Raccontando Indian Wells / Riccardo Piatti arbitra… Suo figlio Rocco. Kasatkina entusiasta del Barcellona

TENNIS – Dal nostro inviato ad Indian Wells Diego Barbiani

Senza voler mancare di rispetto a nessuno dei protagonisti odierni, ma quella di ieri rischia di passare come la giornata più ‘spenta’ del torneo. Si giocavano i primi due quarti di finale maschili e gli ultimi due femminili, ma gli spalti erano vuoti per metà e nessuna tra loro ha saputo davvero prendere.

Lasciando perdere la partita di Victoria Azarenka che, tra l’altro, dopo neppure dieci minuti dalla conferenza stampa era già in campo ad allenarsi di nuovo (perché dopo un 6-0 6-0 non sempre si è soddisfatti delle proprie sensazioni, specie se l’avversaria dopo i primi giochi ha perso ogni genere di spirito combattivo), lo stesso clima si è avvertito per la prima partita della giornata, tra Karolina Pliskova e Daria Kasatkina. Una partita che da quando si è incanalata nella direzione della tennista ceca ha perso di equilibrio. Troppo ‘in palla’ Pliskova con il servizio, Kasatkina al contrario non aveva molte chance per provare a far male e si è giunti in fretta (un’ora scarsa) al 6-3 6-2. In conferenza stampa la russa, vista la partita priva di grandi spunti, ha parlato soprattutto di calcio. Grande tifosa del Barcellona, ha trovato la maniera per sorridere ripensando al successo di ieri contro l’Arsenal per 3-1: «L’ho guardata ed ho esultato come una matta, siamo ai quarti di finale, sì!» e pugno stretto in senso di esultanza. Daria è proprio appassionata alla squadra blaugrana: «Vado a Barcellona ogni volta che posso, provando a vedere le partite allo stadio. Sono stata al Camp Nou un po’ di volte, non ricordo quante, ma sono esperienze incredibili perché mi trasmettono emozioni diverse rispetto a quando sono davanti alla tv, tutt’altra cosa. L’atmosfera, tutto quanto è speciale quando sei allo stadio».

La partita tra David Goffin e Marin Cilic ha portato anche a diversi spunti: un set lottato, scambi su diverse diagonali, e soprattutto un belga particolarmente ispirato che colpiva da ogni lato del campo, specialmente col dritto. Chiaro che non fosse questo il quarto di finale che richiamava pubblico e anzi, probabilmente a livello televisivo si perdeva molto sia a livello di traiettorie che di tattica. In più, se uno dei due in campo sostituisce Stan Wawrinka, ieri eliminato da Goffin, viene facile pensare ad una sfida “povera” perché priva di un personaggio due volte vincitore di uno Slam. Eppure vista dal vivo non è stata da buttare. Niente di impressionante ma una bella sfida tra due giocatori ormai clienti fissi dei primi 20 al mondo.

Poi, oh, volendo si poteva uscire dallo stadio ed andare sul campo di allenamento 9. C’era Alexander Dolgopolov che giocava a biglie con il suo coach, Felix Mantillia, ed il preparatore atletico. Sul 12, invece, una partita a tennis ai 10 punti con un arbitro particolare: Riccardo Piatti. Il coach di Milos Raonic per una decina di minuti ha cambiato veste ed ha seguito il figlio Rocco impegnato in una sfida contro una ragazzina al di là della rete.

Rocco era avanti 9-5 prima di farsi annullare tre dei quattro match point. Dopo l’ultimo servizio vincente ha esultato urlando a pieni polmoni «c’mon!», Riccardo rideva compiaciuto.

Alla fine era solo una giornata di pausa prima dei tre giorni più importanti del torneo: oggi le due semifinali femminili e gli ultimi due quarti maschili. Fare pronostici non è il mio forte ma se comunque vada nel femminile si può andare incontro ad una finale interessante nei contenuti (Serena Williams non dovrebbe avere vita troppo facile né contro Azarenka né contro Pliskova, pur rimanendo favorita, se invece ad Agnieszka Radwanska dovesse riuscire la grande impresa si parlerebbe comunque di partita aperta), nel maschile il momento clou rischia di essere la possibile semifinale tra Novak Djokovic e Rafael Nadal, fermo restando che entrambi devono ancora vincere una partita per trovarsi contro.

 

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