di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
23 Mag 2016 14:46 - Roland Garros
Roland Garros – Rosol mette paura a Wawrinka, lo svizzero si salva al quinto
di Redazione
TENNIS – Dal nostro inviato a Parigi PIERO VASSALLO. Stan Wawrinka inizia la sua difesa del titolo al Roland Garros faticando contro Lukas Rosol: lo svizzero vince al quinto (4-6 6-1 3-6 6-3 6-4) rimontando uno svantaggio di due set a uno.
Per due ore abbondanti Lukas Rosol ha assaporato sensazioni simili a quelle provate quattro anni fa sul centrale di Wimbledon, quando affossava a cannonate Rafa Nadal, prossimo alle prese con la sindrome di Hoffa.
Ha provato un altro colpo grosso contro Stan Wawrinka al primo turno del Roland Garros, ma il campione in carica è riuscito a tirarsi fuori dai guai appena in tempo, quando iniziava a palesarsi su di lui lo spettro di Jozsef Asboth, unico tennista della storia a subire un’eliminazione al primo turno dal French Open da campione uscente.
L’ungherese invece non avrà compagnia almeno per un altro anno, Rosol ha fatto meglio rispetto alla semifinale di Ginevra di tre giorni fa ma non gli è bastato nemmeno portarsi avanti due set a uno. Per ampi tratti ha giocato una grande partita, mettendo all’angolo un Wawrinka che ancora una volta dimostra di trovarsi in difficoltà quando è costretto a difendersi.
Il rovescio dello svizzero ha funzionato a intermittenza, davvero poco nei primi due set, meglio con l’allungarsi della partita. L’inerzia del match è cambiata nel quinto gioco del quarto set: sotto 15-40 ha salvato due palle break cruciali, poi nell’ottavo gioco ha strappato – a zero – il servizio al ceco e ha aizzato il pubblico dello Chatrier, esaltato dalla già buona qualità della partita.
La distanza tra i due nel quinto set è sembrata molto più ampia di quanto l’unico break di differenza non dica, per colpa di un Rosol che questa volta non è riuscito appieno nel suo ruolo di guastafeste. Per Wawrinka un sospiro di sollievo e uno sguardo al tabellone, che gli offre al secondo un probabilmente più abbordabile Taro Daniel.
Restano i dubbi sulle sue condizioni, enigmatiche come sempre: lo scorso anno si presentò a Parigi dopo aver perso malamente la semifinale di Roma contro Federer e aver fornito una prova oscena contro Delbonis a Ginevra e poi sappiamo com’è finita. Stavolta arriva con tre titoli vinti in pochi mesi ma con prestazioni non convincenti nei tornei più importanti. Avrà in serbo qualche altra sorpresa anche quest’anno?