[5] E. Svitolina b. P. Martic 4-6 6-3 7-5 (Cristina Pozzoli)
Elina Svitolina supera Petra Matric al termine di una partita giocata tra luci ed ombre ma in cui, a solo due punti dalla sconfitta, ha saputo tirare fuori carattere e personalità eccezionali mettendo a segno una rimonta fantastica nel terzo set in cui era sotto 2-5 e 0-30. Per la seconda volta in carriera dal 2015, quando fu sconfitta da Ana Ivanovic, Svitolina si qualifica ai quarti di finale del Roland Garros dove sfiderà Simona Halep, testa di serie numero 3.
Svitolina imposta la partita sul ritmo mentre Martic varia di più il gioco alternando traiettorie alte e cariche di top con il dritto ad accelerazioni di rovescio, inframezzate da slice e palle corte. I primi game scorrono veloci, entrambe tengono i propri turni di battuta e sfruttano i rispettivi punti di forza. Nel quinto game, la tattica di Martic inizia a dare i suoi frutti e Svitolina cede il servizio con due errori di misura nel tentativo di sfondare la difesa della croata. Nel game seguente però il dritto tradisce Martic che commette tre errori non forzati (dei sette totali di tutto il parziale) e subisce il contro break. Svitolina non riesce ad approfittarne, si fa sorprendere da una volèe di rovescio in controtempo di Martic, scesa bene a rete dietro ad un dritto molto angolato e carico di top e, con un doppio fallo, cede nuovamente il servizio. Questa volta Martic sta bene attenta a non sbagliare, consolida il vantaggio e chiude il set grazie anche ai sedici errori gratuiti complessivi commessi dalla sua avversaria.
Il secondo parziale si apre con un break per parte, poi Svitolina si salva da 15-40 nel terzo game, ritrova colpi e fiducia e strappa ancora il servizio alla sua avversaria che si presenta due volte a rete senza costruirsi bene l’attacco e si fa passare. Ancora una volta arriva l’immediato contro break con Svitolina che si fa prendere un po’ troppo dalla fretta di chiudere. Ormai il servizio non è più decisivo e la differenza sta nella ritrovata pazienza di Svitolina che tiene gli scambi senza forzare fino a quando non riesce ad aprirsi un varco per affondare. Martic da parte sua si incarta nellle sue stesse variazioni, commette troppi errori (ben 14, il doppio del primo set) abusando dello slice e della palla corta e cede nuovamente il servizio. Chiamata a servire per il parziale sul 5-3, Svitolina è molto brava a non fare entrare nello scambio la sua avversaria andando a prendersi due punti a rete e chiudendo con un rovescio vincente inside-out.
Il set decisivo si apre con un insolito equilibrio al servizio. Martic continua a tenere bene in difesa cercando la soluzione definitiva con il drop shot e gli attacchi in controtempo mentre Svitolina punta sempre sul pressing da fondo campo. L’ucraina però non riesce a trovare continuità con i colpi e, dopo aver salvato una palla break nel quarto game, subisce un parziale di dieci punti a zero con cui si trova 2-5 e 0-30. La fretta di chiudere si impadronisce di Matric che forza e commette quattro grartuiti ridando speranza a Svitolina che si arma di pazienza, non sbaglia più niente, mette a segno il contro break e completa rimonta e sorpasso andando a chiudere 7-5 con una prova di gran carattere e personalità.
[3] S. Halep b. [21] C. Suarez Navarro 6-1 6-1 (Aldo Cutaia)
Si sfidano oggi sul Philippe Chatrier due grandi amanti del rosso, ovvero Simona Halep e Carla Suarez Navarro. La romena parte favorita in virtù della miglior stagione condotta finora, ma la spagnola l’ha sconfitta sul mattone tritato in tutte le quattro occasioni in cui si sono incontrate.
Falsa partenza per Halep che concede subito due palle break in apertura. Riesce però a raddrizzare il game come molte volte le si è visto fare nei turni precedenti. Suarez Navarro si dimostra fortemente dipendente dalla prima di servizio, che le assicura più o meno di far partire lo scambio. La situazione è ben diversa sulla seconda, colpo non particolarmente incisivo, su cui Halep può costruire come meglio crede. Arriva subito il break, con la romena che sembra incontenibile dal punto di vista atletico, proprio come nel primo set contro Kasatkina. Tiene poi il servizio con meno patemi e torna a mettere pressione ancora in risposta. Arriva un altro break, questa volta a 0. Si gira sul 5-0 per la testa di serie numero 3. Suarez tiene il servizio aggiudicandosi il game della bandiera, prima di vedere la sua avversaria chiudere 6-1.
La spagnola apre il secondo set ancora più confusa rispetto al primo, limitandosi a bracci di ferro da fondo, che la vedono oggi particolarmente in difficoltà. Il break arriva in un attimo, con la romena inscalfibile da questo tipo di match. Le spagnola sembra capire nel secondo game di dover fare qualcosa di diverso ed ecco che si vedono variazioni col back e più rovesci colpiti in anticipo. La Halep risente di questo cambiamento e dopo un game fiume, restituisce il break. Suarez continua su questa strada, ma la romena va abituandosi, e anche lei stessa commette più errori di quanto dovrebbe, soprattutto in larghezza. Halep le strappa il servizio ancora, ricacciando indietro il flebile tentativo di resistenza della spagnola. Da qui in poi Suarez cessa di esistere in campo, dando più l’impressione di essere la sparring di Halep, che non una avversaria vera. Costante per come può, ma senza metterla in difficoltà. Halep chiude di nuovo 6-1, confermando di essere la favorita numero 1 per la vittoria finale di questa Roland Garros.
Attende ai quarti di finale la vincente tra Petra Martic ed Elina Svitolina. Nel caso in cui dovesse incontrare l’ucraina, sarebbe il rematch della finale di Roma, occasione in cui era stata proprio Svitolina ad affermarsi a sorpresa.
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