ATP Shanghai, niente da fare per Berrettini: la finale è Zverev-Medvedev

Sontuosa prova di Sasha Zverev, che si sbarazza in due set del romano, autore comunque di un grandissimo torneo. Per Medvedev è la sesta finale consecutiva

[5] A. Zverev b. [11] M. Berrettini 6-3 6-4

E adesso Sascha Zverev non si ferma più, travolge Matteo Berrettini con una prova sontuosa al servizio raggiungendo la sua sesta finale personale in un mille e si avvicina sempre di più a Londra consolidando la settima posizione nella Race davanti a Matteo.
Matteo vince il sorteggio e sceglie di rispondere ma Sascha, dopo un doppio fallo iniziale, gli dà poche possibilità di giocare, cosa che invece a lui non riesce. Zverev trova subito la risposta e gioca profondo insistendo sulla diagonale sinistra. Matteo si difende utilizzando il back di rovescio ma al momento di colpire di dritto è messo male e inizia a sbagliare. Nel secondo game si salva ai vantaggi trovando la prima e gli ace al momento giusto ma nel quarto cede il servizio. Zverev è molto centrato e sicuro in risposta e fa partire sempre lo scambio mettendo sempre più pressione ai suoi colpi. Berrettini continua a sbagliare con il dritto e giocando senza questo colpo non può dare alcun fastidio a Sascha che in cinque turni di battuta mette in campo diciotto prime vincenti o quasi ad oltre 220 km/h su ventidue servizi totali e il che vuol dire solo un punto perso per strada tolto il doppio fallo iniziale e mezz’ora per chiudere il primo set.
Si riparte all’insegna della noia con solo servizio e poco gioco. Nel quarto game Zverev non mette la prima e Berrettini ha una mini occasione in risposta. Sul 15-30 parte ancora lo scambio e questa volta è il tedesco a subirlo, a Matteo resta solo da chiudere con una semplice smorzata che però esegue male e fa morire a metà rete. Tutto torna subito nella normalità, Zverev serve due prime vincenti e chiude lì ogni altra chance futura a Matteo che rimane in partita aggrappato ai suoi turni di battuta finché riesce a mantenere alto il numero di prime. Appena cala d’intensità però viene punito. Nel nono game Zverev riprende il comando degli scambi fin dalla risposta e Matteo subisce con il rovescio e sbaglia con il dritto, salva con il cuore tre palle break consecutive ma Zverev insiste, si procura una quarta occasione e la trasforma. Oggi non arriva l’immancabile momento di distrazione e con un altro turno di battuta mostruoso chiude il match.
[3] D. Medvedev b. [6] S. Tsitsipas 7-6(5) 7-5
Daniil Medvedev è un certificato di garanzia e anche Stefanos Tsitsipas si deve arrendere. Il russo arriva in finale a Shanghai senza perdere un set, la sesta consecutiva, senza dare il minimo segnale di stanchezza e appagamento. Come nelle precedenti quattro sfide tra i due, il russo è padrone degli scambi da fondo e costringe il greco a cercare spesso la rete per uscirne. Nel primo set nonostante percentuali al servizio sotto al suo standard e tre palle break consecutive concesse nel nono game la sensazione è che quando Medvedev vuole fare il punto ci riesca quasi sempre. Tsitsipas serve bene ottenendo molto dalla prima di servizio e si arriva al tie break. Dopo un dominio iniziale dei servizi sul cinque pari il greco commette un errore grave in fase di costruzione di gioco e cede minibreak e set point al russo che, con il servizio a disposizione, chiude. Si riprende con i servizi a dettare il ritmo ma nel terzo game del secondo parziale Tsitsipas cede il servizio e il match sembra finito. Il russo conferma il vantaggio e va avanti senza problemi ma nel decimo game il greco ha un sussulto d’orgoglio e mette a segno il contro break impedendogli di chiudere il match. Non l’avesse mai fatto, Medvedev gli riprende subito il servizio e poi chiude senza concedergli più niente.

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