[19] G. Muguruza b. [9] E. Svitolina 6-3 6-3
Doveva essere il big match di giornata, si è concluso con una netta affermazione della campionessa del Roland Garros 2016. Garbine Muguruza ha archiviato la pratica con un 6-3 6-3 non molto spettacolare, soprattutto in confronto ad altri match di giornata nel tabellone femminile ma anche ad altri avvenuti nei giorni scorsi.
Una partita che ha proposto poco se non una buona risposta di carattere della ex numero 1 del mondo quando era stata costretta a resettare tutto e a ripartire cercando qualcosa di diverso, indietro 2-3 e servizio per la sua avversaria nel secondo parziale, ma al di là di un lungo braccio di ferro da fondo campo e molte fasi scandite da errori grossolani.
Non la miglior Muguruza, da far pensare ancora a una sua presenza alle fasi finali del torneo, ma allo stesso modo una Svitolina che ha fallito una piccola prova per dare segnali concreti di ripresa dopo l’infortunio e dopo le varie sconfitte di fila. Il suo ginocchio, il destro, è ancora fasciato e oggi a pesare soprattutto è stato il rendimento del servizio che ha vissuto una giornata molto negativa nel primo parziale con appena il 36% di prime palle in campo. Lei, che forse tra le giocatrici di vertice è quella che più di tutte soffre nella differenza di velocità e consistenza tra prima e seconda, non ha mai tenuto la battuta nel primo parziale. Doveva provare ad alzare il più possibile quel dato per provare a costruire qualcosa e pur avendo giocato un secondo set al 71%.
C’era abbastanza poco, oggi, nel suo gioco per provare a trovare continuità oltre a un ritmo non impeccabile perché non assecondato dalla giusta aggressività. Andava a sprazzi, nei primi 30 minuti, perdendo la battuta tre volte ma riprendendosi la parità in altrettante. Sul 3-3 Muguruza ha giocato forse il primo bel punto della sua partita decidendo di cambiare l’inerzia di uno scambio sul 15-30 con un rovescio lungolinea finalmente efficace che le ha dato poi modo di colpire con lo schiaffo al volo. Dopo tante difficoltà per un’inerzia tattica che non la stava aiutando, trascinatasi in un braccio di ferro quasi senza cercare rischi veri e senza grande profondità, Muguruza è riuscita a prendersi un quarto break e a confermarlo con un turno di battuta dove la prima ha funzionato e le ha dato modo di respirare. Svitolina ha completato un set da dimenticare, e nel secondo ha alzato il proprio rendimento trovando tante prime nei due turni di battuta iniziali.
Sull’1-2, però, è stata anche aiutata dalla sua avversaria che ha mancato una delle due palle break perché ha deciso di giocarle addosso invece di colpire verso il lato libero del campo, lasciato sguarnito lo spazio per il passante. Muguruza è rimasta lì con la testa, è scivolata indietro 0-40 e ha perso la battuta. Come detto però, la Svitolina di oggi non è stata in grado di imbastire una dovuta resistenza e la spagnola ha potuto riprendersi uscendo anche da una trama che oggi stava rendendo di più alla sua avversaria: tanto ritmo, un lungo braccio di ferro e poche soluzioni vincenti. Appena ha alzato il livello, si è portata a casa gli ultimi game della partita e ora attende al prossimo turno Sloane Stephens, che ha sconfitto Polona Hercog.
Altri risultati
Sloane Stephens ha avuto una giornata ben poco tranquilla contro Polona Hercog, ma alla fine è riuscita a chiudere 6-3 5-7 6-4 in due ore e mezza. Ha servito due volte per il primo parziale prima di prendersi il vantaggio. Ha mancato 4 match point con il proprio servizio sul 5-4 nel secondo set prima di farsi rimontare e perdere la frazione 7-5. È salita 4-0 e palla del 5-0 nel terzo prima di vedersi rimontata fino al 4-3 e doversi sudare ogni punto negli ultimi game.
La difficoltà più grande è sembrata quella di arginare la qualità del rovescio della sua avversaria, che su questi campi diventa molto più pericoloso perché è un colpo usato spesso in slice, che rimane molto teso quando esce dalle corde della racchetta e crea una traiettoria molto scomoda soprattutto se si ha una giornata così complicata, ricca di errori e insicurezze. Alla fine però la statunitense ha portato a casa la vittoria, a un certo punto mettendo anche da parte la questione del bel gioco.
Fuori Belinda Bencic, che non è riuscita a far meglio di 5 game contro un’ottima Donna Vekic, vincitrice 6-4 6-1. Al quarto turno anche Kaia Kanepi (4-6 6-3 6-0 a Veronica Kudermetova) e soprattutto Marketa Vondrousova (6-4 6-4 a Carla Suarez Navarro) che ora affronterà la vincitrice del match più bello di giornata: Anastasija Sevastova. La lettone ha impiegato tre ore e venti per venire a capo di un’ottima Elise Mertens, battuta soltanto 5-7 6-4 11-9. Il terzo set è stato palpitante, con occasioni continue da entrambe le parti. Quando però era la belga ad avere chance, si trattava di match point. Sevastova ne ha annullati ben 5, e in ognuno di loro riusciva a pescare il vincente. 20 soltanto di dritto nell’intero set finale, con il break decisivo maturato a 30 sul 9-9 e con la chiusura pochi minuti dopo per la standing ovation, meritata, del Suzanne Lenglen.
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