WTA Finals, Svitolina riesce nell’impresa: elimina Wozniacki ed è in semifinale

A Singapore la campionessa in carica è fuori: Caroline Wozniacki viene sconfitta contro Elina Svitolina e l'ucraina vince la terza partita di fila di un Master, per lei, che comunque finirà sa tanto di rivincita personale.

[6] E. Svitolina b. [2] C. Wozniacki 5-7 7-5 6-3

Un’esultanza che ha fatto tanto rumore, un grido di gioia e di liberazione che si è sentito fino alle ultime file dello stadio di Singapore, con tutti i fan intorno che accompagnavano Elina Svitolina nel momento sportivo più bello degli ultimi quattro mesi. Vada come vada, da adesso in poi, ma l’ucraina ha compiuto la terza impresa della sua settimana a Singapore contro l’avversaria per lei più difficile, su un campo che non la favoriva, e con la consapevolezza di dover a tutti i costi vincere un set o sarebbe stata eliminata.

La numero 6 del seeding vincendo 7-5 5-7 6-3 ha eliminato la campionessa in carica delle WTA Finals in una partita quasi surreale, giocata “alla morte” nei primi due set per carica agonistica, lunghezza degli scambi, fatica e tensione evidente in entrambe, in contrapposizione a un terzo set dove l’atmosfera era notevolmente calata ed entrambe sono arrivate alle fasi finali del parziale senza sussulti. Un break di Svitolina, sul 4-3, la portava a servire per il match e cancellando le ultime 4 palle break concesse ha collezionato una grandissima vittoria.

Per lei il più era già fatto, con il break sul 6-5 nel secondo set dopo un lungo braccio di ferro che non riusciva a schiodarsi, frutto di un equilibrio tra due giocatrici piuttosto simili nell’idea di gioco: meno potenza e più pazienza, con Wozniacki maestra in questo particolare e Svitolina forse troppo più indietro rispetto alla linea di fondo campo e incapace di forzare la mano a dovere nei punti importanti.

C’era equilibrio, c’erano scambi lunghi, ma la sensazione è che chi era veramente portata a dover faticare il doppio fosse l’ucraina, subito indietro 0-40 sia nel primo che nel secondo game di battuta. “Caro” recitava la propria parte alla perfezione: tanta sicurezza, al di là di qualche dritto colpito non troppo bene, sempre a far valere uno status superiore nei momenti più importanti. Maggiore coraggio, maggiore incisività, maggior direzione negli scambi. Svitolina ha alzato il livello sul 2-4, tenendo un importante game di battuta e poi rientrando da 40-15 in risposta. Qui un dritto ha inizialmente tradito la danese, ma dal 30-40 è tutto merito della giocatrice di Odessa che prima di dritto e poi con due rovesci lungolinea ha costruito i punti per l’aggancio.

Sul 5-4 ha avuto una piccola occasione, ma la risposta di rovescio sul 15-15 è finita in mezzo alla rete, scomposta e fuori tempo, e da lì ha perso timing sulla palla permettendo a Wozniacki di tirarsi su e farsi forte nelle fasi decisive. Prima una bella smorzata, poi uno scambio prolungato portato a casa e c’era il break che decideva il primo parziale. Un po’ di scoramento, per l’avversaria, e sull’1-1 arrivava un nuovo break. Svitolina continuava a pasticciare a rete, ma dopo un malinteso tra la danese e l’arbitro ha approfittato del calo della numero 2 del seeding per riprendere la situazione in mano. Dal 3-2 in avanti ricominciava il testa a testa serrato che si è protatto fino alla fase decisiva del match.

Sul 5-5 Svitolina teneva un gran turno di battuta e sul 6-5 prendeva finalmente coraggio. Un’accelerazione di dritto sul 15-30 le dava due set point, l’equivalente in quel momento di due match point. Brava Wozniacki sul primo, tanta tensione invece sul secondo dove la danese ha colpito il nastro e l’avversaria per colpire un rovescio in lungolinea ha messo fuori di nulla. Svitolina tornava all’attacco, ma il braccio tremava ancora sul terzo set point con una risposta di dritto, su una seconda, finita a metà rete. Ne arrivava un quarto, ma qui la danese prendeva tutto il coraggio che aveva per giocare un dritto lungolinea vincente in uscita dal servizio. Mancava una palla del tie-break e tornava a concedere set point. Questa volta, Svitolina ha colto l’occasione giocando uno scambio privo di rischi, palleggiando al centro, e la sua avversaria non ha saputo attendere cercando al secondo colpo un improbabile colpo in spinta, sempre centrale, che è terminato lungo. L’esultanza di Svitolina è stata feroce, sfogando tutta la tensione accumulata in un game palpitante che ha lasciato scorie in entrambe, uscite per andare in bagno e recuperare qualche energia per giocare il terzo.

Poche emozioni fino al 4-3 quando Svitolina arrivava a palla break e colpiva con la risposta di dritto. Dopo aver recuperato da 0-40 ha chiuso la partita. Quello che sembrava impossibile a inizio del girone si è manifestato: l’ucraina ha vinto tre partite su tre. Il momento per lei era delicatissimo, ma ha saputo risorgere nell’appuntamento più importante della stagione. Comunque vada il suo torneo, le tre vittorie contro Petra Kvitova, Karolina Pliskova e Wozniacki hanno un peso specifico enorme.

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