Raonic, Nadal e Djokovic timbrano il cartellino

Seconda giornata del Roland Garros. Nadal e Raonic vincono senza troppi problemi. Fuori Simon e Sock

[2] N. Djokovic b. M. Granollers 6-3 6-4 6-2 (Simone Milioti)

Tre nuovi inizi per Novak Djokovic in questo lunedì parigino. Il primo, lo vediamo vestito Lacoste, proprio qualche giorno fa era arrivato l’annuncio di aver cambiato marca di vestiario e sul Philippe Chatrier ha avuto modo di esibirlo. Secondo inizio, quello che vede Andre Agassi sedere sulla sua panchina come Coach. Anche di questo se ne era parlato in settimana, la scelta sembra strana, anche per come è arrivata repentina. Si era già storto il naso quando arrivò Becker che comunque con il serbo ha fatto bene, quindi staremo a vedere. Di sicuro è ancora presto per vedere cambiamenti in campo, sempre che ce ne saranno e sempre che non sia una collaborazione più incentrata sull’aspetto psicologico che tecnico.

Terzo inizio, la rincorsa alla difesa del titolo qui al Roland Garros. Proprio qui 12 mesi fa abbiamo rivisto Djokovic numero uno del mondo che dominava il circuito e sembrava lanciato alla conquista del Grande Slam, il serbo evidentemente non la pensava uguale e latita, attualmente al numero due del ranking, senza convincere con il suo gioco.

Al primo turno Nole ha affrontato e battuto Marcel Granollers in tre set. In tutti i set copione simile: subito break in apertura del serbo, poi concede sempre allo spagnolo modo di rientrare, un tira e molla continuo. Djokovic però riesce sempre a riallungare per chiudere i parziali col proprio servizio mantenendo il break minimo di vantaggio in ogni set, eccezione nel terzo dove chiude con due break di vantaggio. Non domina, semplicemente controlla. E’ un Nole che fisicamente sta bene e colpisce altrettanto bene la palla, sono frequenti quei momenti di assenza in cui il serbo sbaglia qualche colpo di troppo concedendo gratuiti per lui, per come ci aveva abituati, veramente insoliti. Nel prossimo turno se la vedrà contro il vincente del match tra Tipsarevic e Sousa.

[4] R. Nadal b. B. Paire 6-1 6-4 6-1 (Raffaello Esposito)

Signori, questo è il Roland Garros. Primo turno da sfida all’OK Corral, o se preferite un duello di Wild Bill Hichcock. Con uno dei due negli scomodi panni di Jack mc Call, che riuscì ad assassinare Bill solo colpendolo alle spalle mentre giocava a poker. Sembra onestamente l’unico modo nel quale il talentuoso pazzo Benoit Paire (ATP 45) possa avere la meglio su questo Rafa Nadal (ATP 4) tardo-primaverile che fatica immensamente a perdere. Terra rossa, tre su cinque. Il suo regno. Non sono convinto che su questa distanza avrebbe ceduto contro Thiem a Roma. Gli unici due precedenti, entrambi su terra, sono del 2013 e quell’anno lo spagnolo era un marziano. Già sapete come andò…

Già nel tunnel che conduce al Lenglen si nota una certa differenza di grinta. In attesa della chiamata Rafa colpisce una serie di dritti a vuoto, Benoit lo guarda e sembra lì per caso.
Nadal serve per primo e imposta subito il suo gioco sul dritto del francese, notoriamente il suo colpo più incostante. Due giochi di studio e lo spagnolo rompe gli indugi, Paire non è in grado di tenere il palleggio forsennato del suo avversario, stecca molto con il dritto e cede due battute consecutive, nel quarto e sesto gioco. Solo un paio di smorzate artistiche in carniere nel veloce 6-1 che chiude il primo set.

