ATP Stoccarda: Berrettini super, batte anche Khachanov. Brown fa sprofondare Zverev

Dopo il bel successo su Kyrgios, l'azzurro si ripete contro il neo top ten russo. Ancora male Zverev, a cui Dustin Brown dà una vera lezione di gioco sull'erba

M. Berrettini b. [2] K. Khachanov 6-4 6-2

Splendida prova di Matteo Berrettini alla Mercedes Cup di Stoccarda, in Germania, uno dei due appuntamenti che inaugurano la stagione del tennis sull’erba. Il 23enne romano, numero 30 del ranking mondiale e reduce dal successo all’esordio su Nick Kyrgios, raggiunge i quarti di finale eliminando nettamente Karen Khachanov, numero 9 del mondo e seconda testa di serie del torneo: 6-4 6-2 in un’ora e 9 minuti di gioco a favore del giovane azzurro.

Berrettini, che aveva vinto anche l’unico precedente contro il 23enne moscovita lo scorso febbraio negli ottavi di Sofia, se la vedrà ora con Denis Kudla, vittorioso su Gael Monfils (numero 5 del seeding) per 7-5 6-7(3) 7-6(3). Il 26enne tennista di Kiev, ma di passaporto americano, è avanti 2-1 negli scontri diretti, essendosi imposto agli ultimi Us Open e poi a inizio anno a Dubai. L’ultimo precedente se l’è invece aggiudicato Berrettini qualche settimana fa sul rosso di Monaco di Baviera.

[Q] D. Brown b. [1] A. Zverev 6-4 6-7(3) 6-3

Con una lezione gratuita di come si gioca sull’erba, Dustin Brown supera in tre set Alexander Zverev e torna dopo due anni e quattro mesi nei quarti di finale di un torneo ATP in attesa del vincente del match tra Felix Auger-Aliassime e Gilles Simon. I due tedeschi, uno di origini russe e l’altro giamaicane, ovviamente interpretano il tennis in due modi diametralmente opposti ma per entrambi il servizio ha uguale e fondamentale importanza per ottimizzare la resa del proprio gioco e nel primo parziale è il tedesco con le freccine  anzi con la cuffia per contenerle, ad avere un rapporto migliore con quel colpo.

Zverev dà il via alla partita con un turno di battuta che mostra subito alti e bassi. Sale velocemente 40-0, commette due doppi falli consecutivi e chiude ai vantaggi. Nel terzo game il copione si ripete ma questa volta il secondo doppio fallo arriva sulla palla break e cede il servizio. Brown va avanti a serve&volley e giocate fulminee concedendo poco a Zverev che solo nell’ottavo game riesce a procurarsi una palla break senza però riuscire a giocarsela. Subito dopo è lui a rischiare un altro break aprendo game con un altra coppia di doppi falli, rimontando da 0-40 e cancellando la quinta palla break prima di salvarsi ma poi arriva il momento per Brown di chiudere e lo fa dispensando spettacolo.

Nel secondo parziale il numero cinque del mondo cambia marcia e invece dei doppi falli piazza ace e prime vincenti chiudendo a zero il suo primo turno di battuta. Brown accusa invece un lieve calo che permette al suo avversario di trovare un buon numero di risposte vincenti costringendolo a salvare tre palle break facendo i numeri prima di cedere alla quarta con un dritto scarico in rete su una risposta lunga e alta di Zverev. Il momento gli è decisamente favorevole, Brown non riesce più a rispondere e Zverev si porta velocemente a servire per il secondo set sul 5-3 ma proprio sul più bello si ripresentano i doppi falli, ancora in coppia, con cui raggiunge la doppia cifra.

Brown si accende, si esibisce in un paio di chip&charge da manuale e gli strappa il servizio agganciandolo poi sul cinque pari. Brown è reattivo come un gatto, attacca Zverev in continuazione facendogli commettere tre doppi falli e costringendolo a salvare due palle break prima di chiudere con il terzo ace. Le parti si invertono ed è il turno di Brown di fare gli straordinari per annullare tre set point con un punto più spettacolare dell’altro, tra i quali una volée in tuffo di dritto, prima di arrivare al tie-break durante il quale però cede tradito da troppi errori.

Il terzo parziale vede un grande equilibrio determinato dai servizi fino al settimo game. Zverev infila risposte vincenti e passanti e si procura tre palle break ma l’altro annulla facendo le sue insolite ma consuete giocate mozzafiato. Rotti gli indugi è il turno di Brown per farsi propositivo in risposta e lo fa meglio di Zverev. Prima si procura la palla break con una risposta vincente e poi la converte con un altro chip&charge da favola. La manna continua e il match è del tedesco meno forte, meno famoso ma più bravo a giocare sull’erba.

Altri risultati:

D. Kudla b. [5] G. Monfils 7-5 6-7(3) 7-6(3)

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