WTA Miami, Swiatek: nuova finale 1000, -1 al Sunshine Double. Sfida a Osaka per il titolo

[2] I. Swiatek b. [16] J. Pegula 6-2 7-5

Sedici vittorie consecutive, terza finale consecutiva in un WTA 1000, la chance clamorosa di completare il Sunshine Double con un eventuale, nuovo, successo. Iga Swiatek diventerà numero 1 del mondo, in ogni caso, con 40 giorni alle spalle semplicemente indimenticabili e questo sabato ritroverà dall’altra parte della rete una giocatrice che per lei ha significato tanto in questa primissima parte di carriera: Naomi Osaka.

È una nuova affermazione delle sue qualità, quella andata in scena sul campo centrale del torneo di Miami, anche se stavolta non c’è stato dominio, il suo livello è stato forse fin troppo altalenante nel secondo set e in generale non è sembrata la solita implacabile e concreta giocatrice. Tanto che Jessica Pegula, con una partita ben giocata, sempre lucida e pronta a giocare le sue carte, stava quasi per aprire scenari completamente inaspettati dopo il primo set.

È successo un po’ di tutto nel 6-2 7-5 conclusivo in favore della numero 2 del seeding, un match durato quasi due ore e dove entrambe sono sembrate vittime, in un certo senso, del caldo importante di oggi a Miami con già Daniil Medvedev preso tra crampi e dolore allo stomaco nel finale di gara contro Hubert Hurkacz e la stessa Swiatek oggi sembrata abbastanza sudata, a segno di un dispendio maggiore di energie. Fisicamente sembra stare ancora abbastanza bene malgrado la mole di partite dell’ultimo periodo e una programmazione che per lei non è stata impeccabile con quattro partite negli ultimi cinque giorni. In generale però oggi è forse venuta meno, a tratti, la brillantezza e la capacità di imporsi subito. Nel primo set, pur dominato, ha mancato diverse palle per chiudere i game al di là poi delle dinamiche nei vari punti. Sull’1-1 è riuscita a strappare la battuta a Pegula ma dopo aver mancato un 15-40 e una terza chance di break dove il nastro ha portato fuori il rovescio. Da lì è nato un game piuttosto lungo e Pegula non usciva dalla pressione in risposta della polacca a causa delle varie seconde e in generale della grande facilità che Iga aveva nel rispondere e mettere da subito enorme pressione. Alla settima parità la giocatrice di Varsavia è riuscita con la combinazione dritto stretto e dritto lungolinea a prendersi la quarta chance concretizzata tra una riga col rovescio e il dritto successivo sull’incrociato.

Nella prima fase di gara il colpo in diagonale col dritto, molto lavorato e pieno di top spin, ha dato enorme fastidio al tennis molto pulito della statunitense, che non riusciva a correggere la manovra, e con un nuovo game al servizio abbastanza comodo Swiatek saliva 3-1. Di nuovo all’attacco in risposta, la polacca si portava sullo 0-40 ma per due volte dal 15-40 non riusciva ad avere la meglio nel braccio di ferro da fondo e la difesa di Pegula reggeva. Dopo qualche parità, il punteggio andava sul 3-2. Nel sesto game Swiatek saliva di nuovo 40-0 e ancora una volta non sfruttava nessuna delle tre chance con anche un primo doppio fallo sul 40-30. C’è voluta la quarta chance, la settima contando gli ultimi due game, per chiudere. Stavano però salendo le sue seconde di servizio, fattore che diventerà cruciale più avanti. Pegula ha perso la battuta dopo un altro game molto tirato e dopo un nuovo rientro da 15-40, ma la sua partita era ben lontana dall’essere chiusa. Ha sprecato uno 0-30 in risposta mancando una chance col dritto per lo 0-40, Swiatek è risalita con quattro punti consecutivi, ma se nei giorni scorsi volava stavolta il giudizio su di lei era più in termini di tenacia e determinazione.

