[5] S. Tsitsipas b. [6] A. Zverev 6-3 6-3 4-6 4-6 6-3
Questa è la cronaca di una partita che sembrava vinta dopo un’ora e mezza, che sembrava persa allo scoccare della terza ora e che si è conclusa in gloria, con la prima finale Slam conquistata al quinto match point da Stefanos Tsitsipas. Ma la prima semifinale del Roland Garros, quella “giovane” visto che l’altra la giocheranno i soliti due ha decisamente deluso le attese. Per la prima volta di fronte in un match al meglio dei cinque set Tsitsipas e Zverev hanno messo in piedi una partita molto povera di contenuti, sia tecnici che tattici, vinta dal greco semplicemente perché al momento – e forse lo sarà a lungo – è tennista migliore del tedesco. I due sono scesi in campo con un piano tattico abbstanza preciso, troppo semplice quello di Zverev appena un po’ più elaborato quello di Tsitsipas. Zverev sostanzialmente si limitava a cercare il rovescio di Tsitsipasin attesa di un errore o di un colpo più corto, in modo da poter chiudere o col dritto lungolinea o con un ulteriore rovescio stretto; Tsitsipas dal canto suo cercava di aprire sul dritto per chiudere con il dritto a sventaglio. Il problema era che attanagliati dalla tensione i due molto spesso sbagliavano l’esecuzione del colpo, finendo con l’offire una partita bruttina, decisamente brutta per lunghi tratti. In queste condizioni era abbastanza logico che il favorito della vigilia trovasse un po’ di difficoltà in qualche momento del match, quando oltre al rovescio, che in queste due settimane è stato molto solido anche il dritto diventava inaspettatamente falloso ma che complessivamente non dovesse avere problemi nel chiudere il match. Così sembrava ma Tsitsipas si è complicato in modo imprevidibile il match, probabilmente non riuscendo a controllare la tensione.
Tsitsipas iniziava la partita con un break che manteneva fino alla fine del set, ma proprio in chiusura di parziale arrivavano le prime incertezze. Tsitsipas chiudeva il set ma cominciava male il secondo perdendo a zero il game d’apertura, cedendo il servizio in quello successivo e andando 0-3 in pochi minuti. Eppure al greco bastava l’accortezza di giocare più in sicurezza il dritto per mandare in confusione Zverev, che perdeva sette game di fila senza che l’altro facesse chissà cosa. Non che ogni tanto non ci scappasse la giocata spettacolare – molto bravo Tsitsipas in un paio di smorzate in controtempo sulla corsa di Zverev – ma complessivamente la partita lasciava molto a desiderare. Avanti due set a zero Tsitsipas cominciava il terzo dando l’impressione di esserrsi finalmente rilassato e di poter far partire i colpi con maggiore fluidità, ma al terzo game, di nuovo senza motivi particolari, Zverev trovava un’altra palla break che di nuovo metteva in ansia Tsitsipas, che sbagliava un dritto abbastanza semplice dando qualche speranza al tedesco. Zverev si aggrappava al servizio e aiutato da uno Tsitsipas che buttava al vento un paio di game da 0-30 riusciva a portare il match al quarto set.
La crisi di Tsitsipas non accennava a passare, anzi si acuiva in apertura di quarto set, quando il greco trovava il modo di perdere ancora il servizio non riuscendo a far rimanere in campo anche dei dritti abbastanza semplici. Stavolta Zverev non si limitava a incassare il regalo, riusciva a limitare il suo numero di errori, trovava solidità alla battuta e dopo essersi fatto rimontare sul 3-5 0/30 chiudeva nel game successivo al secondo set point, grazie ad una gran prima che portava il match al quinto.
Il set decisivo iniziava subito con tre palle break, offerte da un doppio fallo di Tsitsipas, ormai sul ciglio del baratro. Il greco tirava fuori più il carattere che i colpi e un po’ grazie al servizio, un po’ alla “tigna” che gli faceva recuperare una demivolèe che sembrava vincente, Tsitsipas andava 1-0. Due giochi passavano lisci ma al quarto game la svolta: Zverev tornava quello dei primi due set – non che quello del terzo e quarto fosse troppo diverso – e non controllava un toppone di rovescio che dava la palla break a Tsitsipas. Il numero 5 del mondo riusciva a rispondere a tanto bastava per mandare fuori giri il tedesco, che spediva in rete ancora un rovescio. Con qualche difficoltà Tsitsipas da 15-30 riusicva a tenere il servizio, grazie ad una ace. Tsitsipas mancava quattro match point sul 5-2 grazie ad uno strepitoso Zverev, che concentrava proprio sui punti più importanti le cose migliori della sua partita, ma nel game successivo riusciva a chiudere con un ace una partita che non si sarebbe mai aspettato andasse così.
Brutta partita dunque, che avrebbe rasserenato Djokovic e Nadal, se non fossero stati alle prese con la preparazione del loro match al termine del quale ad uno dei due non interesserà più. In effetti se questo fosse il massimo livello del tennis che può esprimere Tsitsipas ci sarebbe da assegnare già ora il Roland Garros 2021 e non certo al greco. Ma a parte che il resto del torneo, dell’intera stagione sulla terra, di Tsitsipas è stato di ben altra caratura la speranza è che le tossine nervose le abbia smaltite oggi.
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