ATP Indian Wells / Dottor Wawrinka e mister Hyde, Goffin ai quarti contro Cilic

TENNIS – Dal nostro inviato ad Indian Wells Diego Barbiani

David Goffin, dopo due ore e dieci in altalena ed in balia dell’avversario, ha battuto Stan Wawrinka 6-3 5-7 7-6(5) qualificandosi per i quarti di finale dell’ATP Master 1000 di Indian Wells.

Una partita che potrebbe essere tra le preferite da Sigmund Freud e i suoi studi sulla mente umana, o uscita dalla penna di Robert Luis Stevenson nella riproposizione del romanzo ‘Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde’, con il n.3 del seeding assoluto protagonista nel bene e nel male fino alla stretta di mano. Un po’ dottor Wawrinka, un po’ mister Hyde, insomma, soprattutto visto come si era messo l’incontro dopo appena cinquanta minuti di assolo, nel punteggio, del belga.

Il n.4 del mondo non stava giocando, apparendo da fuori come una persona svogliata, insofferente e molto spenta. Se spingeva, la palla volava via, se cercava di piazzarla l’avversario palleggiava con molta sicurezza prima di passare all’attacco. L’inizio è stato un continuo crescendo di segnali negativi, dai primi game di alti e bassi al primo break ceduto sul 2-2 con tanto di fallo di piede chiamato sulla prima di servizio proprio sulla palla break. Perso il punto sulla seconda, è affiorato ancor di più lo scoramento. Non c’era spinta da fondo campo, lasciando al belga la possibilità di muovere il gioco. Emblematico il game sul 5-2, dove Stan ha sì recuperato uno dei due break di ritardo ma se fino allo 0-40 cercava di spingere, poi si è limitato a rigiocarla. Mancava aggressività, convinzione, non c’era alcun segnale di ripresa nel suo body-language.

Magnus Norman guardava perplesso a bordo campo e pur riducendo lo svantaggio il suo allievo ha poi sparato via uno dopo l’altro altri quattro punti per il 6-3 Goffin. Nel secondo parziale, al di là dell’avanzare del punteggio e dei colpi di entrambi, per gli spettatori era quasi più rilevante lo show messo in atto da Wawrinka. Palle colpite via dal nervoso, una prima racchetta rotta che ha continuato ad essere flagellata mentre l’elvetico rientrava a bordo campo prima di essere lanciata nelle mani di un ragazzo che la reclamava a gran voce dalle tribune, una seconda che veniva scossa più volte per terra a seguito dell’ennesimo errore. Tanti elementi negativi che facevano perdere il contatto col match, che in qualche minuto scivolava sul 6-3 4-0 per l’avversario.

Da quel momento, però, deve essere scattato qualcosa nella sua testa e colpendo in campo qualche accelerazione ha preso sempre più coraggio tornando sotto nel punteggio e mostrandosi per quello che è: giocatore ormai da due anni tra i primi 5 del mondo, due volte vincitore di Slam. Una crescita di rendimento che ha stordito Goffin, fin lì molto attento ma senza il comando assoluto della partita, dove più che nel gioco si intende una situazione di dominio mentale sull’avversario.

Il discorso, complicato e piuttosto complesso, riguarda perlopiù gli equilibri che si creano tra due giocatori in campo. Prendete una bilancia e vedrete una dimostrazione: quando un elemento sale, l’altro cala. Wawrinka, libero da pressioni, ha cominciato a giocare una nuova partita e Goffin è andato mano a mano in difficoltà fino a perdere quattro turni di battuta, gli ultimi due dove era in totale balia dello svizzero.

Nel set decisivo è tornato a servire per il match sul 5-3, è tornato a due punti, ma Wawrinka ha trovato ancora lo spunto per portarsi sul 5-5 ed avere quattro opportunità per servire a sua volta per chiudere l’incontro. Al tie-break è stato due volte avanti di un minibreak, ma sul 5-5 ha commesso l’errore più clamoroso probabilmente della sua carriera, con uno smash a campo vuoto che è terminato sui teloni. Festeggia Goffin, che al prossimo turno trova Marin Cilic, che ha battuto Richard Gasquet 7-5 5-7 7 6-3, e per la prima volta in carriera supera un giocatore classificato tra i primi 4 del mondo. Sarebbe stato durissimo affrontare mentalmente una sconfitta di questo genere. Con un po’ di bravura ed un po’ di fortuna è riuscito a portarla a casa, ma a quale costo? Contro il croato ci sarà la classica prova del nove.

 

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