Musetti rimonta Navone, è agli ottavi del Roland Garros. Fuori Gigante

Il numero 7 del mondo va sotto di un set ma reagisce e vince

Tre ore e 25 minuti di fatica, terra e sudore ma alla fine Lorenzo Musetti si qualifica per gli ottavi di finale del Roland Garros. Una partita “sporca”, tutt’altro che brillante, ma forse la buona notizia è proprio questa: Musetti sa vincere anche nelle giornate meno ispirate e mettendola sul piano della pura lotta. D’altronde contro Mariano Navone, terraiolo puro, nato per remare ore e ore con scambi interminabili e soprattutto mai disposto a regalare un singolo 15, non può essere altrimenti. Musetti ci ha messo un po’ per venire a capo di un match fastidioso, cedendo un primo set in cui le cose non hanno funzionato a dovere mentre l’avversario ha fatto tutto quello che era nelle sue corde nel modo migliore.

Perso il servizio anche nel secondo parziale, l’azzurro non si è fatto travolgere dal nervosismo e dall’ansia e nel frullatore di break e contro break alla fine è riuscito a mettere la testa avanti. Sul 5-4 Navone ha concesso un set point subito sfruttato da Musetti, che ha rimesso tutto in parità. Lo spartito della partita non è cambiato nemmeno nel terzo set: la testa di serie numero 8 è andata nuovamente sotto di un break nel gioco di apertura, ma con un parziale di quattro game consecutivi ha scavato il solco definitivo e da lì la strada è stata tutta in discesa. “Oggi c’erano condizioni molto diverse rispetto agli scorsi giorni, specie per i rimbalzi della palla. Per questo ho faticato a trovare i ritmo ma poi ho migliorato il mio gioco col passare dei set. Sono orgoglioso di essere riuscito a fare girare la partita in mio favore”, ha dichiarato il carrarino.

A fine partita, Musetti per esultare ha mostrato i muscoli, scoprendo il bicipite del braccio sinistro in segno di ‘forza’. “Nell’ultimo anno sono migliorato nel gioco, soprattutto sono riuscito a mettere ordine nel mio caos tennistico – ha spiegato al microfono di Mats Wilander -. A volte mi era difficile prendere la decisione giusta, poi è scattato un click e ora ho le idee più chiare. Ma anche nell’atteggiamento sono cresciuto, non so se due anni fa una partita così l’avrei vinta”. Infine, interrogato sul grande momento del tennis azzurro, il toscano ha risposto: “C’è una componente di fortuna, ma di sicuro questo è un periodo speciale, anche come nazione, in campo maschile e femminile. Abbiamo vinto la Coppa Davis e la BJK Cup, siamo stato qui protagonisti alle Olimpiadi di Parigi. Soprattutto per me, è un grande onore rappresentare in campo il mio Paese”.

Per Musetti quella di domenica sarà la terza apparizione negli ottavi a Parigi, ci è sempre riuscito negli anni dispari: 2021, 2023 e 2025. Nelle occasioni precedenti il suo cammino si era interrotto per mano del numero 1 del mondo (prima Djokovic, poi Alcaraz), stavolta il suo status da ottava testa di serie gli consente di avere un avversario più alla portata: affronterà Holger Rune, che ha battuto con grande sofferenza il francese Quentin Halys al quinto. I precedenti recitano 2-0 per il danese, ma nessuno dei due si è disputato sulla terra e soprattutto quel Musetti non aveva ancora raggiunto questa maturità e questo livello di tennis.

Si è concluso al terzo turno invece il Roland Garros di Matteo Gigante. Dopo aver superato le qualificazioni e battuto Hassan al primo turno e soprattutto Tsitsipas al secondo, il 23enne romano è stato battuto in tre set da Ben Shelton. 6-3 6-3 6-4 il punteggio finale di un match in cui Gigante non ha avuto grandi chance. Il suo torneo resta comunque eccezionale e l’azzurro saluta Parigi con un nuovo best ranking (sarà numero 129 da lunedì) e con un bel gruzzolo in tasca. Shelton avanza agli ottavi dove troverà Carlos Alcaraz, che ha concesso un set anche al bosniaco Damir Dzumhur ma alla fine ha conquistato la decima vittoria consecutiva al Roland Garros.

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