Ad inizio secondo parziale ciò che si era solo intuito diventa certezza. Paire non possiede né il tennis né tantomeno la pazienza e la capacità tattica per opporsi alla tempesta che lo sta travolgendo. Alcune giocate sono oggettivamente splendide ma le nuvole nere in cielo sono le stesse che si addensano minacciose sulle sue possibilità di vittoria. Perde subito il servizio, poi Nadal concentra una decina di errori non forzati in pochi games e il francese scappa sul 3-1. Ma non c’è logica nel suo gioco. Si fa riprendere, manca una palla che lo avrebbe mandato 5-3 e servizio e la sua spinta si esaurisce lì. Probabilmente è vittima di una chiamata errata quando sul quattro pari l’arbitro Keothavong giudica buona una palla di Nadal che il falco televisivo mostra nettamente fuori. Ma rimane il fatto che negli ultimi due giochi Benoit fa un solo punto.
Il terzo set è solo la passerella finale. Rafa brekka due volte e non si volta più indietro, aiutato in questo da qualche problema fisico del suo avversario che ad un certo punto cade goffamente mancando un facile colpo a campo aperto.

Al secondo turno lo aspetta Robin Haase che ha battuto De Minaur.

[7] M. Cilic b. [PR] E. Gulbis 6-3 6-3 6-3 (Francesca Padoin)

Oggi nel terzo match della giornata si affrontano il lettone Ernest Gulbis ed il croato Marin Cilic. Gulbis, attuale 230 del ranking, qui l’anno scorso era arrivato fino agli ottavi, fermato dal belga David Goffin, dopodiché non è più riuscito a vincere una partita, fatta eccezione per il primo turno nell’ATP 500 di Halle. Però ha dalla sua il record di vittorie contro top player: delle 6 partite giocate in uno Slam ne ha vinte 5. Cilic invece quest’anno su terra ha vinto l’ATP 250 di Istanbul, battendo Raonic, e ha raggiunto i quarti sia a Monte-Carlo che a Roma ed al momento è fermo alla posizione numero 8 del ranking. Inoltre ha raggiunto gli ottavi al Roland Garros in ben tre occasioni (2009(Murray), 2010(Soderling) e 2015(Ferrer)).

Partenza un po’ in salita per il croato che fatica col servizio, commettendo anche un doppio fallo ma al quarto gioco l’inerzia cambia e Cilic riesce a guadagnarsi una palla break, salvata dal lettone, che comunque non riesce mai ad essere incisivo e a guadagnarsi una sua possibilità di comandare il gioco. Al sesto game Cilic ottiene e realizza la seconda palla break della partita e passa a condurre mantenendo il servizio successivo a zero. Secondo parziale senza storia col servizio facilmente tenuto da entrambi fino al quinto gioco dove il lettone concede una palla break subito concretizzata dal croato, che ne guadagna un’altra nel nono game. Terzo parziale sulla falsariga degli altri due. Entrambi non stanno giocando una bella partita ma Cilic sa alzare il livello di gioco nei momenti che contano mentre Gulbis non sembra avere una tattica in mente ed alterna bei colpi ad una gestione del gioco non molto oculata. Molti gli errori e le palle smorzate che finiscono a rete e bassa la percentuale di entrambi con la prima di servizio (65% Gulbis, 52% Cilic). E attendendo l’errore del lettone si arriva al sesto gioco dove l’ennesima palla break viene convertita in game per Cilic. Il settimo game è un po’ l’emblema dell’intera partita in cui il numero 230 fa e disfà tutto da solo con forzati alternati da smorzate precise al millimetro che spezzano il gioco del croato. Ma è questione di poco e dopo un’ora e quaranta minuti, con un rovescio lungolinea, il trionfatore degli US Open 2014 passa il turno ed incontrerà il vincitore fra Kravchuc che ha superato Delbonis in tre set.

