WTA Monterrey, Fernandez si esalta: battuta Osorio in una finale spettacolare, 5 match point salvati

[2] L. Fernandez b. [5] C. Osorio 6-7(5) 6-4 7-6(3)

È doppietta per Leylah Fernandez a Monterrey, bissando il successo di un anno fa e facendo un primo scatto in avanti nel 2022 cominciato senza particolari soddisfazioni, ma è anche la serata in cui Maria Camila Osorio Serrano si è scoperta un po’ “umana”, un po’ vulnerabile. Il tutto in quasi tre ore di match appassionante, durissimo mentalmente e con tanti punti veramente di alto livello in un confronto di grande qualità tra una canadese intenta a giocare quasi solo in controbalzo e spinta contro una colombiana ammirevole oltre misura per la quantità enorme di difese portate a termine.

Una finale terminata 6-7(5) 6-4 7-6(3) in favore della numero 2 del seeding, che se l’è vista bruttissima in molte circostanze ma in qualche modo è emersa a pochi passi dal traguardo, facendo inghiottire probabilmente quella medicina che Osorio aveva distribuito alle sue avversarie fin qui. È vero che parliamo di una giocatrice classe 2001 con quasi zero esperienza nel circuito maggiore fino a un anno fa, ma tra qualificazioni e tabellone principale aveva messo insieme 28 successi su altrettante circostanze in cui aveva vinto il primo parziale e veniva da una serie positiva di 16 match consecutivi vinti al set decisivo. Oggi, invece, quando sembrava aver trovato la guida del match si è fatta riprendere e nei concitati momenti degli ultimi game è sempre stata incapace di fare lo scatto decisivo.

La numero 21 del mondo aveva cominciato in grande scioltezza al servizio e con un break al primo turno di risposta aveva messo la partita sui suoi binari. Sul 5-3, però, un doppio fallo sul 15-15 seguito dal primo vero punto capolavoro in difesa della colombiana spostavano sensibilmente la bilancia a favore della sudamericana. Corsa, fiato e dedizione, unita alla testa e a una base tennistica più che interessante fanno di Osorio una delle migliori giocatrici in ottica futura e stasera era riuscita a rimettere in bilico un parziale che sembrava andato, strappando la battuta all’avversaria e portando il set al tie-break, lì dove rientrava dallo 0-2 e sul 4-5 si inventava un secondo straordinario recupero. Dopo aver corso in lungo e in largo per il campo faceva un ultimo allungo sul dritto per uno slice corto su cui Fernandez giocava una smorzata quasi perfetta. Non calcolando però il motorino che aveva nei piedi la sua avversaria, arrivata proprio all’ultimissimo istante prima del doppio rimbalzo per rigiocare la palla al di là della rete. Leylah era molto arrabbiata perché per lei la palla aveva toccato terra due volte. Dalle immagini la dinamica sembra pendere a favore della numero 5 del seeding, che poi si è presa gli ultimi due punti e un preziosissimo primo set.

Dopo quasi un’ora, Osorio era nelle condizioni perfette per guidare il match ma la partenza ha subito un po’ gli effetti delle tante energie consumate negli ultimi 30 minuti e di un medical time out ricevuto per un fastidio alla coscia destra. La prima metà del secondo parziale vedeva così Fernandez salire avanti 4-1 e servizio ma, di nuovo, non era capace di gestire il vantaggio. La colombiana trovava subito un primo controbreak, si rifaceva sotto e si riaprirono i fantasmi del primo set. Osorio ormai accettava la lotta, durissima a livello mentale e con un gioco sempre di alto livello, Fernandez sembrava più incerta e altalenante. Di fatti sul 5-4 è rapidamente scivolata sotto 0-40. Da lì però è riemersa molto bene, con un approccio a rete chiuso dallo schiaffo al volo, poi resistendo sempre coi piedi dentro al campo a quattro colpi in slice di rovescio dell’avversaria che son passati a pochi millimetri dal nastro e su cui doveva stare bassissima per giocare la palla e sfruttando infine lo slice da sinistra, che per lei mancina è un bancomat in ogni momento. Al primo set point, poi, ha rimandato tutto al parziale decisivo.

