WTA Montreal: Halep, rientro sfortunato dopo 3 mesi. Giorgi-Kvitova agli ottavi, Sabalenka rimonta Stephens

Tantissimi fatti da segnalare nel day-3 del WTA 1000 di Montreal.

La testa di serie numero 1 Aryna Sabalenka ha messo insieme una gran rimonta contro Sloane Stephens, Simona Halep è stata in campo tre ore dopo tre mesi di stop perdendo al fotofinish contro Danielle Collins, Camila Giorgi vince ancora ed è agli ottavi contro Petra Kvitova, Elina Svitolina è sconfitta al primo match da Tokyo mentre Karolina Pliskova si salva soltanto al tie-break decisivo contro Donna Vekic, Rebecca Marino si riscopre protagonista dopo 10 anni.

Il torneo canadese è entrato nel vivo, dopo i primi giorni di calma (apparente) e in questo mercoledì ha tante giocatrici che potrebbero rappresentare il volto della giornata. A livello italiano, tra l’altro, si aggiunge pure Giorgi che nel suo caotico essere senza mezze misure in campo può sempre, in qualche modo, fare notizia. È ormai prossima ai 30 anni, per tanti è solo un rimpianto di dimensioni enormi, eppure rimane costantemente l’unica giocatrice del nostro paese con facoltà di creare scompiglio nei tabelloni. Una mina vagante, vera, che dipende dalla giornata e dal momento ma che ingranando diventa ancor più pericolosa. Nadia Podoroska l’aveva battuta due volte su due, sempre rimontando dopo aver perso il primo set, ma stavolta non ha potuto nulla: 6-2 6-4 per l’azzurra, 71 del mondo, che è così agli ottavi contro Kvitova. Sarà un match di enorme aggressività, dall’esito nemmeno troppo scontato a priori. La Kvitova attuale è grande favorita, ma non ha ancora messo in campo una versione di altissimo livello in questa stagione se non nel weekend finale di Doha, a inizio marzo. Ci sono state molte sconfitte dolorose, qualche momento no, e infortuni che purtroppo l’hanno rallentata.

La giocatrice più attesa, probabilmente, era invece Halep. Ferma da metà maggio, costretta a tre dolorosissime rinunce al Roland Garros, Wimbledon e Olimpiadi, persa la chance di fare da portabandiera, persa la top-10 in questa settimana dopo 373 settimane consecutive (ottava striscia più lunga da quando la WTA ha pubblicato il primo ranking il 5 novembre 1975), la rumena cercava di riscoprire se stessa in campo e capire a che punto fosse. Non si aspettava una prestazione così generosa, ma nemmeno lei è riuscita a fermare Danielle Collins che ha raggiunto oggi le 12 vittorie consecutive. Dopo i titoli a Palermo e San Jose, la statunitense ha vinto altri due match in Canada e stavolta è stata in campo quasi tre ore in un 2-6 6-4 6-4 segnato però da un problema fisico accusato nel quinto game del set decisivo dopo aver colpito un rovescio. Ha subito chiamato il tranier, ha perso la battuta ma è riuscita a rientrare dopo un MTO comunque comprensibile vista la (sua) situazione e vincendo alla fine quattro degli ultimi cinque game giocati. Fatale, a Simona, la mancanza assoluta di partite che l’ha portata a non essere abbastanza per arginare una giocatrice lì in assoluto “all in” per chiudere il match il più in fretta possibile e guardare a un eventuale recupero per il match di domani contro Jessica Pegula (1-6 6-3 6-2 contro Anastasia Pavlyuchenkova).

Aryna Sabalenka, per la prima volta numero 1 del seeding, ha rischiato tanto in un match molto atteso contro Sloane Stephens. Il sorteggio è stato pessimo per entrambe, e i primi due set ricalcavano la sensazione di una partita molto in bilico e di alto livello: 7-6 per la bielorussa, 6-4 per la statunitense. Nel parziale decisivo Sloane è partita molto bene, ma dal 4-1 ha dovuto subire l’importante rimonta di Aryna che con 18 ace (record personale eguagliato con la finale di Wuhan 2019 e la semifinale di Wimbledon 2021) e tanto bel gioco si è imposta negli ultimi cinque game consecutivi per il 7-6 4-6 6-4 conclusivo. Al terzo turno la giocatrice classe 1998 affronterà una veterana, ormai, del tour femminile. Rebecca Marino 10 anni fa era nei pressi della top-30. Fu costretta al ritiro perché non resisteva alle ondate di insulti e cyberbullismo che riceveva dopo le sue partite sui propri profili social. Passarono almeno cinque anni prima di decidere di riprovarci e malgrado non ci furono mai risultati di spicco si sentiva bene, maturata, senza assilli e senza troppi pensieri. Quest anno addirittura era riuscita a qualificarsi per il primo tabellone principale Slam (Australian Open) dopo 9 anni, qui in Canada è stata ammessa con una wild card e si è imposta prima contro Madison Keys (6-3 6-3) ora contro Paula Badosa. La vittoria contro la spagnola, soprattutto, è di ottimo valore visto quanto quest ultima sta raccogliendo nel 2021. Perso il primo set 6-1, Marino è riuscita poi a imporsi in due parziali molto duri per un 1-6 7-5 6-4 che vale uno dei successi più belli della carriera, anche perché adesso è comunque 220 del mondo.

Risultati

[1] A. Sabalenka b. S. Stephens 7-6(4) 4-6 6-4
[WC] R. Marino b. P. Badosa 1-6 7-5 6-4
[11] M. Sakkari b. V. Kudermetova 6-4 5-7 6-4
[4] Ka. Pliskova b. D. Vekic 4-6 6-3 7-6(2)
[Q] A. Anisimova b. [Q] O. Dodin 6-3 6-3
S. Sorribes Tormo b. L. Samsonova 6-4 6-3
C. Giorgi b. N. Podoroska 6-2 6-4
[15] C. Gauff b. [Q] A. Potapova 5-0 ritiro
J. Konta b. [3] E. Svitolina 3-6 6-3 6-2
D. Collins b. [6] S. Halep 2-6 6-4 6-4
J. Pegula b. [10] A. Pavlyuchenkova 1-6 6-3 6-2
O. Jabeur b. D. Kasatkina 2-6 6-3 6-4

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