L. Musetti b. M. Cecchinato 3-6 6-3 6-4 3-6 6-3
Non è stato un match brillantissimo l’atteso derby italiano tra Cecchinato e Musetti e forse era difficile aspettarsi tanto di più, vista l’importanza della posta in palio. Ma cionostante Musetti ha messo in mostra a sprazzi il grandissimo talento – altra cosa rispetto a Sinner – che l’accompagna e che a 19 anni gli ha permesso di arrivare alla seconda settimana di uno slam. Musetti ha cominciato a giocare poco prima che scoccasse l’ora di gioco, quando il primo set era già andato nelle mani di Cecchinato ed è stato molto aiutato dal palermitano, impeccabile fino a quel momento, che ha cominciato ad essere visitato da qualche dubbio. Ad ogni modo il semplice schemino che l’aveva portato a condurre è diventato molto falloso ed è forse quello che ha ridato fiducia a Musetti, apparso sin troppo contratto. Sul set pari Musetti si è un po’ sciolto e ha finalmente fatto vedere la sua enorme tecnica, soprattutto nella precisione chirurgica dei fondamentali, finiti così tante volte sulla riga al punto da avvilire Cecchinato. Forse saggezza, forse tensione, sta di fatto che Musetti ha giocato il quarto set come se volesse riordinare le idee in attesa del quinto cosa decisamente rischiosa, tant’è che il toscano ha rischiato di cominciare sotto anche il quinto, anche se è stato bravo ad annullare le due palle break in apertura. Passato il pericolo, Musetti è diventato più presente, e contemporanemente – ancora – Cecchinato si è innervosito, facendo fatica a mettere una palla in campo. Musetti è volato sul 5-1 e poi è stato colto dalla giusta ansia di chi si apprestava a compiere la più grande impresa di una carriera giovane e che promette molto, ha prima perso il servizio, poi sciupato tre match point di fila su quello di Cecchinato, e infine ha concluso dopo che Cecchinato ne aveva annullato un quarto, grazie ad un dritto in rete del palermitano. Probabilmente lo specchio più fedele di una partita con troppi errori e impostata tatticamente in modo discutibile, soprattutto da Musetti, che rispondeva, come si dice, “tra i teloni”. Il risultato era quello di lasciare troppo campo a Cecchinato e sarebbe un errore grave se Musett e il suo clan non capissero che così in futuro si andrà di fronte a sconfitte evitabili.
Ma nel giorno di gloria è giusto ricordare anche le straordinarie prodezze del terzo set, come una volée giocata da dietro la schiena e uno strepitoso lob giocato con le spalle rivolte alla rete e in recupero. Per quanto serva un po’ di fortuna, senza l’enorme facilità di tocco di Musetti quelle palle sarebbero finite in tribuna.
[18] J. Sinner b. M. Ymer 6-1 7-5 6-3
Un po’ più complicata del previsto la vicenda di Jannick Sinner, chiaro favorito non solo per via del miglior ranking ma anche per le caratteristiche di Ymer, giocatore leggero e con poche capacità di variazioni. Considerato questo sorprende un po’ il secondo set e qualche difficoltà di troppo nel terzo che sono dei campanelli d’allarme non si sa quanto preoccupanti. La partita non c’è praticamente stata, il secondo set è stato reso vivace da una sorta di impazienza di Sinner che ha perso un po’ di tempo a capire che Ymer, dopo essere stato travolto nel primo set, aveva deciso di ributtare la palla dall’altra parte e sperare che l’italiano andasse fuori giri. Il bello è che la tattica stava quasi per funzionare, nel senso che Ymer si è trovato addirittura ad avere un set point sul proprio servizio sul 5-4, ma Sinner è rinsavito in tempo, ha smesso si cercare di sfondare lo svedese e si è dotato del bricolo di pazienza necessario per evitare di giocare troppo a lungo. Il problema è che da uno eccessivamente debole si passerà ad uno che forse è eccessivamente forte e quindi anche questa volta faremo fatica a capire se il gioco di Sinner sia troppo monocorde o se basterà a dargli grandi soddisfazioni in un futuro più o meno prossimo. Certo, non è Musetti.
in aggiornamento
Terzo turno
[1] N. Djokovic b. R. Berankis 6-1 6-4 6-1
L. Musetti b. M. Cecchinato 3-6 6-3 6-4 3-6 6-3
[9] M. Berrettini b. Kwon Soonwoo 7-6(6) 6-3 6-4
[8] Federer b. D. Koepfer 7-6(5) 6-7(3) 7-6(4) 7-5
[3] R. Nadal b. C. Norrie 6-3 6-3 6-3
[18] J. Sinner b. M. Ymer 6-1 7-5 6-3
[10] D. Schwartzman b. [PR] P. Kohlschreiber 6-4 6-2 6-1
J-L. Struff b. C. Alcaraz 6-4 7-6(3) 6-2
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