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11 Giu 2023 08:24 - Roland Garros
Djokovic-Ruud, la finale che nessuno si aspettava
Sotto un caldo torrido stile africano si troveranno di fronte l'eterno Nole Djokovic contro il "vichingo" norvegese Casper Ruud. Finale in qualche modo inaspettata sia per l'uno e che per l'altro
di Roberto Bartolozzi
Ci siamo. Siamo arrivati anche alla finale del Roland Garros 2023. Qui sotto un caldo torrido stile africano si troveranno di fronte l’eterno Nole Djokovic contro il “vichingo”norvegese Casper Ruud. Finale in qualche modo inaspettata sia per l’uno e che per l’altro.
Il primo che all’inizio del torneo e anche in quelli precedenti non aveva espresso il suo miglior tennis, anzi giocando alcuni incontri a dir poco imbarazzanti; l’altro sinceramente che ripetesse la finale dello scorso anno all’inizio con i vari Medvedev Tsitsipas, Sinner, Zverev e così via non se l’aspettava forse nemmeno lui.
E invece eccoli qua a questo punto con un favorito quasi scontato Nole anche se personalmente non ci metterei la firma visto che il norvegese mi e sembrato in questi due ultimi incontro molto preciso e determinato e se Nole non dovesse essere al massimo potrebbe anche beffarlo.
Detto questo si conclude un Roland Garros all’insegna del bel tempo e che ci regala una conferma certa: il tennis e uno sport molto molto difficile che ha bisogno di talmente tanti incastri ( mentali, fisici, climatici) e la dimostrazione la danno i vari esempi di giocatori attesi e mai pervenuti, come purtroppo il nostro Sinner. Il ragazzo contro Altmaier è stato anche un pò sfortunato ma ha anche evidenziato ancora una volta una certa debolezza fisica che alla fine non lo fa essere lucido e quindi non più in grado di competere con l’avversario di turno che fra parentesi non era certo un fenomeno.
Solo che Jannick essendo quello più vicino diciamo cosi a competere per la vittoria in qualsiasi torneo viste le sue indubbie capacità si ritrova anche una certa pressione latente che però deve imparare a gestire. Ma non è pervenuto non solo lui, quindi si può riparare (tutto si può riparare a 21 anni) visto che anche gente come Medvedev, Tsitsipas il giovane Rune hanno anche loro deluso le aspettative.
Ritornando alla finale di oggi si parla di due giocatori molto solidi che fanno della loro regolarità il punto di forza quindi sarà certamente una partita molto molto fisica, vediamo come andrà a finire. Per concludere finito lo slam parigino andremo incontro ai verdi prati che speriamo possano portare consiglio e anche un po di fortuna ai nostri prodi giocatori italiani sperando che tutto non si trasformi in un gigantesco pic nic.