Roland Garros – Federer sull'invasione di campo: «Bisogna aumentare i controlli, vogliamo massima sicurezza»

TENNIS – Dal nostro inviato a Parigi Diego Barbiani

Già nel 2009 era successo che durante la finale del Roland Garros entrasse in campo ed andasse verso Roger Federer. Lo svizzero, quel giorno, ammise di aver avuto paura per quello che poteva succedere.

Oggi, al termine della sfida vinta in tre set contro Alejandro Falla, uno spettatore ha fatto il suo ingresso in campo per andargli incontro. «Non sono contento di questo, è già successo anche ieri (sabato, ndr) che mi sono trovato di fronte ad un ragazzino al termine dell’allenamento che voleva una foto, poi però ne sono arrivati altri». Quello che si chiede lo svizzero è come sia possibile che questo avvenga sul campo centrale, il Philippe Chatrier. «Questo è un posto dove nessuno dovrebbe aver accesso. Bisogna prendere delle contromisure e capire dove intervenire per fare in modo che questo non accada più, aumentando i controlli ad esempio. Non parlo per me, ora sto rappresentando tutti i giocatori. Qui noi facciamo il nostro lavoro, ma vogliamo che sia garantita la massima sicurezza. Questa volta non è successo nulla, ok, ma non è stata una situazione molto felice».

Sono arrivate, tempestive, le scuse del direttore del torneo. «Ho avuto modo di parlare con Gilbert Ysern, gli ho anche raccontato di ieri visto che non era ancora al corrente. Sono convinto che da oggi in poi ci saranno nuove soluzioni, non è una critica al torneo ma è per prevenire qualcosa che si può verificare qui come in qualsiasi altro posto».

La persona che ha tentato di avvicinare Federer voleva una foto con il campione svizzero e così anche quelli di ieri: «Non mi ha detto nulla, è apparso vicino a me ed ha provato ad avere una foto con me».  

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