WTA: Serena Williams vola, ok Barty. Fuori Pliskova e Kvitova. Ai quarti la rivincita Kenin-Muguruza

Due partite e due prestazioni piuttosto incoraggianti per Serena Williams, che è arrivata ai quarti di finale dello Yarra Valley Classic, torneo di categoria WTA 500, facendo notare qualcosa di diverso rispetto agli ultimi anni.

La statunitense è apparsa infatti molto rilassata, imperturbabile, soprattutto sta mostrando i migliori movimenti in campo degli ultimi anni dove purtroppo si notava che non era più un punto a suo favore come nei periodi migliori.

La ripartenza della leggenda vivente californiana è invece uno degli aspetti che sta cominciando a materializzarsi come tra i più interessanti, perché forse la porterà all’Australian Open con la migliore condizione possibile da quando è rientrata nel circuito. Ipotesi, scenari, nulla di certo, ma per due partite è sembrata colpire e muoversi lungo il campo con una reattività e un timing di impatto da far pensare. Vero che le due avversarie trovate non erano scogli enormi, ma giocatrici che stanno bene fisicamente e soprattutto Tsvetana Pironkova allo US Open l’aveva fatta dannare. Oggi invece il match è terminato 6-1 6-4 con un primo set quasi perfetto e un secondo dove ha sempre mantenuto la testa avanti nel punteggio e sul 5-4 al quarto match point ha chiuso.

Adesso l’asticella si alza, perché avrà di fronte Danielle Collins e la connazionale da ormai due anni in Australia sta facendo sempre tanto bene spinta da un tennis ben organizzato in spinta ma soprattutto da una personalità che la rende inscalfibile di fronte a chiunque. Nel 2019 Collins a Melbourne sfiorò addirittura la finale dopo un percorso di valore e fu fermata solo da Petra Kvitova con l’aiuto importante però del tetto che si chiuse sul 4-4 nel primo set permettendo alla ceca di tornare a respirare in una giornata da 44 gradi.

Tanti i nomi di ottime giocatrici che Collins ha battuto da queste parti: Elina Svitolina, Sofia Kenin, Angelique Kerber, Julia Goerges, Anastasia Pavlyuchenkova e sfiorò almeno una vittoria contro Kvitova che fu chiamata a una grande tenuta mentale in una maratona a Brisbane di due tie-break più un terzo set. Oggi Collins ha aggiunto anche il nome di Karolina Pliskova alla sua collezione, battendo la ceca con un doppio 7-6. Buon equilibrio durante i parziali, rare occasioni di break per entrambe, ma nei momenti cruciali Collins è sempre sembrata superiore sia nei colpi che nell’attitudine. Pliskova ha tanto da lavorare perché la sensazione è di una giocatrice che ancora non si è sbloccata dalla ripresa del circuito lo scorso agosto. Molte sconfitte e un gioco ancora a sprazzi, ma c’è stato un miglioramento rispetto a quanto (poco) fatto vedere ad Abu Dhabi.

Non è andata meglio a Petra Kvitova, che ha perso un’incredibile partita contro Nadia Podoroska. 5-7 6-1 7-6(7) il punteggio finale dove emergono soprattutto i dubbi e le domande su cosa sia successo alla caviglia sinistra della ceca che nei primi game del secondo parziale ha cominciato prima a testare l’appoggio a terra e poi nei cambi campo ha cominciato a massaggiare la zona dolorante. C’è stato un MTO quando Podoroska ha fatto il break del 3-1 e da lì sono arrivati sette game consecutivi per l’argentina che si è trovata avanti 5-7 6-1 3-0. Con l’Australian Open a pochi giorni si pensava in un ritiro ormai chiaro per Petra, che invece ha voluto continuare e ha cominciato a muoversi meglio, a spingere di più e a far male. Forse un antidolorifico, forse una voglia sua di continuare e non gettare la spugna.

