Shapovalov completa una magnifica settimana e vince il torneo di Dallas

D. Shapovalov b. [2] C. Ruud 7-6(5) 6-3

Altro che cielo di Lombardia, Shapovalov è una gioia per gli occhi anche nei giorni bui figuriamoci quando si allineano gli astri e gioca sulle nuvole. Aiutato finalmente da una condizione fisica decente Shapovalov ha mostrato un tennis semplicemente inarrivabile per i suoi rivali, mettendo anche a nudo la fragilità di una classifica che forse ha vissuto momenti migliori. Ci sta perdere con il canadese naturalmente, ma quello che ha impressionato è il livello di gioco differente che Denis può raggiungere rispetto a degli habitué delle zone alte della classifica e delle fasi finali dei tornei. Perché Shapovalov, se mai riuscisse a giocare così per un paio di mesi, partirebbe tra i favoriti ovunque, peccato che quel “se” sia grosso come una casa. Anche stasera, dopo aver ridotto all’impotenza Tommy Paul, ha riservato lo stesso trattamento a Casper Ruud, uno che ha giocato tre finali slam e che non ha semplicemente il gioco per mettere in difficoltà un giocatore così fantasioso come Shapovalov, credeteci.

Tanto entusiasmo può forse sembrare eccessivo, magari lo è, ma negli ultimi due anni abbiamo visto troppe partite sempre uguali, piene di sbadigli e ripetute botte da un lato all’altra del campo, quindi sia concessa una qualche esagerazione. L’augurio è che tutto questo duri a lungo, almeno fino a Wimbledon, in fondo non chiediamo poi troppo. Nel frattempo, se proprio amate i numeri, “Shapo” è tornato tra i primi 32 e ha vinto il suo quarto torneo in carriera, se contiamo anche l’ATP Cup, il primo “500” anche se il canadese ha fatto semifinali a Wimbledon e finale a Bercy, non proprio torneini. Giornata di festa questa, godiamocela e speriamo che il ginocchio tenga.

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