ATP Vienna: Nishikori e Anderson, finale da maestri

L'ATP di Vienna scioglie altri dubbi in ottica Finals e qualifica il sudafricano Anderson. Nishikori vicino alla meta.

Non c’era tanto pathos per queste semifinali dell’ATP di Vienna visto che Nishikori e Anderson erano chiaramente favoriti, soprattutto il primo. I due match hanno confermato le ipotesi della vigilia, con Nishikori che ha sofferto poco e Anderson che si è invece dovuto trascinare al terzo set contro un Verdasco che, more solito, ha mollato sul più bello. La prima semifinale è durata tanto quanto è durato Kukushkin, che dopo la maratona contro Fucsovics ha resistito quanto ha potuto ma era abbstanza chiaro che alla prima accelerazione di Nishikori la partita si sarebbe conclusa. Il giapponese, in giornata non particolarmente brillante, forse ha pensato bene di conservare un po’ di energie per il finale di stagione, che per lui potrebbe essere ancora abbastanza lungo, e ha prodotto lo scatto a metà a partita, tra la fine del primo set e l’inizio del secondo. Dal 4 pari Nishikori ha quindi vinto cinque game di fila e poi ha mantenuto il servizio senza rischiare nulla, cedendo un paio di punti a turno ma non permettendo mai a Kukushkin di arrivare a 40.

Come detto in finale troverà Kevin Anderson, che superando Verdasco si è assicurato il pass per Londra, oltre al sesto posto del ranking, dietro Alexander Zverev, che nel frattempo aveva perso a Basilea. Il sudafricano ha brekkato a freddo Verdasco e poi però ha sofferto il gioco brillante dello spagnolo, fino ad essere costretto a cedere il secondo set. Un MTO chiesto dal sudafricano tra il secondo e il terzo set sembrava potesse far pendere la bilancia del match dalle parti di Verdasco, ma al rientro in campo la lunga battaglia la vinceva proprio Anderson, che aveva avuto maggiori occasioni in tutto il terzo set. La finale contro Nishikori lo vede forse non troppo favorito, considerato che è sotto 2 a 5 negli scontri diretti, però le ultime due partite si sono concluse al tiebreak del terzo set e l’ultima l’ha vinta proprio lui. Ad ogni modo il match è più importante per il giapponese, che se vincesse farebbe un notevole salto in avanti per Londra. In ogni caso per Isner adesso sarà durissima recuperare anche i 145 punti che attualmente li dividono, perché a Bercy dovrebbe arrivare almeno ai quarti e sperare che Nishikori si fermi presto. Due condizioni non troppo verosimili, meglio sperare nel forfait di qualcuno.

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