WTA Finals Singapore, le protagoniste: Halep vuole chiudere in grande un 2016 sempre in crescita

TENNIS – Di PIERO VASSALLO

SINGAPORE. Un inizio di stagione tormentato dai problemi di salute, poi una stagione di grande costanza che Simona Halep spera di chiudere nel migliore dei modi.

Con 4728 punti nella classifica Race, la rumena si è classificata quarta e sarà numero 3 del seeding grazie alla defezione di Serena Williams. La certezza della qualificazione è arrivata il 29 settembre con il successo nei quarti a Wuhan contro Madison Keys, grazie al quale Halep si è garantita un posto per Singapore per il terzo anno di fila dopo la finale raggiunta nel 2014 e la meno fortunata esperienza di un anno fa, terminata già nel round robin.

In questi 10 mesi Simona ha giocato 60 partite con un bilancio di 44 vittorie e 16 sconfitte, ha vinto tre titoli – Madrid, Bucharest e Montreal – e tutto sommato si è resa protagonista di un’annata abbastanza continua, con un rendimento più redditizio soprattutto nel post Roland Garros: da Wimbledon in poi ha sempre raggiunto almeno i quarti in tutti i tornei a cui ha preso parte, fatta eccezione per Pechino dove si è fermata negli ottavi per mano della bestia nera Shuai Zhang.

La cinese infatti l’aveva già eliminata a sorpresa al primo turno degli Australian Open, sicuramente la più grande delusione del 2016 di Halep anche se il tutto va contestualizzato: una serie di problemi fisici, prima su tutte un’infezione al naso, non le hanno permesso di prepararsi in modo adeguato ai primi tornei dell’anno e i risultati sono stati negativi. Dopo la semifinale di Sidney sono arrivati gli stop immediati a Melbourne, Dubai e Doha.

L’intervento al naso inizialmente programmato è stato poi rinviato e insieme a coach Darren Cahill, Halep ha iniziato a prepararsi al meglio per la stagione primaverile. Le cose sono migliorate già a Indian Wells dove ha raggiunto i quarti di finale perdendo da Serena Williams, stesso risultato ottenuto a Miami dove è stata eliminata da Timea Bacsinszky.

Molto altalenante anche la stagione sul rosso, iniziata con una sconfitta durissima al primo turno del Premier di Stoccarda – 6-1 6-2 da Laura Siegemund -, continuata con il trionfo di Madrid – pur senza battere nessuna top 20 – e terminata con un’altra sconfitta immediata a Roma per mano di Gavrilova e con gli ottavi di finale al Roland Garros, battuta da Samantha Stosur anche a causa delle condizioni di gioco favorevoli alla tennista australiana.

Da Wimbledon in poi, come già detto, è stata invece una grande seconda parte di stagione per la 25enne di Constanta: ai Championships si è fermata nei quarti, fermata da Angelique Kerber in un match estremamente equilibrato, dopo una toccata e fuga sulla terra di casa a Bucharest – titolo legittimato da un doppio 6-0 in finale a Sevastova – sono arrivate anche soddisfazioni dal cemento americano con la vittoria di Montreal e la semifinale di Cincinnati, prima di fermarsi ancora nei quarti a New York.

La semifinale di Wuhan e gli ottavi a Pechino hanno concluso una stagione per lei positiva anche se ancora una volta priva di grandi soddisfazioni nei tornei dello Slam. Resta questo il limite di una giocatrice che ancora una volta si è dimostrata tra le più continue nell’arco dell’anno, ma che non riesce a compiere quell’ultimo passo necessario per arrivare a un titolo Major. 

Sarà quello il grande obiettivo per il 2017, ma prima c’è da affrontare un Master che due anni fa la vide grande protagonista come vincente del proprio raggruppamento con un 6-0 6-2 a Serena Williams che l’americana le restituì poi in finale. Nell’ultima edizione invece non le bastò un unico successo su Flavia Pennetta per avanzare alle semifinali, un risultato che stavolta sembra decisamente alla sua portata visto che da giugno a oggi è stata una delle migliori del circuito.

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