Wimbledon: Kerber parte bene, anche Pliskova al secondo turno

Avanti anche Garbine Muguruza ed Agnieszka Radwanska, fuori Anastasia Pavlyuchenkova dopo 7 match point sprecati. Continua la risalita di Petra Martic, che vince 10-8 al terzo.

Esordio vittorioso per le principali teste di serie della parte alta del tabellone femminile. Gli occhi erano tutti puntati su Angelique Kerber, che è riuscita a battere Irina Falconi, tennista proveniente dalle qualificazioni, per 6-4 6-4. Alla tedesca l’onore di aprire la seconda giornata sul Centre Court, impegno che di solito spetta alla vincitrice della passata edizione ma l’assenza di Serena Williams l’ha “caricata” di ulteriori responsabilità. Perdere subito, contro una giocatrice al momento fuori dalle prime 200 del mondo, sarebbe stato il colpo finale della sua avventura al comando del ranking. Wimbledon rimarrà comunque l’ultimo torneo della due-volte vincitrice di Slam da numero 1 del mondo. La distanza da Karolina Pliskova rimane di 1050 punti e deve necessariamente arrivare in finale per provare a difendersi: l’ultima volta che è arrivata così avanti è stata a Monterrey in quella che ad oggi è l’unica apparizione in un ultimo atto della tedesca nel 2017.

Non è stato un regno felice ed il paradosso di non avere nessuna intorno in grado di spodestarla qualche mese fa l’ha sempre tenuta con responsabilità e obblighi che non è stata in grado di gestire. Sembra una bocciatura, vista così, ma, e lo abbiamo sempre detto, non è assolutamente facile passare da nessuno a prima della classe, soprattutto se la natura della persona è fragile, non ha spalle larghe come una Williams o una Sharapova, non ha il carisma di una Azarenka capace di rientrare dopo due anni di depressione e vincere tre titoli in tre mesi, diventare mamma, rientrare e vincere ancora le prime partite sulla superficie a lei peggiore. La storia della tedesca ci ha sempre raccontato di una persona introversa e difficile da gestire nei momenti bui, lei stessa lo disse a Melbourne, all’alba del suo primo Major, quando ringraziò ogni persona che in questi anni l’ha sopportata. Detto ciò, non ha assolutamente demeritato quella posizione che da molte parti si è vista contestare. Nessuno potrà cancellare i due anni spesi nella rinascita personale tra 2015 e 2016 e forse si sentirà meglio nel momento in cui scenderà in classifica, allontandosi dai riflettori e tornando la ragazza che faceva della tenuta fisica uno dei suoi punti di forza, capace di difendere e girare gli scambi come nessun’altra. Lei che ha lasciato Brema, la città Natale, per trasferirsi in Polonia, nella terra dei nonni, un impronunciabile (per noi) paesino di meno di 10000 abitanti, Puszczykowo. Lì dove il nonno, grandissimo appassionato di tennis tanto che a Stoccarda sedeva in tribuna per vedere tutti i match del giorno sul campo centrale anche quando la nipote aveva già perso, ha fatto costruire la sua accademia tennistica ed accanto un piccolo hotel a cui ha dato lo stesso nome “Angie”.

È una sorta di passerella d’addio, questa. Difficile dire quanto durerà, visto che al secondo turno avrà Kristen Flipkens. La belga non è la stessa che negli ultimi anni si era tolta alcune soddisfazioni importanti, ma a Wimbledon nel 2013 fece semifinale battendo Petra Kvitova, per cui sarà già un primo vero scoglio.

Nel frattempo, la prima candidata a succederle Karolina Pliskova, ha cominciato il torneo con un comodo 6-3 6-4 ai danni di Evgeniya Rodina. Molto interessante il prossimo turno, perché affronterà una delle più in forma fin qui del 2017: Magdalena Rybarikova. La slovacca è rientrata a febbraio dopo 9 mesi di stop e con oggi è arrivata a 31 vittorie e 5 sconfitte in stagione, 14-1 sull’erba dove ha già conquistato i titoli (ITF) a Surbiton e Ilkley, entrambi da 100.000 dollari. L’unica sconfitta, onorevole, contro Johanna Konta nella semifinale del WTA International di Nottingham.

