D. Altmaier b. (8) J. Sinner 6-7(0) 7-6(7) 1-6 7-6(4) 7-5
Una sconfitta che fa male. Fin nel profondo. Amara. Inattesa. Con due match point mancati nel quarto set. Dopo essere stato a un passo dal baratro nel quinto e aver covato più volte l’illusione di recuperare, piazzando il guizzo vincente al momento giusto.
E invece Jannik Sinner saluta Parigi già al termine del secondo turno, battuto dal tedesco Daniel Altmaier, attuale n. 79 ATP, con il punteggio di 6-7(0) 7-6(7) 1-6 7-6(4) 7-5 in cinque ore e ventisei minuti.
Già negli scorsi US Open Altmaier – allievo di Alberto Mancini, rovescio d’impostazione classica, ottima preparazione atletica – lo aveva trascinato al quinto, ma allora Jannik se l’era cavata infliggendogli un rapido 6-1. La storia si è ripetuta oggi sul Court Suzanne Lenglen, e purtroppo non ha avuto il medesimo epilogo.
La cronaca. Sinner è stato il primo a cedere la battuta, nel settimo gioco del parziale d’avvio. L’ha recuperata immediatamente, e nel successivo tie-break è salito in cattedra, non concedendo alcun punto all’avversario.
Nessun break nella seconda frazione, con l’altoatesino che, sul 2 pari, ha sciupato un vantaggio di 0-40. Nel nuovo tie-break Sinner ha annullato quattro palle set (tre consecutive sul 3-6), ma la quinta è stata fatale.
Roboante la reazione dell’azzurro, che, dall’1 pari nel terzo, ha infilato una serie di cinque giochi consecutivi. Una falsa partenza nel quarto (subito 0-3) è stata ben rimediata, con Jannik, apparentemente in controllo, che è andato a servire per la vittoria sul 5-4.
Qui i maggiori rimpianti, con due match point sciupati (uno con un clamoroso nastro sfavorevole), che hanno condotto poi a un altro tie-break, perso per sette punti a quattro.
Nel set decisivo, grazie a un break nel settimo gioco, Altmaier – spintosi nei quarti nel Master 1000 di Madrid dalle quali – è salito 5-3. Alla battuta sul 5-4 non è riuscito a chiudere, facendosi raggiungere sul 5 pari. Il pericolo sembrava quasi scampato, e invece Sinner ha perso di nuovo malamente il servizio.
Di sapore epico l’ultimo game, con il tedesco che non ha concretizzato tre match point di fila dal 40-0 (un doppio fallo) e su un quarto non ha chiuso uno smash, facendosi passare da un formidabile diritto dell’azzurro. Il quale, poi, ha avuto a disposizione ben tre chance per issarsi all’ennesimo tie-break, senza però sfruttarle e finendo addirittura per sbattere la racchetta a terra, un gesto per lui inedito. Un Altmaier in stato di grazia – capace di tirare ogni colpo e riprendere tutto – si è così procurato una quinta palla match, ed è stata quella buona.
Il numero uno italiano è dunque prematuramente fuori dal Roland Garros, un torneo nel quale, in tre partecipazioni, aveva sempre raggiunto quanto meno gli ottavi di finale. Si tratta anche del primo evento stagionale in cui Jannik passa meno di due turni. Per vederlo eliminato così presto in uno Slam bisognava risalire all’edizione di Wimbledon 2021, quasi due anni fa: da allora, si era fermato per tre volte agli ottavi e per altrettante ai quarti.
Troppo a corrente alternata il rendimento dell’azzurro, combattivo come sempre, ma con percentuali insufficienti di resa al servizio: il 59% di prime, il 69% di punti vinti sulla prima, il 55% sulla seconda (calate, nell’ordine, al 52%, al 60% e al 45% negli ultimi due set). Negativo anche il dato sullo sfruttamento delle palle break: appena 6 su 21, contro il 5 su 9 di Altmaier.
La primavera sulla terra, cominciata con una semifinale a Monte-Carlo che lasciava ben sperare, si è rivelata dunque avara di soddisfazioni per Jannik. Ora bisognerà rimettersi al più presto in carreggiata, lasciare la delusione alle spalle e concentrarsi sulla stagione erbivora, che l’anno scorso fu più felice rispetto alle previsioni.
(4) C. Ruud b. (q) G. Zeppieri 6-3 6-2 4-6 7-5
Cominciato nelle qualificazioni, il bel percorso di Giulio Zeppieri nel Roland Garros 2023 è terminato con onore al secondo turno del main draw. In apertura di programma sul Court Philippe Chatrier, il n. 129 ATP ha strappato un set al finalista uscente Casper Ruud, ma è stato costretto ad arrendersi con il punteggio di 6-3 6-2 4-6 7-5 in tre ore e quattro minuti.
Dopo due parziali a senso unico per il norvegese, il ventunenne nato a Roma ha tremato in apertura del terzo, riuscendo ad aggiudicarsi un long game da venti punti, nel quale ha annullato quattro palle break. Da lì in poi ha giocato ad armi pari con l’attuale numero 4 del mondo, al quale, anzi, ha strappato il servizio nel decimo gioco, rinviando il verdetto al quarto.
Qui, ceduta la battuta nel quinto game, Zeppieri si è poi ritrovato indietro per 5-3, ma, pur limitato dai crampi, ha messo a segno il controbreak, agganciando il rivale sul 5 pari. Ruud, però, non si è scomposto e subito dopo ha operato l’allungo decisivo.
(q) G.A. Olivieri b. (q) A. Vavassori 7-6(7) 3-6 6-4 7-6(3)
Poco prima delle otto di sera, sul campo 13, si è conclusa la giornata nera del tennis italiano al maschile, con la terza sconfitta su altrettanti match. Andrea Vavassori aveva un’occasione d’oro, dovendo affrontare l’argentino Genaro Alberto Olivieri, n. 231 ATP, in un “derby” tra qualificati. Purtroppo il ventottenne torinese, reduce dalla sfiancante maratona con il serbo Miomar Kecmanovic, non aveva più molto da spendere.
Il tie-break, che l’altro ieri era stato la sua arma vincente, oggi lo ha tradito. Vavassori ne ha perduti due su due: nel parziale d’avvio per 9 punti a 7, dopo aver mancato una palla set, e nel quarto per 7 a 3.
Peccato, perché l’incontro poteva girare all’inizio del terzo, quando, sul punteggio di un set pari, “Wave” si è involato sul 3-0. Qui, però, complice un problema fisico (che l’ha costretto in seguito a chiamare il medical timeout), non ha saputo mantenere il vantaggio, subendo l’inesorabile rimonta del sudamericano.
Olivieri, al debutto assoluto in un tabellone principale del Tour maggiore, si è guadagnato così l’accesso a un terzo turno davvero insperato solo qualche giorno fa.
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