Roland Garros: Osaka avanti tra luci e ombre. Alla fine anche due parole in campo: “È un work in progress”

[2] N. Osaka b. P. M. Tig 6-4 7-6(4)

Naomi Osaka prova a mettere da parte la burrasca degli ultimi giorni cominciando il proprio Roland Garros, torneo in cui non ha mai fatto particolarmente bene e nemmeno quest anno sembra poter entrare nemmeno nella lista delle possibili outsiders. La differenza di qualità rispetto ad alcune giocatrici presenti nel tabellone è importante, tanto che persino una Patricia Maria Tig nemmeno ispirata l’ha tenuta “lì” fino all’ultima palla dopo due set molto combattuti.

Il 6-4 7-6(4) non ha soddisfatto Osaka, spesso protagonista di smorfie di frustrazione, vittima della scarsa fiducia che la porta a esagerare con la spinta o a muoversi male se non proprio a subire forti difficoltà ogni volta che la rumena cercava una variazione tra slice e cambi di ritmo nella spinta di palla. Ha avuto un ottimo rendimento, Naomi, quando metteva in campo la prima palla ma molto di quello deriva dalla qualità complessiva di un colpo che è sempre stato devastante e che può darle il controllo del punto in maniera abbastanza facile. Il problema, a quel punto, era che un 50% di prime palle in campo era poco per darle garanzia di una giornata tranquilla, anche perché lei per prima non sembrava essere sempre concrentrata.

Difficile dire se l’atteggiamento odierno fosse condizionato dalle questioni emerse dall’annuncio di non voler parlare con la stampa durante il Roland Garros o semplicemente dal fatto che su terra gran parte della sua pericolosità sembra annullarsi anche al cospetto della Tig di questo 2021: una buona giocatrice sul rosso condizionata però da scarsi risultati a livello generale. Eppure, quando staccava la mano sinistra dal rovescio per giocare in slice la palla aveva spesso traiettorie che mandavano fuori posizione e fuori tempo la giapponese. 39 vincenti e 35 errori forzati dicono principalmente di come il match fosse sempre nella sua racchetta, ma nel primo parziale non ha colto tre set point sul 5-2 e sul 5-3 si è fatta brekkare malamente tra doppi falli e dritti che volavano via. Per sua fortuna, il peso del suo ranking e del suo “background” è emerso ogni volta che Tig è andata al servizio in momenti delicati: sul 4-5 ha perso la battuta a zero e nel secondo set, servendo ancora per seconda, già sul 5-6 ha dovuto impegnarsi parecchio per arrivare al tie-break, lì dove pur riprendendo due minibreak dal 2-5 ha poi perso i punti successivi.

Osaka, che ha poi rifiutato ufficialmente la seconda conferenza stampa del suo Roland Garros, ha comunque detto due parole ai microfoni a bordo campo verso Fabrice Santoro, probabilmente in un tentativo di dimostrare agli organizzatori che non ci sia vero astio nella decisione di esporsi così nel loro torneo. La realtà però è stata un’intervista molto imbarazzante, con un mazzo di fiori datole a rappresentare un po’ quella che vorrebbe essere un tentativo di rilassare i conflitti iniziati quando è stata pubblicata una mail privata di Osaka nei confronti degli organizzatori in cui Naomi rimarcava ancora una volta che non c’era cattiveria nella sua decisione di non parlare ma la volontà di lanciare un segnale che secondo lei le condizioni dei giocatori in questo momento, chiamati a dover parlare obbligatoriamente se richiesti anche dopo ogni sconfitta, è un problema che andrebbe rivisto per dare la possibilità di scelta.

Il suo cammino continua, tra varie peripezie dentro e fuori dal campo. Il 6-4 7-6 odierno è una partita che non può darle grandi risposte e in questo momento il suo torneo sembra ancora un grande caos, o meglio un “work in progress” come ha detto a Santoro. Un lungo work in progress, che già al secondo turno contro Ana Bogdan (6-1 6-3 contro Elisabetta Cocciaretto) potrebbe essere sottoposta a uno stress maggiore.

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