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07 Giu 2025 11:12 - Senza categoria
Sabalenka favorita, Gauff per la rivincita: la finale del Roland Garros
di Diego Barbiani
Per la prima volta dal 2019, il Roland Garros femminile non avrà Iga Swiatek in finale con la polacca che aveva monopolizzato il weekend conclusivo tra singolare (2020, 2022, 2023 e 2024) e doppio (2021). Nel torneo di singolare, ci sarà una nuova campionessa garantita tra Aryna Sabalenka e Coco Gauff. Numero 1 e numero 2 del mondo, si affronteranno l’una contro l’altra per l’undicesima volta in carriera, appena la terza però sulla terra battuta dopo l’ottavo di finale di Roma nel 2021 e la finale di Madrid di un mese fa.
Vista la caratura delle due, non è nemmeno inusuale ritrovarle contro nelle fasi conclusive dei tornei. Se in Spagna fu Sabalenka a trionfare, nel settembre 2023 fu invece la statunitense nella finale dello US Open, rimontando un set di svantaggio e imponendosi nel terzo parziale. Coco e Aryna, oltretutto, sono state tra le più continue in assoluto in questa parte di stagione sul “rosso”: protagoniste in due finali su tre, Gauff è arrivata all’ultimo atto pure a Roma sebbene abbia perso contro Jasmine Paolini.
I cammini a Parigi sono stati abbastanza diversi, perché dopo due prime settimane comode Sabalenka ha avuto davanti a sé Amanda Anisimova (contro cui era indietro 2-5 nei confronti diretti), Zheng Qinwen (contro cui aveva perso l’ultimo precedente) e Iga Swiatek mentre Gauff si è trovata con Ekaterina Alexandrova, Madison Keys e Lois Boisson. In molte di queste partite alla numero 2 del mondo è “bastato” imporsi per prima cosa da un punto di vista di intensità e altetismo, mentre la sua rivale odierna si è scontrata contro giocatrici per lei abbastanza fastidiose e pur avendo momenti incerti è sempre riuscita a superare gli ostacoli.
In generale, le loro partite hanno spesso mostrato come la numero 1 dovesse lavorare a lungo per costruirsi le occasioni in cui cercare la chiusura del punto, trattenendo il suo istinto di voler aggredire la palla alla prima occasione e avere tanta pazienza nei momenti in cui il proprio gioco poteva non funzionare, cosa non avvenuta nella finale di New York di ormai due anni fa. Per tanti motivi, la Sabalenka di adesso è diversa da allora, ma alcune giocatrici (tra cui proprio Gauff) possono ancora trovare il modo per farle pesare alcuni passaggi a vuoto. Coco ci stava quasi riuscendo anche a Madrid, in una finale poco spettacolare e dove al brutto primo set fece seguito un secondo condotto avanti di un break fino al 5-3, momento in cui il servizio è tornato a latitare e Aryna è potuta rientrare fino al tie-break dove, pur non riuscendo a mascherare bene la tensione, ha approfittato della confusione avversaria per imporsi.
Sabalenka va a caccia del titolo numero 21 in carriera, il quarto in stagione, e della chance di essere la seconda giocatrice a superare quota 12.000 punti nel ranking come riuscì solo a Serena Williams, segno di un’annata fatta di enorme costanza. Gauff, invece, cerca il primo successo stagionale (se si esclude la United Cup) e il primo dalle WTA Finals del 2024 a Riyad ma soprattutto in caso di successo oggi raggiungerebbe la doppia cifra di titoli vinti in carriera, il primo sulla terra battuta dal WTA 250 di Parma nel 2021.