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19 Mag 2025 20:18 - ATP
Sinner e la terra (per ora) indigesta: contro i top 5 solo una vittoria
Il rapporto tra il numero 1 del mondo e la terra rossa non è ancora decollato. Riuscirà ad apportare ulteriori miglioramenti per Parigi?
di Piero Vassallo
È tornato da numero uno al mondo, ma con qualche incognita su quali sarebbero state le sue condizioni dopo tre mesi di inattività seppur da “sano”. Jannik Sinner è rientrato nel circuito ATP agli Internazionali mostrando un buon tennis, a tratti travolgente come nel quarto di finale contro Casper Ruud. Sinner stesso, come poi ha ammesso, prima del torneo avrebbe firmato per raggiungere la finale. Nonostante la sconfitta contro Alcaraz, le sensazioni con cui Jannik lascia la capitale sono piuttosto positive. Resta però un rapporto ancora complicato con la terra battuta, la superficie su cui l’altoatesino fa più fatica a esprimere il suo miglior tennis.
“Il primo set è stato un punto di svolta – ha detto Sinner in conferenza post finale -. Nel complesso, sono molto contento di questo torneo. Mi dà la fiducia necessaria per giocare un ottimo tennis a Parigi. Vedremo cosa succederà in Francia. Dopo tre mesi, venire qui e ottenere questo risultato significa molto per me, ma anche per la mia squadra. Sono contento anche per la mia famiglia. È una grande lezione per Parigi. L’anno scorso al Roland Garros la situazione era diversa. Per migliorare devo cambiare delle piccole cose. È stato un buon test per vedere a che punto sono sulla terra battuta, è stato bello giocare Alcaraz prima del Grande Slam. So che devo migliorare, la terra è la superficie su cui faccio più fatica. Devo aumentare l’intensità a Parigi e mantenerla il più a lungo possibile”.
E poi ci sono i numeri, anche quelli a certificare le difficoltà del numero 1 del mondo sul rosso: Sinner ha vinto soltanto una partita su dieci contro i top 5 sulla terra battuta. Si tratta del successo nella finale di Umago nel 2022 contro lo stesso Alcaraz, per il resto solo ko di cui tre contro Rafa Nadal, due contro Stefanos Tsitipas, due contro il rivale affrontato ieri, una contro Novak Djokovic e una contro Alexander Zverev. Certo, la maggior parte di queste partite (otto su dieci) sono state giocate tra il 2020 e il 2022, prima che Sinner diventasse il giocatore che oggi, ma è chiaro che rispetto al cemento – superficie in cui ha vinto 22 degli ultimi 35 match contro i top 5 – il feeling con la terra non è ancora dei migliori.