Raccontando Indian Wells / Wawrinka se la ride, Zverev è inconsolabile: "Ho fatto schifo"

TENNIS – Dal nostro inviato ad Indian Wells Diego Barbiani

Qui ad Indian Wells non sono solo i giocatori a spendere una marea di commenti positivi sull’organizzazione, il luogo e le sistemazioni. Anche i vari spettatori hanno di che vantarsi.

Forse unico evento all’anno, appena fuori dal campo centrale c’è un immenso prato dove sono appoggiate centinaia di sedie con lo schienale inclinato e puntato contro tre maxi-schermo posizionati in alto che riprendono le immagini del centrale, del campo-2 e del campo-3. Nelle ore centrali del giorno le persone, spesso, prendono le sedie e le portano più indietro sotto l’ombra degli alberi per prendere un po’ d’aria e non patire le condizioni climatiche. Se solo creassero anche un servizio al tavolo, questi non si alzerebbero mai. Anche perché c’è chi è pronto come un avvoltoio a prendere quel posto.

Questa sera, durante il match di Novak Djokovic contro Feliciano Lopez, una coppia di giovani si è alzata per andare a prendere da mangiare, e subito due signore anziane si sono gettate sulle sedie rimaste vacanti. Ad ogni modo, questa era la situazione

Schiarendo i tre maxi schermo…

Parlando di tennis, ci sono due casi contrapposti di reazioni a partite perse in maniera (sportivamente) drammatica. Stan Wawrinka ha giocato la partita più assurda della stagione, fino ad ora. Indietro 3-6 0-4 senza la minima voglia di giocare, ha piano piano trovato punti e fiducia facendo crollare quella di David Goffin. Vinto il set ha poi dovuto rimontare nuovamente da 2-5 nel terzo. Al tie-break, poi, dopo essere stato avanti di due minibreak ha sparato via uno smash facilissimo sul 5-5 e con il campo vuoto, a due passi dalla rete. Ben Rothenberg, del New York Times, ha detto a proposito della sua conferenza stampa: “Non ho mai visto uno essere così sorridente dopo una sconfitta del genere”. Faceva riferimento ad un sorriso auto-ironico, come se avesse passato l’ultima mezz’ora a farsi i complimenti per come avesse giocato (male, dunque). Questo è il transcript della conferenza, piuttosto ridotta.

Poi Alexander Zverev, lo sfortunato protagonista di giornata. Quella voleè sul match point è da avere gli incubi di notte per i prossimi 10 mesi, almeno. Non riusciva a capacitarsene ed in conferenza stampa lo sguardo era basso, la voce era bassa, di sorrisi neanche l’ombra: “Ho fatto schifo, ho avuto match point, ho sbagliato la palla più facile di tutta la partita”. 

“Ho vissuto diverse sconfitte dolorose, ma mai nessuna come questa”. In conferenza stampa, invece, alla domanda se questo fosse lo scotto da pagare per forgiare il suo carattere ha risposto: “Sono settimane che perdo partite tirate: 7-5 al terzo con Berdych a Marsiglia, 6-4 al quinto con Berdych in Davis, 7-5 al terzo contro Nadal avendo quel match point. Non basta?”. No, non gli passerà nel giro di breve.

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