TENNIS – PARIGI. Il sogno continua e noi siamo felici che questo accada, perché il soggetto del nostro racconto, lungo il Bois de Boulogne, è una persona che merita. Dopo lo “scalpo” eccellente di Victoria Azarenka, ecco superata a pieni voti anche la cosidetta “prova del nove” con la vittoria, in due set, su Anastasija Sevastova: 6/3 6/4 lo score finale.

Comun denominatore del nostro racconto transalpino, Karin Knapp, numero 118 della classifica mondiale e meritevole di un’altra copertina. Perché la tennista altoatesina, ma laziale, o per meglio dire, tirrenica di adozione, ha cuore  carattere da vendere. Di quello, insomma, che: o ce l’hai, o non ce l’hai. Ecco, appunto: lei ce l’ha e in dose industriale.

Al punto che questa mattina, ore 11, sul campo numero 4 del Roland Garros, nel secondo turno degli Internazionali di Francia, seconda prova dello Slam, ha messo subito le cose in chiaro con la sua collega, facendo sino in fondo il proprio dovere e confermando, cosa non semplice, quanto di buono fatto vedere contro la numero 5 del tabellone. Karin si è guadagnata il terzo turno dello Slam parigino ma, soprattutto, ha ribadito come la volontà può portarti a superare ogni limite oggettivo, a farti alzare quotidianamente quella asticella, senza aver paura di farlo.

Karin Knapp ha nuovamente ripreso per mano la propria vita e, supportata a dovere da chi le vuole bene a prescindere, è tornata nuovamente a colpire la “gialla sponsorizzata” come più le piace. Oggi, sul campo numero 4 del Roland Garros, la Sevastova è sempre stata in scia, ma senza mai dare l’impressione di poter capovolgere un match, che Karin ha gestito al meglio. Vittoria meritata, strameritata insomma e terzo turno al Roland Garros che, di questi tempi, oseremo dire che è tanta roba.