ATP Los Cabos: Fognini e del Potro passeggiano

Fognini ancora in semifinale, all'ATP di Los Cabos incontrerà adesso il britannico Norrie, che ha eliminato Mannarino. Del Potro potrebbe diventare numero 3.

Fabio Fognini raggiunge la semifinale sconfiggendo il giapponese Yoshihito Nishioka con un doppio 6-2 in un match mai in pericolo per il ligure, che ha giocato senza strafare, ma tenendo il palleggio da fondo come suo solito, sfruttando i tanti errori dell’avversario e giocando degli ottimi punti in difesa.
Il primo set si è indirizzato dalla parte di Fognini già intorno al terzo game, quando l’italiano ha ottenuto il break sull’1-1 e ha rifilato a Nishioka una serie di 7 punti di fila, tenendo il servizio a 0 e andando dritto sul 3-1. Sul 4-2 poi è arrivato il sigillo sul primo parziale (semmai ce ne fosse stato bisogno), con il giapponese che da 30-15 ha dovuto cedere il servizio per mano di una grande risposta vincente di Fognini e per due suoi errori lungolinea. Seguirà poi il secondo set point vinto sul 5-2 e la chiusura in 27 minuti del primo set. Cambia il set ma non la musica, e Nishioka non potrebbe iniziare peggio se non perdendo il servizio in apertura e andando sotto subito 2-0, con Fognini che tiene il servizio a 0 grazie a due aces consecutivi. Dopo 5 giochi di fila per Fognini Nishioka si riavvicina e va sull’1-2 grazie a un game in cui gli errori di Fognini sono stati tanti e soprattutto più dei suoi. Poi ancora sul 3-1 è arrivato il ghiaccio per partita, con un altro game al servizio perso dopo la polemica di Fognini con l’arbitro per la ripetizione di un punto che lo aveva visto rispondere sulla riga. Comunque tanti e brutti, banali gli errori di Nishioka, i cui colpi hanno spesso fatto fatica anche solo ad arrivare nella metà campo dell’italiano, con i raccattapalle che sono stati costretti a un gran lavoro nei pressi della rete, che durante il match non ha mai sentito la mancanza di palline vicino a sè. È emersa da subito la differenza con un giocatore n. 247 del ranking, scivolato in basso dopo l’intervento al legamento crociato anteriore, che lo ha tenuto fermo per un bel po’ di tempo, privandolo della sua 58esima posizione a partire dal marzo del 2017. Fognini si giocherà il posto in finale con Cameron Norrie, che contro pronostico ha superato con un doppio 6-4 la testa di serie n. 4 Adrian Mannarino.
Così come Fognini, anche del Potro ha vinto senza troppi problemi, in un match dove forse sarebbe stato difficile averne, essendo infatti il bielorusso n. 301 del ranking Gerasimov, l’avversario del gigante di Tandil. C’è stato poco da fare sin dall’inizio, un doppio break in apertura ha portato subito il sudamericano sul 4-0, e Gerasimov per conquistare il suo primo game sul 4-0 ha dovuto annullare due palle break e ottenerlo ai vantaggi alla quarta occasione. Sarà anche l’unico del primo set, visto che sul suo turno di battuta successivo del Potro conquista il set alla seconda palla break infilandolo a rete e chiudendo 6-1. Nel secondo set il canovaccio si ripete e il bielorusso non va oltre l’1-6, dopo aver avuto l’occasione per il 2-4, vanificata da un doppio fallo e due dritti in rete. Proprio con l’ennesimo dritto in rete di Gerasimov si è chiuso il match che ha portato in semifinale del Potro. Proverà a fermarlo la testa di serie n.3 Dzumhur, che qui l’anno scorso fece semifinale e quest’anno si è ripetuto grazie al match conquistato per 6-2 6-3 ai danni del next gen americano Michael Mmoh.
Si avvicina sempre di più quella che potrebbe essere la “migliore finale” tra i primi due numeri del seeding: del Potro e il nostro Fabio Fognini, che forse avrà in Norrie un avversario meno ostico rispetto a Dzumhur. L’argentino potrebbe anche diventare n. 3 del ranking casomai Sascha Zverev non dovesse raggiungere la finale a Washington (il tedesco è campione in carica e giocherà i quarti contro Kei Nishikori).

Quarti di finale

[1] J.M. del Potro b. E. Gerasimov 6-1 6-1
[2] F. Fognini b. Y. Nishioka 6-2 6-2
C. Norrie b. [4] A. Mannarino 6-4 6-4
[3] D. Dzumhur b. M. Mmoh 6-2 6-3.

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