Bene anche Garbine Muguruza e Agnieszka Radwanska, vittoriose nei rispettivi esordi contro Ekaterina Alexandrova e Jelena Jankovic, vittima di un problema fisico sul finire del primo set e crollata poi gradualmente. Tutto molto semplice anche per Kristina Mladenovic, impostasi 6-1 6-3 contro la connazionale Pauline Parmentier. Dal lato della francese sarà interessante se si arriverà al terzo turno contro CoCo Vandeweghe, due outsiders tra quelle indicate per compiere un lungo percorso a Wimbledon. La statunitense si è imposta 7-5 6-4 contro Mona Barthel.

Bellissima partita tra Daria Gavrilova e Petra Martic, con la croata che si è imposta 6-4 2-6 10-8 dopo due ore e mezza di altissimo livello. Avrebbero meritato entrambe, ma per l’australiana c’è stata la sfortuna di un problema fisico giunto sull’8-7 in suo favore, nel momento in cui ha allungato la gamba per colpire una voleè di dritto. Il turno di battuta successivo è stato infinito: 13 minuti, 9 vantaggi, 4 palle break Martic e 5 chance per Gavrilova. Daria difendeva benissimo quando doveva annullare le occasioni concesse, ma non aveva quasi mai chance quando il vantaggio era dalla sua parte. L’unica occasione che ha avuto è stata su un dritto in lungolinea uscito di nulla. Alla quarta chance la croata ha preso campo e chiuso con lo smash, servendo poi a zero per una nuova, importantissima vittoria. Passata dalle qualificazioni, era indietro 2-5 e 5-3 40-0 contro Aleksandra Krunic nell’ultimo turno, annullando 6 match point in quel game prima di chiudere 7-5. Oggi altra partita vinta sul filo e grazie a questa vittoria si avvicina ulteriormente alla top-100 che le manca dal 2013.

Infine Anastasia Pavlyuchenkova, che compie un nuovo suicidio sportivo. La russa comandava tranquillamente contro la qualificata Arina Rodionova prima di combinarne di tutti i colori. 5 match point buttati sul 6-5 nel secondo set, altri 2 nel tie-break (perso da 6-4). Infine è arrivata la sconfitta 3-6 7-6(6) 9-7 contro la numero 166 del mondo, lei che lo scorso anno aveva raggiunto i quarti di finale. Quel lato di tabellone regalerà già una sorpresa: una tra Martic, Allertova, Diyas e Rodionova sarà agli ottavi di finale.

Risultati odierni:

[1] A. Kerber b. [Q] I. Falconi 6-4 6-4
K. Flipkens b. M. Doi 6-4 6-2
S. Rogers b. J. Boserup 6-4 3-6 6-4
[32] L. Safarova b. O. Dodin 6-2 6-2
S. Cirstea b. [23] K. Bertens 7-6(5) 7-5
B. Mattek Sands b. M. Linette 1-6 6-2 6-3
Y. Wickmayer b. K. Bondarenko 6-2 7-5
[14] G. Muguruza b. E. Alexandrova 6-2 6-4
[9] A. Radwanska b. J. Jankovic 7-6(4) 6-0
C. McHale b. [WC] K. Boulter 3-6 7-5 6-3
K. Kucova vs [Q] B. Andreescu
[19] T. Bacsinszky b. M. Puig 6-1 3-6 6-0
V. Lepchenko b. [28] L. Davis 6-4 7-5
[Q] P. Hercog b. A. Beck 6-2 6-1
E. Makarova vs A. Van Uytvanck
[Q] O. Jabeur vs [7] S. Kuznetsova
[3] Ka. Pliskova b. E. Rodina 6-3 6-4
[PR] M. Rybarikova b. M. Niculescu 6-4 6-1
L. Tsurenko b. J. Goerges 6-7(4) 7-6(8) 6-4
V. Golubic b. [30] S. Zhang 6-3 6-7(4) 6-1
[Q] P. Martic b. [20] D. Gavrilova 6-4 2-6 10-8
D. Allertova b. R. Ozaki 7-6(5) 3-6 6-4
[WC] Z. Diyas b. Z. Han 6-4 6-2
[Q] Ar. Rodionova b. [16] A. Pavlyuchenkova 3-6 7-6(6) 9-7
[12] K. Mladenovic b. P. Parmentier 6-1 6-3
A. Riske b. [PR] S. Stephens 6-2 7-5
T. Maria b. [Q] A. Potapova 6-3 2-2 rit.
[24] C. Vandeweghe b. M. Barthel 7-5 6-4
[29] D. Kasatkina b. S. Zheng 6-2 6-4
L. Arruabarrena b. A. Kontaveit 6-2 6-4
T. Pironkova b. S. Errani 6-1 6-4
[5] C. Wozniacki b. T. Babos 6-4 4-6 6-1

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