[7] P. Kvitova b. L. Siegemund 6-3 6-3
[4] S. Kenin b. D. Collins 6-4 4-6 6-0
Vittoria nient’affatto banale, soprattutto per come è maturata, quella di Petra Kvitova contro Laura Siegemund. Anzi, per almeno un set e mezzo il livello della ceca è stato veramente alto grazie anche a un servizio che in diversi momenti l’ha aiutata nel corso del match. Erano tanti i rischi che correva la numero 7 del seeding, già certa ora di rientrare in top-10, perché la tedesca è un cliente molto, molto ostico da affrontare sulla terra battuta. Al di là dell’ottimo feeling c’è infatti un gioco vario e pieno di tranelli, molto votato all’attacco. Servivano pochissimi errori e, soprattutto, una partenza importante.
I primi game del 6-3 6-3 odierno sono stati il modo migliore per approcciare questo quarto di finale al Roland Garros. Forte, decisa, precisa, letale. Diversi ace e servizi vincenti nei primi game, uniti a vari vincenti di dritto, le davano tranquillità e respiro per essere 2-1 e portarsi subito all’attacco in risposta, trovando il break che deciderà il parziale. 3-1, 4-1. Siegemund cercava di entrare nel match, ma Petra era pronta a bloccarla anche quando sul 5-3, al servizio per il set, non ha avuto abbastanza appoggio dalla sua prima di servizio. Lo scambio sul 15-15, in particolare, è stato giocato con tanta attenzione con Siegemund che non riusciva a prendere il pallino del gioco e la ceca che, piano piano, spostava la palla verso il rovescio della tedesca per scaricare poi tutto il peso su un colpo col lungolinea di dritto.
Fin tanto che Siegemund non si avvicinava alla linea di fondo, Kvitova riusciva ad avere vita facile rendendo inefficaci le sue trame. E a inizio del secondo set arrivava un nuovo break in suo favore, non riuscendo però ad allungare in maniera definitiva perché sul 2-1 ha perso un game di battuta dove aveva perso lucidità e brillantezza, servendo poche prime e venendo avanti su colpi non sufficientemente difficili da ribattere per la sua avversaria che mirava spesso a passanti bassi e complicati. Per sua fortuna, Siegemund malgrado l’aggancio sul 2-2 non è riuscita poi a mettere il naso avanti. Petra non ha giocato benissimo il quinto game, auto-cancellandosi le prime 3 chance di break, ma sulla quarta la smorzata della tedesca non è passata. In quel cambio campo, sul 3-2, la tedesca ha chiesto anche l’intervento della fisioterapista per un problema alla schiena e in generale la sua intensità è molto calata dopo quel momento, con Kvitova che riprendeva nelle mani la partita e arrivava fino al traguardo.
È semifinale a Parigi, la prima dal 2012, e ci riesce senza perdere nemmeno un set. Domani sarà di nuovo in campo e contro di lei ci sarà Sofia Kenin, vincente in tre set contro Danielle Collins per 6-4 4-6 6-0. I precedenti dicono 2-0 per la ceca con l’ultima vittoria a Madrid nel 2019, ma sappiamo ormai come queste situazioni possano anche sfuggire alla logica di questi numeri. Per esempio, Collins stessa guidava 3-0 e 6 set vinti su 6 contro Kenin. Oggi invece a trionfare è stata la campionessa dell’Australian Open, che trova così in una semifinale Slam dopo Melbourne.
È stata una partita alquanto strana, perché per lunghi tratti è sembrata esserci poca intensità da parte di Collins e Kenin si “limitava” a fare il compitino. Danielle è famosa in tutto il circuito per essere una che non ha troppi problemi a esporsi in campo con urla e incitamenti molto rumorosi tra un punto e l’altro, tipico di chi proviene dall’universo del college USA dove il concetto di rivalità e team vengono esaltati al massimo grado e si assistono a momenti molto simili. Oggi invece era spenta. Non si è quasi mai sentita per circa due set, prima che sul 5-4 nel secondo chiudesse la frazione e (finalmente, in un certo senso) dava segnali di vita. La partita però qualitativamente non è mai decollata. La numero 4 del seeding doveva gestire gli scambi senza veramente strafare, c’erano tanti errori e il gioco raramente viveva di qualche fiammata. Sofia però da un set e un break di vantaggio non ha saputo gestire il margine crollando con un parziale di 1-4 abbastanza inatteso, dal 6-4 3-2 e servizio.
Malgrado sia riuscita ad allungare la partita al terzo, però, Collins non ne aveva. Quella che inizialmente era parsa come stanchezza mentale dovuta alla fatica di ieri con le oltre due ore spese per battere Ons Jabeur in un match molto duro, mentre Kenin tirava un po’ il fiato pur giocando in doppio, tra fine secondo e inizio del terzo set si è rivelato essere un problema all’addome che l’ha costretta sul 4-0 di svantaggio nel set decisivo a fermarsi per un medical time out. Poco più tardi la fine della partita, con Kenin che ha condotto positivamente la terza partita al terzo del suo Roland Garros e si mantiene imbattuta nei tornei Slam quando riesce a vincere il primo parziale (ora sono 17-0). Domani, però, servirà probabilmente qualcosa in più da parte sua.
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