Roland Garros, Musetti e il rischio squalifica: “Mi sono spaventato”

“Onestamente, penso sia stata una sfortunata coincidenza”. Così Lorenzo Musetti sulla pallata involontaria ai danni della giudice di linea durante il match di quarti di finale del Roland Garros contro Frances Tiafoe. “Devo ammettere che mi sono spaventato un po’ quando l’ho visto perché non volevo fare del male a nessuno – ha aggiunto l’azzurro -. Sono andato subito a scusarmi con il giudice di linea e ho esteso le mie scuse a tutti. Credo che sia stato giusto per me ricevere un avvertimento perché il giudice di sedia ha visto chiaramente che non avevo alcuna intenzione di farlo. Il motivo per cui mi hanno lasciato continuare a giocare, credo, è stato questo…”

“Il successo? Lo scorso anno sono diventato papà”, ha poi detto Musetti strappando un applauso al pubblico del Philippe Chatrier.”Il cambiamento negli ultimi 12 mesi? Credo che sia un po’ il processo di crescita non solo in campo, ma ancora di più fuori dal campo – ha spiegato l’italiano -. Lo scorso anno sono diventato papa. Mi ha reso più responsabile ed adesso credo di approcciare le cose in maniera più professionale. Anche nel tempo libero mi godo i momenti con la famiglia. E, anche se non sono qui fisicamente in questo momento, questa vittoria è anche per loro”.

Nel corso dell’intervista è stata sottolineata la bellezza del suo rovescio ad una mano: “Elegante? Siamo italiani, siamo eleganti”, ha scherzato Musetti che stavolta ha ricevuto qualche fischio dal pubblico parigini. “A parte gli scherzi – ha aggiunto – ho questo stile che viene un po’ dal passato. Purtroppo ci sono pochi giocatori con il rovescio ad una mano. Con tutti che servono sopra i 200 chilometri all’ora è difficile rispondere ad una mano. Però quando mi hanno messo in mano la racchetta per me è stato naturale rispondere ad una mano. Questo colpo fa parte un po’ del mio successo”.

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