WTA Finals: una grande Bertens ribalta il match contro Kerber

A Singapore la numero 8 del seeding batte la numero 1 dopo un braccio di ferro durato due ore: nessuna delle prime 4 teste di serie ha vinto la propria partita d'esordio di queste WTA Finals. Undicesima vittoria in stagione per l'olandese contro una top-10, nuova leader del circuito in questa classifica.

[8] K. Bertens b. [1] A. Kerber 1-6 6-3 6-4

Non doveva essere della festa, Kiki Bertens, e invece eccola sul campo centrale di Singapore con gli occhi di chi ha appena dimostrato a se stessa che, sebbene a conti fatti è entrata nel gruppo per il forfait di Simona Halep, questa sera ha vinto di forza e nervi il proprio esordio contro Angelique kerber.

Tre set e due ore di gioco per lasciare il segno, una rimonta che è cominciata da un cambio radicale di atteggiamento verso la metà del secondo set e si è materializzata in un set finale fatto di tanti break e di chance non sfruttate dalla tedesca che si complica tantissimo la vita. Il primo set era stato probabilmente il migliore che le si era visto giocare dalla finale di Wimbledon, il netto 6-1 subito dal 2-0 del secondo era forse troppo pesante per quello che si è effettivamente visto, ma nella seconda metà del terzo ha avuto tante chance e non è mai riuscita a sfruttarle.

Bertens e Sloane Stephens sono dunque le prime del girone Rosso, con Naomi Osaka e Kerber che si affronteranno tra due giorni per una sorta di spareggio: la sconfitta, infatti, molto probabilmente saluterà già il torneo. Ed è tanta la delusione per la campionessa di Wimbledon, soprattutto pensando a quello he era stato il set d’esordio e a come aveva messo in chiaro i ruoli di forza. Piedi dentro al campo, aggressiva col dritto, solida da fondo. C’era tanto di buono nel suo tennis e anche nel secondo set, quando dopo un intervento di coach Raemon Sluiter Bertens aveva trovato per la prima volta una reazione positiva che le aveva dato modo di entrare nel match, a conti fatti in quel 6-1 subito che aveva portato l’incontro al terzo non aveva grandi colpe. Era indietreggiata coi piedi, perdendo campo, e da una posizione offensiva e di totale controllo stava temporeggiando un po’ di più, ma il vero responsabile è stato il servizio, nelle fasi delicate dell’ottavo game. Sul 4-3 Kerber si incartava in un complicato turno di battuta e dopo aver perso il ritmo con la prima palla ha cominciato ad avere paura di giocare la seconda, con Bertens che si posizionava già ben dentro al campo e pronta ad attaccare.

Fatto il break alla seconda chance, l’olandese ha poi tenuto un gran turno di battuta e chiuso il parziale. Nel terzo le fasi iniziali erano molto incerte, ma il livello di gioco era ancora piuttosto accettabile. Kiki prendeva un break di vantaggio ma giocava male il dritto sulla palla del 2-0 e da lì Angelique reagiva vincendo tre bei punti per l’1-1. Il copione si capovolgeva completamente poco dopo e un brutto errore della tedesca riportava avanti l’olandese. La partita era molto combattuta, intensa, con entrambe che non sfruttavano possibili occasioni e il vero allungo è stato quando Bertens ha tenuto per la prima vola la battuta. Era l’ottavo game, e tre brutti errori l’avevano spinta sotto 0-40. Da lì è risalita trovando 4 punti diretti col servizio che hanno pesato come un macigno.

Al servizio per il match Bertens non ha tremato, esultando così forte sul match point e stringendo i pugni talmente tanto che ha sentito crampi a entrambe le braccia. Per una vittoria al Master questo e altro, insomma.

Dalla stessa categoria