[5] M. Raonic b. S. Darcis 6-3 6-4 6-2 (Carlo Rosati)

Debutto sul Court 2 per Milos Raonic, testa di serie n. 5 del torneo, opposto al belga Steve Darcis. Nessun precedente tra i due, che non amano particolarmente la terra, preferendo le superfici veloci, soprattutto indoor.
Il match non ha mai storia, Raonic mette in funzione il suo servizio e per Darcis è subito notte fonda. Nel primo set il break arriva nel quarto game, per un comodo controllo della frazione da parte del bombardiere canadese. Più equilibrrato il secondo set, dove Raonic attende il settimo gioco per togliere il servizio e portarsi 4-3, chiudendo agevolmente 6-4. Sopra di due set, il match si spegne, Raonic vola 4-0 nel terzo e conclusivo parziale e chiude in scioltezza in 1h 31′. Impietose le statistiche:per Raonic 88% di punti sulle prime e 70% sulle seconde, contro solo il 66% e 45% dell’avversario; 15-3 il conto degli aces; nessuna palla break concessa. Un divario troppo schiacciante.
Si attendono banchi di prova più severi per Raonic, che deve difendere i 180 punti degli ottavi del 2016. Appuntamento al prossimo match, che lo vedrà opposto a Dutra Silva che ha avuto la meglio su Youzhny al quinto set.

Le altre partite (Cristina Pozzoli)

Dopo quasi quattro ore di lotta all’ultimo sangue finita 9-7 al quinto set, l’argentino Diego Schwartzman, numero 41 della classifica ATP, ha piegato il russo Andrey Rublev, numero 118 e in tabellone com lucky loser, in una partita decisa, nel bene e nel male da Rublev perfetto nel primo set durante il quale, con una pressione devastante, ha centrato gli angoli e sfiorato le righe del campo lasciando a Schwartzman solo sei punti. La situazione si è però capovolta nel secondo e terzo set in cui l’insistenza del russo nel cercare la soluzione vincente ad ogni costo si è tradotta in un numero eccessivo di errori. Nel quarto set, caratterizzato da un grande equilibrio, è stato Rublev a rischiare di più nel tie-break ed il suo coraggio è stato premiato. Nel parziale decisivo il russo è stato due volte avanti di un break ma si è fatto riprendere e alla lunga è stato l’argentino, più esperto, a spuntarla.
Sul Campo 1 il programma si è aperto con la vittoria di Nikoloz Basilashvili che ha battuto 1-6 6-2 6-4 6-1 Gilles Simon, testa di serie numero 31 del seeding. Nel primo set, dopo aver salvato quattro palle break nel secondo game, Simon si è scatenato e ha messo a segno cinque game consecutivi lasciando solo sei punti al suo avversario. Lo stato di grazia del francese è però finito lì permettendo al georgiano, più solido e regolare, di imporsi in rimonta. Al prossimo turno Basilashvili se la vedrà con Vicktor Troicki che ha battuto 7-6(4) 6-4 6-0 il russo Evgeny Donskoy.
Senza troppi problemi Aljiaz Bedene ha battuto 6-4 6-0 3-6 6-1 lo statunitense Ryan Harrison, troppo falloso e discontinuo. Al secondo turno per il britannico c’è Jiry Vesely che ha eliminato a sorpresa Jack Sock, testa di serie numero 14, con il punteggio di 7-5 7-5 6-3.
Vittoria in quattro set per Roberto Bautista Agut, testa di serie numero 17, contro l’australiano John Millman, che a parte il passaggio a vuoto nel terzo set in cui Millman gli ha rifilato un bagel, ha vinto gli altri tre senza soffrire. Al secondo turno lo spagnolo troverà Mikhail Kukushkin.

Proveniente dall qualificazioni, l’ucraino Sergiy Stakhovsky, numero 122 della classifica ATP ha battuto il più quotato Yen-Hsun Lu, 6-3 6-4 7-6(4) e al secondo turno sfiderà David Goffin, decimo favorito del torneo che ha regolato con un triplo 6-2 il francese Paul-Henri Mathieu.

Lo statunitense Steve Johnson, testa di serie numero 25, ha chiuso il match rinviato ieri sera contro il giapponese Yuichi Sugita vincendo il quinto set 6-3 e al secondo turno affronterà il croato Borna Coric che ha superato 7-6(5) 6-3 6-2 la wild card francese Mathias Bourgue.

