WTA Eastbourne: Wozniacki in finale 8 anni dopo, affronterà Pliskova

Caroline Wozniacki di nuovo in finale ad Eastbourne dopo quella del 2009. Karolina Pliskova approfitta del ritiro di Johanna Konta ed aumenta il suo vantaggio su Simona Halep.

Un dolce regalo per Caroline Wozniacki: una seconda finale su erba 8 anni dopo l’ultima, proprio ad Eastbourne, giocata e vinta nel 2009 contro Virgine Razzano. 6-2 3-6 7-5 il punteggio finale nella semifinale odierna contro Heather Watson, precipitata al numero 126 del mondo a causa degli scarsi risultati del 2016.

Una nuova partita comunque complicata, per la danese, dopo l’incredibile rimonta di ieri contro una Simona Halep che aveva il pieno controllo del match sul 7-5 3-0 e servizio e le 2 ore spese in campo dopo aver giocato in precedenza il match di terzo turno. Heather Watson ha provato a regalare una soddisfazione al pubblico di casa, che si era svegliato con due britanniche per la prima volta in semifinale nello stesso torneo dopo il 1981 ma pochi minuti prima dell’inizio del primo match ha saputo che Johanna Konta, la più quotata delle due, aveva dato forfait. Dopo un primo set totalmente ad appannaggio della numero 6 del seeding, la wild-card locale ha reagito alla grande vincendo 5 degli ultimi 6 game della seconda frazione. In quel frangente Wozniacki ha chiesto un medical time out, ma è parso solo un fastidio dovuto al tanto tempo trascorso in campo negli ultimi giorni a causa del maltempo, su una superficie che comunque non le è favorevole. Nel terzo parziale Watson non ha confermato il break preso sull’1-1, Wozniacki è tornata subito in partita ed è stato un lungo testa a testa fino al 5-5, quando la britannica era avanti 15-30 ma la danese ha vinto i successivi tre punti prima di chiudere la pratica nel dodicesimo gioco.

C’è apprensione, questo sì, attorno alle condizioni di Konta: ieri nella sfida vinta 6-4 6-3 contro Angelique Kerber è caduta pesantemente sulla schiena ed ha sbattuto la testa contro il terreno scivoloso. È stata aiutata a rialzarsi, è stata visitata e le hanno applicato del ghiaccio sulla nuca. È riuscita a vincere quell’incontro perché era ormai prossima al traguardo, sul 5-4 40-40 nel secondo set, ed in conferenza stampa non aveva fatto parola del problema, dicendo solo di aver avuto un po’ di mal di testa. I rischi per una nuova concussione cerebrale dopo quelle che hanno tenuto fuori Eugenie Bouchard e Casey Dellacqua ci sono tutti, anche se oggi la vera motivazione del forfait è per un forte dolore alla colonna vertebrale. In ogni caso, non un bel modo per approcciare uno Slam per lei così importante come Wimbledon, dove oltretutto sarà la sesta favorita del seeding.

Ci si prepara dunque alla terza sfida dell’anno tra Pliskova e Wozniacki. Le prime due sono state sul cemento: la finale a Doha, vinta dalla ceca, e la semifinale a Miami, vinta in rimonta dalla danese. La superficie dovrebbe favorire un po’ di più la numero 3 del mondo, che è la vera vincitrice morale della settimana: Kerber e Halep fuori ai quarti, lei in finale. Nella corsa al numero 1 questa situazione vuol dire tantissimo: Kerber perderà 1300 punti con l’inizio di Wimbledon, Halep 680, lei 70. Lunedì partirà in vantaggio di almeno 380 punti sulla rumena, di quasi 800 sulla tedesca. Diventeranno 545 (su Halep) in caso di vittoria domani, quasi 1000 su Kerber. Un’ipoteca molto seria sul trono.

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