US Open: Lorenzi vince in rimonta, bravo Fabbiano, niente da fare per Giannessi

Partita lottata quella che ha visto Lorenzi avanzare al secondo turno, molti i rimpianti per Giannessi che sfuma l'occasione di bissare il suo miglior risultato agli US Open.

P. Lorenzi b. J. Sousa 4-6 6-3 7-6(4) 6-2 (Simone Milioti)

Comincia bene il torneo di Paolino Lorenzi, il numero due azzurro ha rimontato un set di svantaggio a Joao Sousa e si è imposto al quarto set dopo tre ore esatte di gioco. I precedenti erano nettamente a favore del portoghese, tre incontri a zero, l’ultimo quest’anno in Austria sulla terra rossa. Questo era il primo confronto Slam tra i due e l’atleta italiano è riuscito ad invertire la tendenza che lo vedeva sempre uscire sconfitto.

Non è stato di certo un match facile, c’è stata battaglia e molto equilibrio. Il primo set andava a favore di Sousa per sei giochi a quattro, grazie ad un break ottenuto nel nono gioco; replicava Lorenzi con un 6-3, break al sesto gioco dopo aver annullato ben quattro palle break al portoghese nel turno di battuta precedente. A fare la differenza sicuramente il terzo set, uno spartiacque, qui l’equilibrio l’ha fatta da padrone fino al tie-break in cui l’azzurro è riuscito a imporsi per sette punti a quattro. A quel punto il quarto set è filato via abbastanza liscio, Lorenzi infila quattro giochi consecutivi dal due pari e avanza al secondo turno.

Al prossimo turno lo attende Gilles Muller, oggi vincitore anche lui in rimonta di Tomic, il lussemburghese è avanti 2-1 nei confronti diretti contro Paolo e nell’unico precedente Major, al Roland Garros, ha avuto la meglio. Lorenzi dal canto suo ha vinto nell’unico precedente sul cemento outdoor, il che è di buon auspicio. Vincendo eguaglierebbe il suo miglior risultato nel torneo confermando il terzo turno dello scorso anno.

A. Giannessi b. [PR] E. Gulbis 6-4 6-7(3) 6-2 7-5 (Francesca Padoin)

Primo Slam dell’anno per Alessandro Giannessi, ammesso direttamente in tabellone grazie al forfait di Delbonis, e proprio nella terra newyorchese che già gli aveva dato soddisfazioni visto che la sua unica vittoria in un circuito Slam risale proprio agli US Open 2016 contro Denis Kudla dove poi è stato fermato, al turno successivo, dal futuro vincitore, Stan Wawrinka. Quest’oggi affronta un giocatore, Ernest Gulbis, che se in forma può essere un problema per chiunque ma oggi, anche se non sembra essere quella giornata, riesce comunque ad avere la meglio dell’avversario. Il tennista, ormai sceso alla posizione numero 255 del ranking, quest’anno può vantare come miglior risultati un terzo turno a Wimbledon ed i quarti nell’ ATP 250 di Gstaad ma con Gulbis nulla si può dire in questo Slam. Il lettone parte bene tenendo agevolmente il servizio e quello che sembra essere più in affanno è l’italiano che fatica a trovare la misura dei suoi colpi e a capire il gioco dell’avversario, non essendosi mai affrontati i due. Ma proseguendo nei game il trend si inverte e mentre Giannessi ritrova il proprio servizio, Gulbis inizia ad accusare il gioco di fondo dell’avversario salvando ben 4 palle break nel settimo gioco. Ma nel game più importante l’ex numero dieci del mondo riesce ad alzare il suo livello ed approfittare di un attimo di distrazione dello spezino per capitalizzare il primo di tre set-point e passare a condurre. Secondo set sulla falsariga del primo con Gulbis mai pericoloso e che anzi soffre nei propri turni di battuta ma l’italiano non riesce ad essere incisivo quando serve mentre l’avversario nell’unico gioco, il quarto, in cui Giannessi rallenta e regala due break, piazza l’allungo al secondo tentativo e va avanti di un game. Molti i rimpianti per l’italiano che durante la partita ha avuto ben 6 occasioni di break non riuscendo a realizzarne neanche una mentre il lettone su tre concessigli ne ha portate a casa due. Ma lo spezzino non demorde e con costanza e pazienza ottiene altri tre break nel settimo game e riporta la partita in parità. Ora il match è molto lottato e si arriva al tiebreak, subito dopo uno stop per infortunio di Gulbis, che infatti chiude con soli 3 punti. Siamo un set pari ma il lettone si riprende velocemente dalla delusione piazzando subito un break, l’italiano non demorde e controbrekka al quarto. Dura però poco la carica di Giannessi perché il lettone con altri due break ottiene il terzo set. Ultimo set senza nessun sussulto con entrambi i giocatori che tengono agevolmente e velocemente il proprio turno di servizio dovuto anche alla stanchezza dopo le tre ore e mezza giocate finora. E qui, come anche aveva fatto nel primo set, Gulbis aumenta l’intensità del gioco nell’undicesimo set ottenendo due palle break la seconda delle quali gli consegna praticamente la vittoria, ottenuta nel game successivo, tenuto a zero. Molti i rimpianti per l’italiano che non ha saputo sfruttare le ben 13 palle break ottenute e che nei momenti topici ha mollato; bene invece il lettone che, dopo la sconfitta al tiebreak, ha saputo tenere mentalmente fino a portare a casa una partita non facile. Al secondo turno troverà Kevin Anderson, 28 del seeding.

T. Fabbiano b. J.P.Smith 7-6 6-4 3-6 7-6

Thomas Fabbiano, numero 82 del mondo, ha superato l’australiano, proveniente dalle qualificazioni, John Patrick Smith  con il punteggio di 7-6 6-4 3-6 7-6 in 3 ore e 7 minuti di gioco. Un incontro molto lottato in tutte e 4 le fazioni nelle quali l’azzurro è riuscito a prevalere. Grazie a questo successo Thomas, finalmente sbloccato,  se la vedrà con l’australiano Jordan Thompson che, molto a sorpresa, ha superato in 5 set la testa di serie n.13 Jack Sock.

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