WTA: Barty, 100 settimane da numero 1. Trofei e continuità per un traguardo che mancava dal 2010

Giornata speciale per il ranking WTA, con diversi traguardi di rilievo raggiunto dopo l’aggiornamento delle classifiche.

Nel doppio Luisa Stefani è diventata la prima brasiliana a entrare in top-10, nel singolare Barbora Krejcikova è per la prima volta sul podio mentre Anett Kontaveit irrompe in top-10 per la prima volta in carriera (e nella storia dell’Estonia). Jessica Pegula entra in top-20, Marta Kostyuk in top-50.

Soprattutto, però, c’è l’importante traguardo di Ashleigh Barty che tocca le 100 settimane da numero 1 del mondo. Erano 11 anni che non succedeva, nel tennis femminile, di avere una leader così stabile. Aiutata un po’ nella prima ripresa dalla pandemia a causa dei pochi tornei disputati e dei forfait di Simona Halep e Naomi Osaka a uno dei due Slam giocati nell’estate-autunno 2020, ma di fatto lei per prima era bloccata nel suo paese e l’obiettivo della WTA in questo periodo è sempre stato quello di non penalizzare giocatrici che vivevano problemi simili.

Al rientro in campo, nel 2021, Barty ha concluso una stagione molto pesante imponendosi in cinque tornei tra cui Miami e soprattutto Wimbledon, superando quota 10.000 punti ad aprile e poi garantendosi il terzo anno consecutivo chiuso al numero 1 del mondo. Malgrado la sua stagione sia conclusa allo US Open, il vantaggio sulle prime rivali era tale che non c’è mai stato rischio di scendere dal trono e durante Indian Wells, occasionalmente giocato ad ottobre, l’ufficialità: il 18 l’aggancio a Lindsay Davenport a quota 98 settimane da numero 1 del mondo, il 25 le 99 settimane e l’ottava serie più lunga nella storia WTA, adesso la tripla cifra.

100 settimane da leader, che come diciamo spesso risulta quasi impercettibile per le sue caratteristiche, però trova enormi meriti nei dati maturati sul campo.

21 i tornei disputati da numero 1
11 semifinali disputate
9 finali disputate
7 titoli conquistati (2 nel 2019, 5 nel 2021)
Slam: Wimbledon 2019
WTA 1000: Miami 2021 (Mandatory), Cincinnati 2021
WTA 500: Adelaide 2020, Yarra Valley Classic 2021, Stoccarda 2021
WTA Finals: Shenzhen 2019
2 finali perse (1 nel 2019, 1 nel 2021)
WTA 1000: Pechino 2019, Madrid 2021
67 vittorie e 15 sconfitte
56 vittorie e 5 sconfitte da un set di vantaggio (46-1 da gennaio 2020)
10 vittorie e 8 sconfitte da un set di ritardo
14 vittorie e 4 sconfitte sulla terra battuta (1 titolo, 1 finale persa)
10 vittorie e 1 sconfitta sull’erba (1 titolo)
43 vittorie e 10 sconfitte sul cemento (5 titoli, 1 finale persa)
record contro giocatrici dal n.51 in su: 27 vinte, 3 perse
record contro giocatrici in top-50: 40 vinte, 12 perse*
*di cui
15 vinte, 6 perse tra n.21 e n.50 del mondo
11 vinte, 3 perse tra n.11 e n.20 del mondo
14 vinte e 3 perse tra n.2 e n.10 del mondo

Prima a superare quota 10.000 punti da Serena Williams nel 2015
Prima a concludere per tre anni di fila il ranking da numero 1 da Serena Williams (2012-2014)
— Non pretendiamo siamo giocatrici da mettere sullo stesso piano, ma fa effetto come ci sia anche il terzo dato che riporta a Serena, quello della prima tennista a raggiungere le 100 settimane dalla leggenda statunitense, che ci arrivò il 3 maggio del 2010.

Prima numero 1 del mondo a vincere uno Slam da Simona Halep al Roland Garros 2018

Il ranking congelato le ha fatto da salvagente nell’autunno 2020, ma sarebbe stato probabilmente ingiusto (per lei e tutte le giocatrici) che non hanno potuto muoversi in un momento così delicato. C’è il ranking protetto ad aiutare tenniste e tennisti fuori causa infortunio accertato per oltre i sei mesi, ma se il ranking si fosse mosso normalmente quello che avremmo avuto a fine 2020 e inizio 2021 era un’autentica farsa, con tante tenniste fuori dalla top-20 che potevano vedersi penalizzate nelle entry list, senza dire di chi ai bassi livelli rischiava di vedere il proprio ranking spegnersi. La linea della WTA era questa, e come ci avvisavano nell’estate 2020 tutte le giocatrici hanno dato commento favorevole.

Un anno dopo, e con una grande dimostrazione di continuità e risultati, Barty può tagliare questo traguardo con orgoglio. E dovesse rimanere altre 17 settimane lassù (saranno 110 quando in teoria dovrebbe ripartire il 2022, il 10 gennaio) raggiungerà Justine Henin, al momento settima nella classifica all time

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