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Muguruza abdica, Mladenovic vola ai quarti di finale

[13] K. Mladenovic b. [4] G. Muguruza 6-1 3-6 6-3 (Diego Barbiani)

Kristina Mladenovic vola, continua a volare, non vuole smettere di farlo. La francese è nel momento migliore della carriera ed anche a Parigi, dove arrivava con l’obbligo senza alibi ammessi di raggiungere un ottimo risultato eccola vincere due partite da incubo tra primo e terzo turno e poi imporsi anche agli ottavi contro Garbine Muguruza, campionessa al Roland Garros edizione 2016.

Ci sarà una nuova vincitrice a Porte d’Auteil e nel lotto delle favorite Mladenovic proverà in tutti i modi a recitare un ruolo importante. Lo vuole, sente di potercela fare. Quattro battaglie sono volate, tra più difficoltà che momenti positivi, ma sembra non avvertire quella pressione enorme che avvertirà ogni volta che entra in campo, di fronte a 10.000 o 15.000 persone che sognano un’impresa e provano in tutti i modi a spingerla verso traguardi mai raggiunti. Intanto per la prima volta arriva tra le migliori otto, garantendo ai transalpini due atlete di casa ancora in lotta per il titolo (l’altra verrà fuori dalla sfida derby tra Alizé Cornet e Caroline Garcia).

Un match, quello odierno, che sembrava essere iniziato come meglio non poteva. Un 6-1 rapido, in 28 minuti, quasi come se Muguruza non fosse neppure scesa in campo. Di ben altro valore il secondo, dove al servizio Mladenovic ha fatto sempre fatica. 16 il numero totale dei doppi falli, di cui 7 nella frazione decisiva a causa forse una schiena ancora non completamente a posto. Ma a maggior ragione deve essere elogiata, perché dopo essere stata bersaglio dell’aggressione continua della sua avversaria in risposta, nel primo game del terzo set si è riportata avanti strappando un nuovo, preziosissimo break.

Nonostante la partenza ad handicap, sembrava che per Muguruza ci fosse ancora tutto il tempo per riprendere il divario: la fatica della transalpina al servizio continuava anche nel game successivo, quando ha fronteggiato in tutto quattro palle dell’immediato 1-1. Si è sempre salvata, approfittando anche di qualche regalo inaspettato della spagnola che con un ultimo rovescio al volo messo lungo ha fatto saltare in piedi tutto il Suzanne Lenglen e con loro anche Mladenovic, che sentiva di aver fatto un passo importante per l’intero match. Quasi incredibilmente, da lì in poi la numero 13 del seeding non ha più concesso nulla, perdendo punto quasi solo a causa di doppi falli.

Sul 5-3, ha trovato il break conclusivo grazie soprattutto agli errori di una Muguruza fattasi nel frattempo molto nervosa e meno lucida. Alla fine, il punto che ha chiuso l’incontro è stato su errore della numero 4 del tabellone, che è stata anche beccata dal pubblico di casa per qualche gesto di stizza avuto nell’ultimo turno di battuta tra cui una palla lanciata in aria. Solo applausi, come logico immaginare, per una Mladenovic apparsa visibilmente emozionata e sul punto di scoppiare a piangere nell’intervista in campo. Per lei adesso Venus Williams o Timea Bacsinszky, per continuare una corsa che nonostante qualche difficoltà sta mettendo in risalto l’enorme annata che la ventiquattrenne di origine slovena sta vivendo.

Diego Barbiani

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