Swiatek, finché i colpi seguivano di pari passo la lucidità, era quasi ingestibile per Pegula. Soprattutto, Jessica era in enorme affanno con la seconda palla. Poi però nel secondo set il primo momento inatteso è stato quando la numero 16 del seeding ha servito solo seconde sull’1-1, sei punti e game chiuso agilmente a 30 coi primi rovesci colpiti male dalla sua avversaria. Nel game successivo l’ulteriore inconveniente di qualcuno sugli spalti che ha urlato su un recupero difensivo di Pegula e distraendo Swiatek, che ha sparato in rete il rovescio e si è poi fermata dopo aver mancato la prima. Son passati circa cinque minuti in cui l’arbitro ha dovuto addirittura chiamare la security per andare a prendere una persona sugli spalti che stava urlando col telefonino in mano a filmare tutto. Questo stacco ha condizionato entrambe: Pegula non ha risposto a due servizi successivi, Swiatek ha commesso doppio fallo sul 40-30. Iga si creava nuove occasioni per chiudere ma era una fase con qualche nervo di troppo che cominciava a emergere e, pur salvando perfettamente la prima palla break concessa, sulla seconda ha messo in rete un nuovo rovescio.

Il lato sinistro della numero 2 del seeding era forse il più attaccabile, da dove stavano provenendo troppi errori, ma subito Swiatek è tornata 15-40 concretizzando la seconda chance. Non c’era però regolarità e nel sesto game era il dritto di Iga a cedere, con quattro gratuiti rapidi e consecutivi per il 4-2 Pegula. Jessica ha avuto la chance di 5-2, ma lì è stata molto brava l’avversaria a colpire un rovescio incrociato pesante che ha dato il via a un piccolo show difensivo con almeno quattro recuperi sensazionali nei successivi due punti e prima un passante di dritto in corsa per la palla break poi un dritto lungolinea vincente a seguito di un gran lob per il break del 4-3. Questo, sì, ha scosso la polacca che è tornata incisiva e brillante e oltre al game del 4-4 ha messo a segno un nuovo break. Il primo tentativo di chiudere il match è stato però un mezzo disastro, perché si è bloccata al servizio fin dal primo punto, sbagliando la prima e ripetendo tre volte il lancio della seconda sbagliando poi il dritto in uscita dal servizio. È risalita da 0-30 ma in diverse occasioni la seconda palla l’ha penalizzata. Ha avuto due match point e non ha mai potuto giocarsi il punto come voleva, commettendo un paio di brutti errori. Alla terza palla break concessa a causa di un’esitazione ulteriore su uno schiaffo al volo, Pegula ha pescato il jolly con un cambio lungolinea di dritto abbastanza difficile. Un momento importante vanificato dal turno di battuta perso addirittura a zero, dove ha pesato soprattutto il dritto incrociato appena largo sullo 0-15.

Tornata a servire per il match, Swiatek non ha più tremato. Un’ottima prima palla seguita da un dritto incrociato all’incrocio ha scrollato diversa tensione, poi ha ribaltato l’inerzia con un gran rovescio lungolinea e sul 30-15 ha servito ancora una prima, stavolta al corpo, seguita da un dritto incrociato vincente. Al terzo match point complessivo il servizio le ha tolto le castagne dal fuoco. È fatta, è finale. Sarà il secondo capitolo tra lei e Naomi Osaka, partita accaduta la prima volta a Toronto 2019 e che diede vita a uno dei momenti più belli della storia tennistica recente quando le due che avevano avuto timore a parlarsi per diversi mesi si sono conosciute sfidandosi e facendo parlare i rispettivi stili di gioco, apprezzandosi così tanto da diventare molto legate tanto che Iga è ancora oggi una delle pochissime giocatrici che Osaka segue sul suo profilo Instagram, una persona che vede un po’ come una sorella minore. I problemi dell’ultimo periodo l’avevano forse fatta isolare da tutto questo mondo, ma lei e Swiatek erano insieme fino all’ultimo giorno a Roma, momento in cui partì la crisi di Naomi. Iga stessa ha voluto applaudirla nell’intervista in campo a fine partita, sottolineando quanto quel match a Toronto abbia voluto dire per lei e quanto sia felice di ritrovarla in un match così importante.

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