto è grintosa Petkovic:
Io voglio sempre competere al massimo livello. Ho detto a me stessa se non sei brava abbastanza allora smetti di giocare a tennis. Sono fatta così. Ritornando a giocare qua a Stoccarda, dove ci sono le prime otto giocatrici della classifica, ero perfettamente conscia che avrei potuto incontrarne una subito al primo turno. Ma voglio tornare al massimo livello e competere con le migliori giocatrici e sfidare me stesa. Sai, io penso che gettare qualcuno nell’acqua fredda è meglio che preoccuparsi e provare a vedere quanto fredda l’acqua potrebbe essere quando è più profonda”. Insomma Andrea è abituata a nuotare nel mare del nord.
E visto che si parla di gettarsi nell’acqua fredda, prossimo turno è con l’acqua gelata: la numero 1 Vika Azarenka
“In questo momento lei è la migliore e merita quella posizione. E’ anche un personaggio ed ha la personalità per essere una numero uno”.
E su una nota più leggera dichiara il suo amore per il torneo di Stoccarda in questo ordine :
3- perchè si può guidare qualsiasi Porsche tu voglia. E lei adora le auto veloci.
2- per il cibo. Basta fare un giro nella Area Vip, dove è il ristorante per darle ragione in tutto.
1- per la gente ( e vai con la sviolinata!) Perchè in tutti i match di Fed Cup sono sempre stati incredibilmente calorosi. Anche se fa tanto ‘Siete il miglior pubblico mai avuto’, ad Andrea Petkovic è impossibile non credere.

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