Wimbledon: l’erba indigesta di Stan Wawrinka
 premia Medvedev

Daniil Medvedev alla sua prima partita nel tabellone principale di Wimbledon batte Wawrinka sul Centrale. A Stan non rimane che prendere atto del suo cattivo rapporto con questa superficie.

Ogni anno uno Slam diverso: è così che Stan Wawrinka si approcciava a questo Wimbledon.
Non sono bastati – dallo scorso anno – consiglieri erbivori, applicazione, volontà.
Dopo la sconfitta nel 2016 contro Juan Martin del Potro al secondo turno, Wawrinka incassa uno schiaffo in faccia subito, al primo giorno, contro uno della NextGen, Daniil Medvedev.

Quattro set in cui mai è riuscito a dominare un avversario acerbo ma con le idee molto chiare ed ordinate: tennis essenziale, fisico ancora mingherlino, ottimo servizio a uscire. È bastato questo al giovane russo per far fuori la testa di serie numero 5 del torneo, che ancora deve ingoiare amaro all’All England Club.

Non saranno contenti né Norman né Krajicek, non sarà contento l’amico Roger che debutta domani, sarà certo deluso Wawrinka più di tutti: avesse vinto qui avrebbe completato il Career Grand Slam in 4 anni. Compito arduo, evidentemente troppo arduo.

È rimasto con la testa ancora a Parigi, in quei tre set praticamente non giocati contro Nadal, in una superficie a lui più congeniale. Il Queen’s poteva ancora starci, era per adattarsi.

Qui il ginocchio ha forse in parte influito o forse è stato uno dei motivi che ha convinto Wawrinka, verso la fine, a tirarsi fuori dal match. Nel suo quarto di tabellone a questo punto sarà forse Tsonga a sfidare uno tra Seppi, Bemelmans, Medvedev e Anderson.

Daniil Medvedev vince la sua prima partita a livello Slam sul Centrale di Wimbledon, battendo Wawrinka. La Next Gen inizia ad avanzare, il tennis spera.

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