È risalita fino al 3-3 e da lì sono andate avanti rispettando i turni di battuta fino al tie-break quando Petra la stava combinando grossa dal 5-2, perdendo i due punti al servizio con brutti errori dal 5-4. Podoroska ha sentito la chance sul primo match point giocando male un dritto lungolinea, non ha potuto giocare il secondo match point sul 7-6 ma alla fine ha provocato l’errore dell’avversaria per il 9-7 decisivo.

BARTY, 3 SET PER INGRANARE

Altra vittoria per la numero 1 WTA Ashleigh Barty, impegnata oggi in una bella partita contro Marie Bouzkova che dal secondo set ha dato molta battaglia all’australiana finendo sconfitta soltanto 6-0 4-6 6-3.

La numero 16 del seeding, volto nuovo del circuito dal 2020 e subito vincitrice del premio sportività scelta e premiata dalle colleghe, ha cancellato un netto 6-0 iniziale (malgrado cinque game persi ai vantaggi) alzando molto bene l’efficacia di un gioco che al contrario di tante ceche non ha nell’aggressività e nella spinta il proprio punto forte. Corre tanto, recupera, gira gli scambi e nel secondo ha imbrigliato al meglio l’avversaria tanto da spuntarla nel decimo game e rimettendo tutto in gioco. E l’inizio del terzo set sembrava poterla favorire: Barty non sembrava più freschissima a livello energetico, lei invece poteva correre altre sei ore. Il tutto si tramutava in molta incertezza nei turni di battuta, diversi break e un aggancio sul 3-3 della ceca con un parziale di 10 punti a due dal 3-1 Barty al 3-3 0-30. Bouzkova ha persino avuto la chance di salire 4-3 e servizio ma la numero 1 del mondo qui si è salvata molto bene, prendendosi poi il break decisivo e chiudendo 6-3 il set decisivo.

Ai quarti di finale avrà un’altra partita complicata perché la sua avversaria sarà Shelby Rogers che aveva chiuso il 2020 con l’ottimo quarto di finale allo US Open e subito riparte con ottime prestazioni dopo i successi contropronostico su Fiona Ferro e (soprattutto) una top-20 come Petra Martic. Oggi il 7-6(1) 6-3 ai danni della croata con un’ottima prestazione al servizio e raccogliendo con un solo break tutto il risultato.

KENIN ANCORA NON ALZA I GIRI DEL MOTORE

Sofia Kenin non si mostra ancora al meglio. Già ad Abu Dhabi c’erano state le prime prestazioni poco entusiasmanti e oggi, contro Jessica Pegula, è stata molto vicina alla sconfitta indietro 7-5 4-1. Si è ripresa, confermando in qualche modo che potrà sempre fare affidamento sul proprio carattere indomito, fino a risalire al 5-7 7-5 6-2 finale, ma i 10 doppi falli commessi sono un sentore di qualcosa ancora da sistemare e ai quarti di finale avrà poco margine contro una Garbine Muguruza apparsa fin qui perfetta: 6-2 6-0 ieri contro Alison Van Uytvanck, 6-1 6-2 oggi contro Anastasia Pavlyuchenkova. Due avversarie per nulla banali, liquidate con buona facilità, e adesso la riedizione della finale dell’Australian Open 2020. Non avrà lo stesso valore, ma una spagnola che ha bisogno di avere buone sensazioni in vista di uno Slam prenderebbe molto volentieri lo scalpo della numero 4 del mondo.

Risultati

[1] A. Barty b. [16] M. Bouzkova 6-0 4-6 6-3
S. Rogers b. [7] P. Martic 7-6(1) 6-3
[13] D. Collins b. [3] Ka. Pliskova 7-6(3) 7-6(4)
[5] S. Williams b. T. Pironkova 6-1 6-4
[8] M. Vondrousova b. V. Zvonareva 7-6(4) 6-7(3) 6-4
[14] N. Podoroska b. [4] P. Kvitova 5-7 6-1 7-6(7)
[6] G. Muguruza b. [11] A. Pavlyuchenkova 6-1 6-2
[2] S. Kenin b. J. Pegula 5-7 7-5 6-2

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