ATP Finals – Murray gladiatore: oltre 3 ore per superare un ottimo Nishikori

TENNIS – LONDRA

Un Andy Murray in grande difficoltà per oltre tre ore riesce comunque a spezzare la morsa di un ottimo Kei Nishikori. Il giapponese deve arrendersi, ma è arrivato ad un passo dal rimettere in piedi una partita per larghi tratti giocata alla pari col n.1 del mondo.

Nulla è ancora certo, né per l’uno né per l’altro, ma questo successo avvicina lo scozzese alle prime semifinali a Londra dal 2010.

A. Murray b. K. Nishikori 6-7(9) 6-4 6-4 (di Alessandro Terziani)

Andy Murray supera Kei Nishikori al termine di una battaglia di 3 ore e 20 minuti (il match in tre set più lungo nella storia del Masters, il più lungo sui 3 set della stagione assieme a Cuevas-Gimeno Traver a Monte Carlo) e si porta saldamente al comando del girone McEnroe.

Per la prima volta in 8 partecipazioni, a riprova dello scarso feeling con il Masters, lo scozzese vince i primi due incontri del girone. Non è ancora matematica la sua qualificazione alle semifinali: deve infatti attendere l’esito del match serale tra Marin Cilic e Stan Wawrinka. Murray si deve augurare una vittoria del croato. Nishikori si giocherà il passaggio alle semifinali venerdì contro Cilic.

Era una partita molto temuta alla vigilia dallo scozzese che aveva ancora fresco il ricordo della bruciante sconfitta nei quarti degli ultimi US Open proprio con il giapponese. Sconfitta maturata dopo 5 set e 4 ore di gioco con Murray nervoso e polemico come mai, in particolare per l’episodio del punto ripetuto per il guasto all’impianto acustico che lo aveva privato del break forse decisivo. Curioso poi che, la seconda delle (sole) due vittorie di Nishikori nelle 9 sfide con Murray, fosse avvenuta proprio due anni fa al Masters.

L’entrata in campo di Murray, primo giocatore britannico a sedersi sul trono mondiale nell’era Open, è ancora una volta accolta con una vera e propria standing ovation dai 20.000 della O2 Arena.

Murray vince il sorteggio e sceglie di servire. Dopo due giochi di studio Nishikori ha la prima palla break dell’incontro ma è bravo lo scozzese a piazzare la prima di servizio che il giapponese non riesce a tenere in campo con il diritto. Ambedue i giocatori, appena la dinamica dello scambio lo consente, cercano di affondare sul diritto dell’avversario, fondamentale più debole per entrambi. Nishikori si prende più rischi, soprattutto con il diritto lungolinea dopo essersi aperto il campo con la diagonale, e la tattica paga. Arriva infatti, sul 2-2, una seconda palla break annullata da Murray al termine di un lungo scambio. Si va avanti con il punteggio seguendo l’ordine dei servizi. Lo scozzese, ben piantato un metro dietro la riga di fondocampo, ha alzato il muro. Il giapponese prova a trovare dei varchi da tutte le posizioni. Sul 5-5 terza chance di break per Nishikori. Il giapponese prova il vincente di rovescio ma la palla termina in rete. Sul 6-5 arriva la prima palla break per Murray che vale anche per il set, ma lo scozzese tenta il vincente di diritto che finisce in rete. Tie-break. Un turbinio di emozioni. Sul 3-3 Nishikori allunga e si porta sul 6-3. Tre set point consecutivi. Svaniti i primi due, il terzo è un autentico harakiri del giapponese che sbaglia una facilissima volée di rovescio consentendo a Murray di recuperare in allungo di rovescio per un agevole colpo a campo vuoto. 6-6. Dal 7-6 si alternano i set point. Murray, Nishikori, Murray. Finalmente sul 10-9, alla quinta chance, il giapponese chiude il set grazie a un errore di diritto di Murray. Un set fiume di ben un’ora e 25 minuti.

Murray inizia con decisione il secondo set piazzando il break al secondo gioco. Ma davanti a sé oggi ha un Nishikori brillante che si riprende il break sul 4-3 alla seconda chance. La partita vive uno dei suoi momenti migliori. Sul 4-4 si giocano scambi molto intensi. Una delle tante smorzate di rovescio del giapponese è un po’ troppo lunga e lo scozzese ne approfitta con un vincente incrociato di rovescio. Palla break che Murray mette a frutto con una profonda risposta di rovescio sulla seconda di Nishikori. 5-4 per lo scozzese. Le emozioni proseguono. Murray annulla una palla break con un ace. Il primo set point lo scozzese lo spreca tentando una contro smorzata. La seconda chance per il set è vanificata con una smorzata di rovescio in rete. Il giapponese spreca a sua volta una seconda palla break. Il terzo set point è quello buono per Murray che così, dopo 2 ore e 18 minuti, pareggia il conto dei set.

Sull’1-1 del terzo set Nishikori riesce a complicarsi la vita. Dal 30-0 commette due doppi falli e un altro errore che concedono la palla break a Murray. Grazie a uno dei migliori scambi del match, Nishikori lo annulla. Poi il nastro si erge a protagonista. Prima rende imprendibile un passante di Murray procurandogli una seconda palla break, poi allunga la traiettoria di un diritto incrociato di Nishikori con la palla che termina fuori. 2-1 Murray con un break di vantaggio. Appassionante anche il gioco successivo con il giapponese, mai domo, che si procura due palle del contro break. La prima è annullata dalla prima dello scozzese, la seconda è vanificata da una smorzata errata. Murray riesce a tenere con fatica il servizio, 3-1. Nishikori, che da inizio set aveva mostrato i primi segni di stanchezza, finisce improvvisamente la benzina. Tre suoi errori consecutivi, l’ultimo un doppio fallo, consegnano il doppio break allo scozzese, 4-1. Sul 5-2 Nishikori ha un colpo di coda che gli porta in dote un break allungando così la partita. Murray serve per il match per la seconda volta, sul 5-4, chiudendo a proprio favore, sfruttando il primo match point, una battaglia di ben 3 ore e 20 minuti.

Un match ben giocato da entrambi in cui alla fine ha prevalso la resistenza fisica di Murray con un Nishikori che ha speso tantissimo facendo sempre la partita. 

 

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