7-6 Osorio, 6-4 Fernandez. Eppure la canadese non aveva mai ritrovato la brillantezza dei primi game, dove tutto per lei sembrava facile. Ora c’erano dritti e rovesci di valore, giocati alla ricerca di angoli e senza mai indietreggiare, ma il braccio sembrava tremare un po’. Nel primo game del set decisivo Camila al contrario risaliva da 15-40 annullando le prime palle break con due grandi vincenti. Un rovescio lungolinea annullava anche la terza opportunità concessa ma un doppio fallo, poco dopo, la condannava a partire ancora una volta da un break di ritardo. Malgrado questo, Leylah ha cominciato un blackout prolungato che dall’1-0 e servizio l’ha portata sotto 1-4. La prima svolta è giunta sul 4-2 30-30 quando finalmente la canadese ha letto lo slice al servizio da destra dell’avversaria per stringere l’angolo di rovescio sull’incrociato e poi chiudere col dritto, capitalizzando la chance con un gran dritto lungolinea seguito da uno incrociato stretto. Pochi minuti più tardi, sul 5-4 Osorio, è cominciata la fase più delicata.

Fernandez era ancora altalenante, soprattutto col dritto, e sul 30-30 una riga colpita da Osorio la mandava in affanno fino al passante di rovescio terminato largo. Sul primo match point, però, la colombiana dosava male la forza sul dritto e perdendo altri due punti in maniera simile si arrivava al 5-5. Un buon turno di battuta le dava un comodo 6-5 ma, nel dodicesimo game, è arrivato il “fattaccio” vero della serata. Camila tornava a match point dopo che un rovescio scarico della sua avversaria si fermava sotto al nastro, ma lì Leylah riemergeva giocando un punto stupendo tra spinta continua e ricerca degli angoli, culminato con un gran dritto vincente inside out. Arrivava un terzo match point, e di nuovo la canadese trovava un gran punto tra dritto molto profondo e altri due colpi in spinta. Il pubblico ha rumoreggiato parecchio per il primo dritto, ma Osorio era talmente investita nello scambio che non è riuscita a fermarsi per provare a dare un’occhiata. Poco dopo arrivava anche un quarto match point e lì forse la numero 5 del seeding ha i veri rimpianti, perché la seconda di servizio di Fernandez non era granché ma le sue gambe non erano pronte e la risposta di rovescio si è spenta a metà rete. Sul 40-40 successivo, nel bel mezzo dello scambio si è spento un blocco di fari dell’illuminazione nella zona di campo di Osorio che si è presa il punto con un passante di rovescio. Leylah ha cominciato a protestare con l’arbitro perché il problema era tale da richiedere la ripetizione del punto. È arrivato il supervisor, l’arbitro ha detto che di fatto il blocco non avrebbe inciso sullo svolgimento del punto essendo tutto il resto dell’impianto in funzione. Il supervisor ha accettato la versione del giudice di sedia ma ha voluto che le luci fossero riparate e così, proprio prima di servire per giocarsi un quinto match point le due tenniste si son dovute fermare per meno di 15 minuti: il tempo necessario per riparare il calo di energia non ha poi richiesto un nuovo warm up.

Tornata al servizio, Fernandez ha messo in campo una bella prima su cui Osorio, ancora un po’ fredda, non ha trovato la risposta. Si è dunque arrivati al tie-break, dove per la colombiana c’è stato poco da fare malgrado un doppio fallo della rivale sull’1-1. Dalla ripresa Leylah è stata padrona del campo, è volata 5-2 e sul 6-3 si è presa la partita liberando tutta la propria gioia e cominciando dopo la stretta di mano un lunghissimo giro di selfie e autografi coi tantissimi fan presenti sulle tribune. Per la colombiana, invece, l’amarezza era tanta che le lacrime sul suo volto non potevano purtroppo mancare. Eppure anche lei deve uscire da questa settimana con un orgoglio enorme per cosa sta costruendo. L’atteggiamento in campo è eccezionale e rischia di diventare una fastidiosissima spina nel fianco di tante giocatrici. Fernandez l’ha scoperto stasera, dovendo superarsi in tantissimi momenti per sfondare il muro difensivo e la capacità di esaltarsi nella lotta dell’avversaria, ormai nei pressi delle prime 30 del mondo quando un anno fa a malapena era dentro le prime 200.

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