WTA Abu Dhabi: Sabalenka vince ancora, fuori Kenin e Svitolina. Prima semifinale per Kostyuk

La giornata di quarti di finale ad Abu Dhabi, primo torneo WTA del 2021, ha confermato le attese della vigilia.

Il vero match di cartello era Tra Aryna Sabalenka ed Elena Rybakina, Sofia Kenin non ha fatto ulteriore strada ed Elina Svitolina che ieri si era salvata al tie-break decisivo oggi ha finito sconfitta proprio per 7-6 al terzo set. L’Uraina comunque si consola con il “jolly” della prima semifinale nel circuito maggiore per Marta Kostyuk.

Kenin, numero 4 del mondo e prima favorita del WTA 500 dell’Emirato, ha avuto oggi la prima avversaria veramente temibile della sua settimana e, pur con un illusorio 6-2 in suo favore nel set di apertura ha finito per essere travolta da 10 game consecutivi che dal 2-2 nel secondo parziale hanno dato la vittoria a Maria Sakkari. La greca sta facendo molto bene in questa settimana con vittorie nette nel punteggio contro Anastasia Potapova e Cori Gauff, nell’atteggiamento in campo contro Garbine Muguruza, e l’exploit odierno (2-6 6-2 6-0) è giunto dopo un primo set dove è stato più demerito suo, come accaduto più tardi a Kostyuk in un’altra partita da ottovolante.

Sakkari ieri contro Muguruza aveva salvato 12 delle 13 palle break fronteggiate, oggi il rendimento al servizio nel primo parziale è stato pessimo, dando modo alla campionessa dell’Australian Open 2020 di prendere vantaggio. Quando però il gioco è cambiato e lei ha trovato più precisione il match è pressoché finito. Dimenticato quel 2-6, Sakkari ha cominciato il secondo parziale con tutt’altro atteggiamento, meritando l’enorme divario visto da lì in avanti. Adesso avrà Sabalenka, e sarà uno scontro tra due ragazze che stanno giocando veramente bene e in quanto a competitività sono seconde a poche.

La bielorussa ha vinto la partita più bella del giorno contro Rybakina, sconfitta 6-4 4-6 6-3. Buone indicazioni per la kazaka, a cui è mancato qualcosa nei momenti cruciali di primo e terzo set ma la sua settimana è stata comunque buona, soprattutto perché lei stessa dice di essere ancora appena al 50% del livello potenziale. Aryna invece è alla tredicesima vittoria consecutiva e domani giocherà la terza semifinale consecutiva. Contro Sakkari c’è un precedente abbastanza singolare, l’unico vinto dalla greca, a Cincinnati nel 2019. Fu un 6-7 6-4 6-4 dove la bielorussa fu portata allo stremo e stava per vincere una partita in cui aveva salvato le prime 18 palle break consecutive, 4 set point nel primo set, e aveva trovato l’unico break in suo favore sull’unica palla break avuta e concretizzata con un doppio fallo di Sakkari sull’1-2 nel secondo parziale. Quel giorno Maria stava impazzendo, con game in cui non aveva concretizzato anche sei palle break, un errore del giudice di linea le aveva cancellato un set point e dopo aver regalato il 3-1 aveva di nuovo fallito chance di break. Con grande animo però ha saputo riprendere il filo e rimontare fino alla chiusura nel terzo set.

Kostyuk invece ha vissuto una giornata molto particolare. La prima semifinale WTA per la diciottenne ucraina è arrivata al termine di una partita per lei molto scorbutica, dove nulla ha funzionato per i primi sette game e poi nel parziale decisivo era a lottare senza l’aiuto del servizio, almeno nei primi 3 game. 0-6 6-1 6-4 il punteggio che l’ha vista imporsi contro Sara Sorribes Tormo, abile a impostare una partita di contenimento e ribattuta finché Kostyuk continuava a sbagliare, poi nel terzo si è affidata perlopiù al proprio carattere per rimanere in scia e non demordere ogni volta in cui l’avversaria saliva avanti di un break (1-0, 2-1, 3-2) e poi di tenere la battuta per il 4-3. In quel momento però Marta, calmatasi e con un pizzico in meno di frenesia, ha tenuto i successivi due game al servizio e brekkato sul 4-4.

In semifinale avrà Kudermetova. La russa ha vinto il match-maratona del giorno contro Svitolina, chiudendo 5-7 6-3 7-6(3) dopo quasi due ore e quaranta minuti di gioco. È la prima volta dopo 40 partite che la numero 5 del mondo perde dopo aver vinto il primo parziale, e lo ha fatto non riuscendo a farsi valere nel palleggio e nelle soluzioni offensive, ma soprattutto soffrendo troppo nelle fasi decisive del terzo parziale. Sempre in ricorsa fino al controbreak per il 4-4, poi chiamata a rispondere per portare il match al tie-break, in cui Kudermetova è subito scappata in avanti e non si è fatta raggiungere. Il vero punto negativo, alla fine, è il brutto game giocato sul 5-5 dove è scivolata immediatamente sotto 0-40. Si è ripresa, ha cancellato anche una quarta e una quinta chance, ma la pressione che l’avversaria le stava mettendo ha finito per prendere un prezioso break. È vero che non ha chiuso nel dodicesimo gioco, ma aveva il “salvagente” del tie-break mentre Svitolina aveva l’acqua alla gola e doveva invece verificarsi l’opposto, con l’ucraina in risposta alla ricerca del break decisivo scaricando tutta la pressione sulla giocatrice alla battuta.

Sakkari, Sabalenka, Kostyuk, Kudermetova. Sono quattro giocatrici abbastanza diverse tra loro. Tre di loro, soprattutto, colpiscono la palla molto forte. Marta cerca di giocare molto anche in appoggio e piazzare la palla in maniera ottimale, ma allo stesso modo anche lei può lasciar scorrere il braccio in ottima maniera. E tra attacco e contrattacco domani potrebbero venire fuori due semifinali molto interessanti.

Risultati

[9] M. Sakkari b. [1] S. Kenin 2-6 6-2 6-0
[4] A. Sabalenka b. [6] E. Rybakina 6-4 4-6 6-3
M. Kostyuk b. S. Sorribes Tormo 0-6 6-1 6-4
V. Kudermetova b. [2] E. Svitolina 5-7 6-3 7-6(3)

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