ATP Pechino: la maledizione di Cecchinato continua, fuori contro Chardy

Ennesima sconfitta a primo turno per Marco Cecchinato che lascia l'ATP di Pechino tra grandi rimpianti. Rublev sconfigge Dimitrov, avanti Khachanov.

A questo punto più che delle disamine tecniche servirà un buon esoterista, perché Marco Cecchinato sta evidentemente pagando il suo patto col demonio che lo fece arrivare addirittura in semifinale nello slam parigino, per poi farlo riprecipitare negli inferi di una classifica che si avvia a diventare forse più modesta di prima. Cecchinato contro Chardy ha perso la quattordicesima partita su quindici, da quando a Roma, ovviamente, ha sconfitto l’australiano Alex de Minaur, che – forse per aggiungere beffa su beffa – ha giusto ieri vinto a Zhuhai il suo terzo torneo ATP e a questo punto c’è da credere che se Bublik non avesse avuto dei guai fisici forse al palermitano sarebbe riuscito l’en plein. Certo è che il tutto è abbastanza misterioso perché Cecchinato lotta, vince spesso il primo set (le ultime sette volte è andata così) e poi però finisce col perdere al terzo, a volte in modo davvero straziante, come oggi, quando si è trovato avanti 3-0 e servizio nel tiebreak decisivo e anche 4-1, prima di cedere cinque punti di fila e l’ennesimo match. E pensare che il primo set il palermitano l’aveva vinto annullando due set point di fila al francese e che al terzo l’unico momento di difficoltà era arrrivato giusto all’undicesimo game, quando ha dovuto salvare due palle break. Ma non è servito a nulla perché nel momento decisivo Cecchinato è di nuovo mancato Sì, ci vuole l’esorcista. (eddi)

La prima giornata si era aperta con la brillante prestazione di Andrey Rublev che ha spazzato via Grigor Dimitrov in un’ora e un quarto. Nel primo set non c’è stata storia, Rublev ha concesso solo quattro punti al servizio e ha fatto quello che ha voluto in risposta sulla seconda del bulgaro prendendogli il servizio nel terzo e settimo game. Subito avanti di un break a zero in apertura del secondo parziale, Rublev ha continuato a dominare con accelerazioni devastanti da fondo campo fino al sesto game durante il quale ha commesso tre gravi errori e ha subito il contro break rimettendo in corsa il bulgaro che ha però retto pochi game. Sul cinque pari senza che il russo facesse granché, Dimitrov ha sbagliato l’impossibile e con una volée lunga di rovescio solo da mettere in campo ha ceduto il servizio permettendo a Rublev, che ha piazzato due ace consecutivi sul 30-15, di chiudere con facilità.

Anche Karen Khachanov ha vinto in due set contro Pablo Cuevas impiegando qualche minuto e affrontando qualche difficoltà in più però del connazionale nel secondo set mentre il primo ha avuto un andamento uguale al match precedente, vinto dal russo con doppio break nel terzo e settimo game. Nel secondo parziale Cuevas ha alzato il rendimento al servizio ma nessuno dei due è riuscito a trasformare le palle break avute a disposizione. Con grande equilibrio è arrivato il tie break durante il quale c’è stato il suicidio dell’argentino che ha sprecato quattro set point (dei quali tre consecutivi) cedendo il servizio sul primo match point in favore del suo avversario.

La Laver Cup ha portato serenità ad Alexander Zverev, testa di serie numero due del tabellone, che si è liberato di Frances Tiafoe concedendogli solo cinque game in poco più di un’ora. Il primo set si è deciso nel quarto game quando, appena conquistate le prime palle break, il tedesco ha effettuato l’allungo e ha mantenuto il vantaggio con turni di battuta molto solidi. Nel secondo parziale la superiorità di Zverev con i colpi da fondo giocati con estrema scioltezza e precisione è venuta subito fuori e con due break nel terzo e quinto game ha chiuso la partita agilmente.

L’immancabile sorpresa di giornata è arrivata con la sconfitta di Kyle Edmund superato in tre set dalla wild card locale Zhizhen Zhang, numero 213 della classifica ATP. Per il britannico si tratta della quinta sconfitta consecutiva da quando vinse al primo turno del Master canadese a inizio agosto contro Nick Kyrgios. Da allora è iniziata una crisi di risultati ai quali non riesce a porre termine. Dopo aver perso il primo set subendo il break nel game d’avvio, Edmund è riuscito a ribaltare la situazione nel secondo e il terzo lottatissimo parziale si è deciso al tie break. Il cinese è scappato 5-2 e poi Edmund ha tentato la rimonta ma l’altro non si è fatto prendere dall’emozione e al secondo match point ha chiuso.
Il programma si è chiuso con le vittorie di Daniel Evans contro l’altra wild card Zhe Li e Cameron Norrie che dopo aver vinto il primo set al tie break ha beneficiato del ritiro di Cristian Garin per infortunio.

Domani, con inizio alle 7.00 ora italiana si completerà l’allineamento al secondo turno e c’è grande attesa per il match tra Matteo Berrettini e Andy Murray che aprirà il programma sul “Diamond”, seguito da un’altra partita molto interessante che vede di fronte Dominic Thiem, favorito del torneo e Richard Gasquet. Fabio Fognini invece giocherà il secondo incontro in programma sul Campo 2 contro Mikhail Kukushkin. (Cristina Pozzoli)

Primo turno

[WC] Z. Shang b. K. Edmund 6-4 3-6 7-6(5)
[Q] C. Norrie b. Ch. Garin 7-6[5] 1-0 rit.
[4] K. Khachanov b. [Q] P. Cuevas 6-2 7-6(7)
[Q] J. Chardy B. M. Cecchinato 6-7(7) 6-3 7-6(4)
A. Rublev  b. G. Dimitrov  6-2 7-5
[Q] D. Evans b. [WC] Z. Li 6-3 6-4
[2] A. Zverev b. [WC] F. Tiafoe 6-3 6-2

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