Passa anche il portoghese Joao Sousa che ha vinto 4-6 7-6(3) 6-2 6-2 contro il serbo Janko Tipsarevic e al secondo turno sfiderà Novak Djokovic, secondo favorito del torneo e detentore del titolo.
Rinviato a domani l’esito del match tra Alexander Zverev, numero 10 ATP e testa di serie numero 9 del seeding e Fernando Verdasco. Lo spagnolo non è un avversario facile per nessuno e Sascha Zverev, ultimo Re di Roma, l’ha capito subito, nonostante la recente vittoria ottenuta a Madrid. Il tennis non è una scienza esatta e tutto si ribalta veloce come un battito d’ali. Pronti via ed è 4-1 per lo spagnolo, punteggio che Zverev ha raddrizzato parzialmente con una punta d’orgoglio. Verdasco però ha troppa esperienza, specialmente negli slam, non ha ceduto e hanno deciso i servizi. Troppo solido lo spagnolo per dilapidare il vantaggio, giustamente meritato, ed il primo set è stato suo. Nel secondo parziale la situazione si è ribaltata ed è stato Zverev a fare l’esperto, ottimizzando le occasioni in suo favore e portando a casa il parziale. Alla fine del secondo set, dopo un lungo dibattito con l’arbitro, sul punteggio di un set pari, la partita è stata sospesa.

 

Risultati primo turno:

A. Bedene b. R. Harrison 6-4 6-0 3-6 6-1
[Q] S. Stakhovsky b. Y. H. Lu 6-3 6-4 7-6(4)
R. Bautista-Agut b. J. Millman 6-2 6-2 0-6 6-1
[5] M. Raonic b. S. Darcis 6-3 6-4 6-2
D. Schwartzman b. [LL] A. Rublev 0-6 6-4 6-2 6-7(3) 9-7
N. Basilashvili b. [31] G. Simon 1-6 6-2 6-4 6-1
J. Vesely b. [14] J. Sock 7-5 7-5 6-3
V. Troicki b. E. Donskoy 7-6(4) 6-4 6-0
[Q] S. Bolelli b. N. Mahut 6-4 6-2 6-2 
[2] N. Djokovic b. M. Granollers 6-3 6-4 6-2
[4] R. Nadal b. B. Paire 6-1 6-4 6-1
J. Sousa b. J. Tipsarevic 4-6 7-6(3) 6-2 6-2
[Q] S. Napolitano b. [32] M. Zverev 4-6 7-5 6-2 6-2 
B. Coric b. M. Bourgue 7-6(5) 6-3 6-2
[10] D. Goffin b. [Q] P. Mathieu 6-2 6-2 6-2
D. R. Silva b. M. Youzhny 4-6 7-6(5) 2-6 7-6(4) 6-2
N. Kicker b. D. Dzumhur 6-3 2-6 6-3 6-4
[30] D. Ferrer b. D. Young 5-7 6-3 4-6 6-3 13-11
V. Estrella b. [Q] T. Gabashvili 6-7(9) 2-6 7-6(3) 6-3 6-2
A. Seppi b. [Q] S. Giraldo 4-6 6-1 6-2 6-2 
[7] M. Cilic b. E. Gulbis 6-3 6-3 6-3
K. Kravchuk b. F. Delbonis 6-3 6-4 7-6(6)
[22] P. Cuevas b. [Q] M. Hamou 6-3 6-2 6-4
F. Lopez b B. Fratangelo 6-4 7-6(4) 6-3
[24] R. Gasquet b. [Q] A. De Greef 6-2 3-6 6-1 6-3
P. Herbert b. J. Donaldson 6-4 7-6(5) 6-4
[28] F. Fognini b. F. Tiafoe 6-4 6-3 3-6 1-6 6-0
[9] A. Zverev vs F. Verdasco 4-6 6-3 int.

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